Le disgrazie del quasi-vegetarianismo

{jcomments on}24 Maggio 2009

Sette anni di dieta latte-vegetariana e una patina grigiastra sulla pelle

 

Sono venuta a conoscenzacasualmente, presso un’erboristeria, dei vostri programmi a Roma, attraverso  

un dèpliant che mi ha spinto a scrivervi questa lettera.

Ho seguito per 7 anni una dieta vegetariana in cui escludevo carne, pesce e uova.

Premetto che mi sono documentata sul bilanciamento, per cui sulla mia tavola, almeno una volta al giorno, 

non mancavano mai le proteine, sottoforma di latticinio legumi.

Dopo qualche mese apparve un sintomo che io, purtroppo, trascurai.

 

Quando mi esponevo al sole, la mia pelle, dopo un iniziale rossore, si copriva di una patina grigiastra, 

come fumo, e non si coloriva come prima.  

Beh, pensai, ho 33 anni, forse comincio ad invecchiare!

 

Altri disturbi, questa volta alle ginocchia, dopo 3-4 anni

 

Dopo tre, quattro anni, cominciarono ad accadermi altre cose.

Spesso avevo dolore ad entrambe le ginocchia e, quando le esponevo ai raggi solari, all’interno sentivo 

bruciore.

Inutile dire che mi rivolsi ai medici che esclusero artrite ed artrosi, e neanche le indagini radiografiche 

evidenziarono anomalie.  

Quando la mattina mi alzavo, per alcuni secondi avevo difficoltà nell’incedere, a muovere i primi passi.

 

Stanchezza e disturbi visivi

 

A volte, leggendo, mi pareva che verso la fine la riga scodinzolasse.

Mi è capitato qualche episodio in cui ero molto stanca e stressata.

Il mio campo visivo si riduceva, si annebbiava perifericamente e riuscivo a mantenere a fuoco solo la 

parte centrale di ciò che guardavo.

Avevo, per tutto il periodo in cui ho adottato questo regime, la percezione di una costante, sottile 

confusione mentale.

Neanche per idea pensavo che l’origine di tutto potesse essere l’alimentazione.

 

Problemi intestinali, tanta fame, lingua bianca, occhi secchi e bollicine dalla vagina

 

Avevo disturbi intestinali e gonfiori.

 

– 2 –

 

Dopo aver pranzato o cenato, continuavo ad aver fame.

I miei pasti erano sempre più abbondanti di quelli di mio marito. Avevo la sensazione di non saziarmi mai.

Di mattina, al risveglio, avevo la necessità impellente di mettere subito qualcosa di dolce in bocca, 

solitamente cioccolato.

Sulla lingua avevo costantemente una patina bianca.

Avevo l’interno degli occhi secco e, spontaneamente, per tentare di lubrificarlo, spalancavo gli occhi.

Dall’interno della vagina uscivano spesso delle bollicine di aria.

 

Intolleranza al latte e un bambino che non arriva

 

Un giorno, mi sottoposi ad un esame con il vega-test che rivelò un’intolleranza alle proteine del latte.

Così limitai il consumo di questo alimento, introducendo latte di riso e latte di soia.

Il problema alle ginocchia non scomparve ma si ridusse di molto.

Dopo cinque anni dall’adozione di questo regime alimentare, io e mio marito decidemmo di avere un 

bambino che, purtroppo non arrivava.

 

Tiroide autoimmune e nuova dieta senza latte di mucca e senza legumi

 

Ci rivolgemmo a dei medici e mi fu diagnosticata una tiroide autoimmune in fase iniziale.

Normalmente non avrei avuto bisogno di correzione ma, visto il desiderio di avere un bambino, 

l’endocrinologo mi prescrisse una cura a base di tiroxina.

Sette mesi dopo tornai dallo stesso specialista per un controllo e mi prescrisse una dieta consigliata a chi è 

affetto da malattie autoimmuni.

La dieta prevedeva l’esclusione di tutti quei cibi (tra i quali il latte e i derivati di mucca e tutti i legumi) 

che erano alla base del mio regime.

 

Nuova dieta purificata dal latte e dai legumi e sintomi dolorosi  (da evidente processo detossificante)

 

Dopo qualche giorno dall’inizio della dieta, fui assalita da tremori, febbre, sudorazione, forti mali di testa  

ed una specie di crisi nervosa.

Questi fenomeni improvvisamente scomparvero ed io mi sentii come rinnovata, rinata.

Qualche giorno dopo cambiai la marca del dentifricio perché la mia bocca era diventata molto sensibile.

Io e mio marito, amaramente, acquisimmo la consapevolezza del fatto che, la dieta vegetariana, protratta 

per sette anni, mi stava danneggiando.

Feci ricorso alle alghe, come fonte alternativa di proteine, oltre al latte di capra ma, alla fine, mi trovai 

costretta a reinserire nella mia dieta carne e pesce.

 

Interruzione regime vegetariano e reinserimento carne e pesce.

Rovina equilibrio di coppia e comune percorso spirituale.

 

Dopo un anno e mezzo dall’interruzione del regime vegetariano, sono rimasta incinta, anche se, per altri 

motivi, ho subìto un aborto, e la ginecologa mi ha confermato che la ragione della mia sterilità andava 

proprio ricercata nell’alimentazione per me sbagliata.

Dopo il cambiamento di regime alimentare, quasi tutti i sintomi, fatta eccezione per una sensibilità alle 

ginocchia (quando cammino molto), sono scomparsi.

 

– 3 –

 

Questo cambiamento incrinò pesantemente l’equilibrio della nostra coppia poché con mio marito,  

vegetariano da molto più tempo rispetto a me, e fortunatamente in ottima salute, condividevo anche un   

percorso spirituale.

Oggi ci troviamo, come coppia, a seguire due strade totalmente divergenti, e lo stare insieme richiede un 

grosso sforzo di comprensione ed adattamento giornalieri, soprattutto da parte sua.

 

Combinazioni alimentari errate e frutta a fine pasto, e tanti altri interrogativi

 

Sette anni fa, prima di fare queste scelte, mi informai, constatando che l’alimentazione vegetariana era 

vista come una fonte di salute e di benessere.

Mio marito sostiene che parte del mio malessere è derivato da combinazioni alimentari errate, come il 

mangiare di tutto a fine pasto.

Siccome era mia abitudine concludere i pasti con un frutto, lo facevo spesso.

Questa cosa potrebbe mai giustificare il mio malessere?

Cortesemente, potete spiegarmi come mai il mio corpo ha avuto una reazione così negativa nei confronti 

di un regime sempre più riconosciuto come valido e sano?

Ci sono persone alle quali è accaduto quanto è successo a me?

E’ giusto che si decanti questo tipo di dieta come salutare?

Grazie. Adelina da Roma.

 

Questo è peggio che il manifesto antivegetariano della Simmenthal e della Manzotin

 

Se i Macellai Riuniti del Mondo volessero produrre un documento contro il vegetarianismo, non riuscirebbero mai a trovare nulla di più e nulla di meglio della tua lettera, per convincere la gente a non abbandonare mai l’ottima e sicura strada della carne.

Il tuo messaggio è un dramma dal ritmo infernale.

Patina grigiastra alla pelle, disturbi alle ginocchia, stanchezza e difficoltà visive, problemi intestinali, tiroide autoimmune, bambino che non arriva, lingua bianca, occhi secchi, e vagina che emette lunghe fiammate di fuoco (ovvero bollicine che mi pare stonino per la loro piccolezza, per cui meglio concludere in bellezza e trasformarti in una dragonessa cinese).

 

Minuziosa nei  tuoi sintomi, laconica ed evasiva su quella che era la tua dieta

 

Sei stata così minuziosa e circostanziata nel raccontare i tuoi sintomi, e nel contempo così evasiva e laconica nel citare le cose che mangiavi e come le mangiavi, che faccio fatica a credere che il tuo messaggio sia totalmente genuino.

Ad ogni buon conto, lo prendo per buono è cercherò di interpretare il tuo caso attraverso quello che hai raccontato, niente di più e niente di meno.

 

La sfortuna di non essere mai stata illuminata ed aiutata veramente da qualcuno

 

In linea generale posso giudicarti persona molto sfortunata, e soprattutto male assistita nella vita, dalla nascita in avanti.

Nessuno che ti abbia aiutato davvero.

Non certo tua mamma e tuo padre, che dopo averti messa al mondo non si sono curati affatto di pensare chi era quella meraviglia di creaturina che avevano confezionato assieme.

– 4 –

 

Nessuno che faccia caso alla strabiliante verità del latte umano basso-proteico.

Distrazione? Ignoranza? Oppure corruzione e criminalità?

 

Tua madre ti ha allattatA col suo latte umano, trasparente e dolce, a basso contenuto di grassi e di proteine come deve essere per le creature umane, fruttariane per natura (come provato appunto dal latte di donna, che è diversissimo da tutti gli altri tipi di latte, ma identico a quello delle scimmiette, fruttariane come noi).

Latte di donna che, guarda caso, ha un contenuto grasso-proteico identico a quello della frutta.

Pare però che nessuno ci faccia caso a questa strabiliante verità.

Distrazione? Ignoranza? Corruzione e criminalità di chi lo sa e non lo dice? Fai te.

 

La tua mamma, prima ti ha svezzata male a base di schifezze alto-proteiche scassa-bimbi, e poi ti ha dato il colpo di grazia, non svezzandoti affatto

 

E così, la tua cara mammina (come poi la maggioranza delle mamme, regolarmente sviate da ginecologhe e da pediatre), prima ti ha svezzata male, facendoti passare dal suo ottimo latte alla schifezza alto-proteica e scassa-bimbi degli omogeneizzati, e poi ti ha dato il colpo di grazia non svezzandoti affatto, ossia costringendoti per l’infanzia e la fanciullezza a tettare dalla mucca un alimento destinato per natura a nessun altro se non al suo vitellino.

Latte di mucca che, nel corpo umano, si comporta da lanzichenecco al pari del sangue, delle uova, del pesce e della carne.

 

Le innumerevoli disgrazie del latte bovino, e di ogni tipo di latte animale (per i bimbi già svezzati)

 

Latte di mucca che le combina davvero grosse:

 

1)   Acidifica il sangue umano che è leggermente alcalino.

2)   Provoca intenso prelevamento di osseina (cioè di calcio buono e pronto per l’uso urgente comandato dal sistema immunitario come tampone anti-acidificante), e questo porta alla osteoporosi, come provato dalle statistiche mondiali che trovano ai primi posti per l’osteoporosi i paesi grandi consumatori di latte, latticini, gelati al latte, yogurt, cioccolate al latte, formaggi.

3)   Provoca calcificazioni errate e calcoli, perché il calcio del latte, inorganico, giustamente bollito o pastorizzato, non viene metabolizzato ma va a depositarsi nei punti sbagliati.

4)   La sua caseina collosa stende un velo micidiale sui villi intestinali, impedendo e contrastando il prezioso compito assorbitivo dei medesimi.

5)   Il latte bovino, usato come cibo umano, è il cibo più allergenico del pianeta. Contiene 100 diverse sostanze che causano allergia. Le conseguenze più note sono la sinusite, l’asma, i disturbi intestinali.

6)   Il latte bovino è difficile da digerire ed assimilare. Gli adulti, privi come sono dell’enzima lactasi per demolire il lattosio (zucchero del latte) si ritrovano con gas intestinali, dilatazioni, crampi, costipazioni, estrema debolezza giunti e ginocchia.

7)   La caseina, principale proteina del latte, è indigesta ed aterogenica (aterosclerosi), mentre la lattoglobulina non viene demolita dal riscaldamento e nemmeno dagli enzimi, per cui provoca la peggiore delle evenienze gastro-enteriche, ovvero la micidiale putrefazione intestinale, con miasmi e sostanze che mandano in putro-fermentazione ogni frutto mangiato a stomaco-intestino non vuoti e non puliti.

8)   Il latte bovino contiene l’ormone pro-lattina. Noto stimolatore di crescite tumorali al seno ed alla vagina per le donne, nonché all’apparato emuntore ed urinario di entrambi i sessi.

– 5 –

 

9)   Il latte è cibo fortemente anemizzante, essendo deficiente in ferro.

10) I formaggi poi, specie quelli più vecchi, per quanto buoni al palato, contengono 10 volte più grasso e proteine del latte intero con tutte le nefaste conseguenze.

11) I latticini, e i formaggi vecchi in particolare, sono la massima fonte di crisi ossidative nel corpo umano, con sviluppo intenso di radicali liberi.

12) Tutti i tipi di latte non umano fanno ugualmente male all’uomo e fanno pure male a qualunque creatura mammifera già svezzata.

 

Non ti hanno insegnato le cose basilari, anche perché pure loro le ignoravano.

Tutti cresciuti male grazie alle piramidi alimentari della FDA, prostituta della NDC.

 

Queste cose importantissime e basilari tua madre non le sapeva, anche perché nessuno gliele aveva dette. 

Queste cose importantissime la tua ginecologa e la tua pediatra non le sapevano, perché la loro scuola prendeva e prende informazioni e direttive dalla FDA americana, nota prostituta della NDC (National Dairy Council) che è la Coca-Cola del latte, potere alto-mafioso che opera in stretto connubio coi macellai ed i casari d’America.

La regola di Cambridge2000, almeno quella, era cosa alla tua portata.

Avresti imparato che è indispensabile fare un rifornimento di sola frutta almeno 5 volte al giorno, lontano dai due pasti principali che diventano così pasti leggeri a base di terrina di radicchio ed altre verdure crude, qualche patata, qualche cereale e delle mandorle.

 

Cercare il medico o il prete a 30 anni significa essere dei falliti

 

Un papiro egiziano dice che chiunque arrivi a 30 anni ed abbia bisogno del medico o del prete, può ritenersi persona fallita, persona che ha sbagliato tutto nella vita, persona che non ha utilizzato quelle sue innate doti intellettive e percettive che servono a fargli risolvere positivamente tutti i problemi.

Consolati Adelina, la maggior parte della gente è oggi medico-dipendente e prete-dipendente.

Mal comune mezzo gaudio.

 

Il matrimonio non è bastato a salvarti. Temo qualche corresponsabilità anche da parte del marito.

 

Svezzata male e cresciuta male, hai trovato l’amore.

E in teoria sei stata pure fortunata, avendo trovato un marito vegetariano.

Ma questo non si è mai tradotto in vantaggi concreti, non essendo egli in grado di aiutarti più di tanto.

Non conosco tuo marito e non so che tipo di vegetariano sia.

Di sicuro non ha fatto un buon lavoro nei tuoi confronti.

Probabilmente è un vegetariano non vegano, un vegetariano all’acqua di rose.

Un vegetariano egoista ed anche non del tutto convinto dei principi del veganismo, e poco informato sulle caratteristiche peculiari del corpo umano.

E’ anche possibile che sia stato un po’ lavativo ed approssimativo nei tuoi confronti.

 

Partenza ed imprinting drammatici come nella maggioranza dei casi. Ma dai 10 ai 20 anni cosa hai fatto?

 

Quindi una caterva di errori di comportamento e di pensiero, che parte da quando sei nata ed arriva al momento in cui hai scritto questa tua lettera.

– 6 –

 

Direi anzi che tutto parte dalla testa.

Il tuo imprinting di partenza è stato drammatico non per colpa tua, come abbiamo visto.

Ma dai 10 ai 20 anni che cavolo hai fatto?

Non è possibile che tu non abbia mai incontrato qualcuno in grado di darti qualche informazione corretta.

 

Pessima interpretazione di quanto ti stava accadendo

 

Hai continuato a crescere male e ad accumulare problemi interni.

Non facevi certo la vegetariana vera e propria, ma qualcosa si stava muovendo in senso positivo.

I sintomi, i dolorini sono segnali importanti, e spesso indicano un processo di recupero in corso.

Fatto sta che, al primo leggero miglioramento, e al primo stare libera e tranquilla al sole, il tuo corpo ha cominciato a dar fuori qualche tossina.

Ed ecco che tu l’hai interpretata male, dando la colpa ai fantasmi negativi da te sempre associati alla pratica vegetariana.

 

Altri errori interpretativi e ritorno fatale al peggior veleno, quello della cadaverina

 

Il medesimo errore hai poi fatto quando i dietologi ti hanno tolto rigorosamente il latte ed i legumi, per cui ti sei sentita per un po’ rinnovata e rinata, ricadendo però, immediatamente dopo, nel solito errore della ricerca ossessiva di proteine animali e vegetali (latte di capra ed alghe marine).

Quando anche capra e alghe non andavano bene ti sei decisa a fare il gran salto all’indietro.

Hai deciso di tornare alla  bentame thylenediamine, cioè a quello sciroppo-ptomaine dall’odore insopportabile, che ha per formula H2N(CH2)5NH2, e che è il più micidiale veleno anti-uomo conosciuto, e che si chiama cadaverina.

Hai deciso scioccamente di ridiventare carnivora, rovindandoti ulteriormente e mandando a rotoli pure il tuo rapporto spirituale-fisico col marito.

Non ti sei nemmeno resa conto che non stavi abbandonando una dieta vegana, ma una dieta pasticciona e piena di insidie aggiunte.

 

Il medico serve assai poco in questi casi

 

Nemmeno i medici, poverini, ti hanno aiutata. Vai a chiedere consiglio a loro per l’alimentazione. Cosa ti potevi aspettare se non quello che dicono sempre.

Parlano come un libro stampato.

Il guaio poi è che si tratta del libro sbagliato, quello che ha sul frontespizio le piramidi alimentari della FDA.

Cosa puoi pretendere da loro? Invenzioni e miracoli?

 

Non aspettarti un discorso etico-salutistico da un endocrinologo

 

Se poi vai da un endocrinologo, dovrà pur fare qualcosa, e trovarti qualche imperfezione da qualche parte, magari alla tiroide.

E ti dovrà pure dare qualche cosa, se no rischia di apparire come uno che non ha fatto un bel nulla.

E non potrai mica pretendere da lui un discorso salutistico.

Lui ti ha fatto rincorrere il mito della guarigione di quell’organo, e ti ha dato pure una cura specifica alla tiroxina. Ha fatto né più né meno il suo dovere di medico.

 

– 7 –

 

Non demonizzare il medico se, anziché rincorrere la salute nel suo complesso, cerca inutilmente di risolvere il tutto intervenendo su un punto specifico

 

Non ti ha fatto rincorrere la salute nel suo complesso, come avrebbe dovuto fare un etico-salutista.

Non ti ha certo dato una ottima cura a base di succo fresco di carote e sedano, che ti avrebbe messo in ottima forma, senza lasciare gli strascichi e i danni che tutti i farmaci arrecano.

Ma non puoi nemmeno demonizzarlo.

Ha delle precise responsabilità. 

Deve stare attento a ciò che scrive e a cosa prescrive.

Se scrivesse succo di carota fresco nella sua carta intestata, potrebbe anche essere radiato dall’Ordine.

 

La gente deve essere mantenuta debole e malaticcia, sennò che ci stiamo a fare?

 

Lui è costretto a prescrivere. 

Lui è costretto poi a prescrivere farmaci, visti gli accordi precisi tra Ordine Medico e Ordine Farmaceutico, e l’assenza di accordi tra l’Ordine Medico e i negozi Ortofrutta.

Semmai, dovesse dare qualche consiglio a voce, sarà pure costretto a consigliare bistecche e latticini, visto che il vegetarianismo, e soprattutto il veganismo, non godono di alcuna simpatia in seno al suo Ordine.

La gente deve essere resa debole e malaticcia, è il concetto-chiave.

Gente malata gente medicalizzata.

Gente sana, ce l’abbiamo nel didietro, è il motto della Sanità  (tal cul còme i ovòns, dicono dalle mie parti).

 

Gli errori di interpretazione dei sintomi

 

Dovessi elencare gli errori che hai fatto, metterei per primo gli errori clamorosi di valutazione e di interpretazione dei sintomi.

Quel tuo pensare che il vegetarianismo a te non si addice è un grave errore ideologico, che ti avviluppa tuttora.

Mi chiedi come mai il tuo corpo ha reagito così male a un regime riconosciuto da ogni scienziato come il massimo della salute.

Ti rispondo dicendo che il tuo corpo ha reagito invece benissimo agli errori aberranti che hai sempre continuato a commettere, ritenendoti macchina proteica movimentata da carburante proteico, mentre sei in realtà macchina proteica da alimentarsi a carboidrati vivi, ad acqua biologica zuccherina-vitaminizzata-mineralizzata.

 

Il mondo è pieno di fruttariani che trasgrediscono e fanno gli onnivori, ed anche di vegetariani che credono di essere vegetariani e salutisti ma invece non lo sono affatto

 

Mi chiedi se ci sono altri casi come il tuo.

Non ho statistiche precise al riguardo.

Temo purtroppo che esistano molti casi simili, ma non così gravi come il tuo.

Il mondo è pieno di vegetariani che non danno sufficientemente il buon esempio.

Ma non farti l’idea che essere vegani sia così complicato e difficile.

E’ invece semplicissimo. 

– 8 –

 

E’ facilissimo essere vegani, a patto che tutto parta dalla testa e dal cuore

 

Cibi a forte prevalenza cruda, più frutta che vegetali, germogli e tuberi, frutta secca e semi, movimento e sole, pensieri positivi, impegno a migliorarsi e a capire.

Non farti poi l’idea che i carnivori-onnivori stiano meglio dei vegetariani strambi quali eri tu.

Il loro carburante improprio, ossia la cadaverina, è una specie di ottano aggiunto alla nostra benzina che è lo zucchero naturale, in quanto tutti i veleni danno effetti-droga ed effetti-stimolo nell’organismo.

Vivere con la leucocitosi (moltiplicazione leucociti nel sangue causata da cibi carnei-lattei) dà l’illusione di procedere al meglio, esattamente come succede con la caffeina del caffè e della Coca-Cola, e come succede con la nicotina delle Marlboro (e di tutte le sigarette).

Ma è solo il cuore che batte più veloce e costringe il sistema a lavorare sotto stress, invecchiandolo ed ammalandolo di cose ancora più gravi di quei sintomi che ti disturbavano tanto.

 

Hai davvero bisogno di essere aiutata. Hai fatto bene a contattare Franco Libero.

 

In questo momento, tra te e il tuo corpo non c’è dialogo e non c’è armonia.

Hai bisogno di aiuto veramente.

Potevi rivolgerti agli specialisti della televisione di stato o a quelli delle rubriche Salute del Corriere della Sera e degli altri maggiori quotidiani.

Ti è rimasto un filo di saggezza.

Hai scelto infatti di contattare la AVA di Roma e il professor Franco Libero Manco.

Prendi anche contatto con Carmelo Scaffidi alla ABIN di Bergamo. 

Pure lui è in grado di assisterti al meglio.

Ti auguro di continuare su questa strada e di scoprire il vero modo di pensare, di essere e di mangiare vegetariano, voltando pagina e dimenticando i terribili sette anni di vacche magre, causate dai tuoi macroscopici errori.

 

Ti allego i miei articoli sulle diete, sui problemi intestinali, sul latte e sull’animalismo 

 

Ti spedisco in allegato alcuni miei articoli-base sulle diete, sul latte, sui problemi intestinali e sull’animalismo.

Dicono che il mio testo Alimentazione Naturale non sia male come guida. 

Va su Internet e cerca di procurartelo.

Resto a tua disposizione per tue eventuali ulteriori necessità. Un caro saluto.

 

Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma (Associazione Vegetariana Animalista)

                         – Direzione Tecnica ABIN-Bergamo (Associazione Bergamasca Igiene Naturale)