L’ansia, l’ipertensione e le statine

{jcomments on}5 Novembre 2009

La preoccupazione di un tendenzialmente vegano per una bizzarra ed inaspettata crisi

 

Caro Valdo,

Ti scrivo perché ho qualcosa di urgente che mi preoccupa.

Stanotte ho dovuto chiamare la guardia medica per problemi di pressione alta (200/125).

Ho 59 anni, sono alto 1.72 e peso 79 kg.

Premetto che sto alimentandomi in modo tendenzialmente vegano, concedendomi forse troppo spesso dolcetti biologici a fine pasto.

Non ho mai sofferto di ipertensione.

Il primo episodio si è verificato un anno fa a seguito di un consumo eccessivo di liquirizia.

Poi tutto è tornato normale (124/84/65).

 

 

La sensibilità eccessiva curata col biancospino ed il coenzima Q10

 

Premetto che sono molto sensibile.

Ieri sera, ad esempio, più provavo la pressione per una verifica, e più mi saliva. 

L’avevo provata verso le 17 da un amico, ed era già altina (150/100). 

Devo dire che gli accadimenti della vita mi stanno probabilmente condizionando.

La pressione minima mi era salita un mese fa, in occasione della morte di un mio carissimo amico.

Oscillava infatti sui 100.

Andai da un erborista e mi consigliò 2 pasticche al giorno di Qupres (biancospino) e coenzima Q10 a scopo preventivo. 

Tutto era tornato normale. L’altro ieri mattina  ad esempio stavo a 124/84.

 

Sportivo, dinamico e vegano, col cavolo che vado a cadere nella solita statina 

 

Sono molto dinamico e sportivo.

Vado in bicicletta ed anche a piedi, non appena posso.

In casa, abitando in una villetta a schiera, non rinuncio mai a fare le scale.

Non ho nessuna voglia di ricorrere alla pastiglietta per la pressione che tantissimi miei conoscenti assumono da anni.

 

Alla ricerca di un aiuto medico

 

Tu cosa mi consigli? A chi rivolgermi per un aiuto medico?

Ti ringrazio di cuore per le informazioni e gli orientamenti che gentilmente dispensi.

Paolo C. da Verbania

 

Fare attenzione al sale da cucina, ma anche agli eccessi di ansia e di introspezione

 

Ciao Paolo,

L’ipertensione arteriosa è una di quelle condizioni che dipendono da diverse cause non sempre inquadrabili e sintetizzabili con facilità, o descrivibili in due parole. 

E’ in altri termini uno squilibrio multi-fattoriale, che si traduce in quegli sbalzi di millimetri di mercurio che ti stanno angosciando più del necessario.

Uno dei motivi più ricorrenti, di carattere chimico, è l’abitudine al cloruro di sodio, ovvero il consumo del normale sale da cucina. 

Ma in certe persone, dove i fattori sensibilità, introspezione ed ansia giocano un ruolo importante, il fattore sale può diventare anche secondario.

 

Una pompa sottoposta a superlavoro, al ritmo di 90/140 e oltre

 

Ipertensione significa eccessiva tensione del sistema cardiocircolatorio, col cuore costretto a pompare il sangue sotto sforzo, in quanto il volume sanguigno deve irradiarsi nel sistema vascolare attraverso tubicini che si sono intasati e rimpiccioliti, ed anche perché lo stesso sangue è diventato più vischioso, più grasso e meno fluido.

La pressione del sangue è considerata alta quando ai suoi massimi livelli sta dal 140 in su, e ai suoi minimi dal 90 e oltre.

 

Sale, grassi, Omega marini, diete low-carb, diete a zona, diete Lemme, fumo e caffè, tra i protagonisti dello scempio cardiaco

 

Per generazioni, gli scienziati del passato hanno creduto che l’alta pressione fosse una conseguenza inevitabile dell’età. 

Quando però si sono accorti che diverse popolazioni del mondo invecchiavano senza conoscere questo problema, hanno dovuto ricredersi, e capire meglio dove la gente sbagliava.

E il primo elemento che accomunava le genti sane, quelle mai intaccate dall’ipertensione, era il basso consumo di sale. Giapponesi e cinesi, tanto per fare un esempio, soffrono normalmente di alta pressione per la loro abituale tendenza a consumare pesce e prodotti del mare, dove oltre al sale c’è pure il grasso e ci sono gli Omega marini.

Oggi è facile riscontrare problemi ipertensivi nei mangiatori di cadaverina, nei fumo-caffettomani e nei seguaci delle diete low-carb.

 

La normalità cardiocircolatoria si ottiene col famoso equilibrio corpo-mente-spirito

 

Diciamo pure che la normalità della pressione dipende essenzialmente da sane ed equilibrate abitudini di vita, e da corretto modo di pensare, da prese di posizioni il più possibile rilassate ed armoniose verso se stessi e chi ci sta vicino, e verso il mondo in generale.

C’entra un po’ tutto, dalla famiglia al sesso, dalla religione alla cultura e alla politica.

 

Sbalzi pletorico-anemici e vago-simpaticotonici correlati direttamente con lo stato cardiaco

 

E’ importante mantenere il sangue a livelli equilibrati, evitando cibi concentrati, soprattutto caramelle, liquirizie, dolcetti, e altre sostanze che alla fine fanno lo stesso effetto del sale, del pepe e delle spezie, in quanto richiamano acqua per la diluizione, provocando ritenzione idrica e situazioni pletoriche, con fatica aggiuntiva per la pompa cardiaca. 

Sia la pletora, consistente in una iper-saturazione di cibi e liquidi nel corpo, che l’anemia, consistente nell’esatto contrario, possono essere alla base del problema.

Stesso discorso per fumo attivo e passivo, per bevande tipo the, caffè, bevande gassate e zuccherate, cole, alcol.

Tutte le cose, i pensieri, le sostanze che vanno ad incidere psicologicamente o chimicamente sul sistema nervoso centrale spostando la bilancia del proprio equilibrio vago-simpaticotonico, sono da considerare disturbanti e perturbanti, capaci quindi di arrecare danno circolatorio.

 

L’unica vera panacea al mondo contro le statine e contro l’ansia della pressione alta.

Quale? Si chiama cibo della specie.

 

Non mancherò mai di suggerire l’unica vera panacea esistente al mondo per l’essere umano.

Quale, quale, quale?

Tutti curiosi ed ansiosi a cercarla, tutti all’inseguimento della formula magica e del coenzima Q10.

L’unica formula magica, signori miei, si chiama cibo della specie homo sapiens, e non della specie homo canis, homo felis e homo avidus.

Pertanto la formula magica anche per te è il veganismo crudista.

Ma attenzione. Nel caso tuo il tendenzialmente vegano mi induce a qualche perplessità.

Tutto sta a vedere cosa ci metti in quel tendenzialmente

Se ci metti le liquirizie, le mentine, le ricole, i dolcetti bio, i torroncini, le merendine, le colombine e il cioccolatino, stai pur sicuro che non torni al peso forma e che fare a piedi le scale non basta affatto.

 

I cibi-no dell’ipertensione

 

Ricordarsi che nell’ipertensione sono rigorosamente vietati uova, pesce, carne, caffè, the, alcol, tabacco, sale, zucchero, spezie, integratori, vitamine sintetiche, tutte sostanze che tendono a congestionare il circolo già sovraccarico, e tendono pure ad innalzare il colesterolo nel sangue.

Vanno pure limitati al massimo i farinacei, la pasta, la pizza, il pane, i dolciumi.

L’esperimento ventennale di Cambridge ha dimostrato che la formula dei 5 pasti sazianti di sola frutta al giorno, distribuiti sapientemente tra le due-tre prime colazioni fruttariane del mattino (ore 7-9-11) e le due merende fruttariane del pomeriggio (16.30-17.30), è la migliore soluzione per mandare a quel paese ogni problema cardiocircolatorio ed ogni problema cancro-tumorale, cioè ognuno dei due peggiori killer mondiali.

 

La gente si sconvolge sempre per Cambridge, mai per le statine

 

Cinque pasti di frutta al giorno? E dove li mettiamo? 

E il pranzo e la cena dove vanno mai a finire?

Se mangio due cachi, non riesco a metter dentro altro per tutta la giornata!  

Mi ha obiettato una signora alla conferenza di Bergamo di qualche giorno fa.

Questo si chiama albergare gravi pregiudizi ideologici ed essere fuori dal seminato.

 

Occorre assolutamente tenere l’apparato gastrointestinale ordinato come un orologio

 

Quando si dice che l’uomo è fruttariano nel corpo, nella mente e nell’anima, si includono anche il suo stomaco ed il suo intestino, nonché tutta la biochimica del corpo. Significa che quei 5 pasti citati vanno benissimo e non intasano nessuno, salvo che una persona non sia davvero messa male.

C’è gente con un intestino carico di roba marcia e putrescente che staziona stabilmente in zona colon, con dure incrostazioni, con tasche strane e diverticoliti, con depositi melmosi, con residui e miasmi putrefattivi che condizionano e compromettono ogni cibo vivo in arrivo, costringendolo invetabilmente alla fermentazione alcolica.

 

Fondamentale un digiuno e una ripartenza con l’unica dieta saggia e uomo-compatibile

 

In questi casi è fondamentale fare un digiuno purificatore di 2-3 giorni, riposando a letto o in casa, risparmiando energie fisiche e mentali, staccando la spina, bevendo solo acqua leggera.

Dopodiché si parte con la nuova dieta, che non è dieta correttiva, ma un sistema ovvio, logico, pertinente, compatibile col nostro disegno umano. 

Ricordarsi che il succo di carote e di sedano sono un’autentica panacea.

Le carote contengono in pratica tutti gli aminoacidi del mondo in forma assimilabile, mentre le gambe di sedano offrono il miglior sodio organico e dunque approvato senza riserve, in precisa alternativa al pericolosissimo veleno cloro-sodio-magnesio-potassico del sale da cucina.

 

Con Cambridge, pasto e cena restano al loro posto, opportunamente riadattati

 

Ricordiamo infine che la dieta Cambridge2000 non implica affatto una soppressione di pranzo e cena, per chi ha un intestino in ordine e un’attività psicofisica intensa che richiede più calorie.

Pranzo e cena restano al loro posto suggeribili per tutti, sani e malati, nei quantitativi che ognuno dovrà saper regolare a suo piacimento e a sua necessità, ma su nuove basi salutistiche, che garantiscono salute ed energia per tutti, senza farmaci e senza integratori, senza carenze e senza effetti collaterali.

Gli increduli e gli scettici potranno sperimentarlo direttamente, con la sola accortezza di un piccolo digiuno preventivo purificatore.

 

Verdure crude seguite da un secondo di patate e/o cereali e/o legumi

 

Pranzo e cena che consisteranno entrambi di un primo piatto consistente in una terrina di verdura cruda come inizio, condita con olio di oliva extravergine pressato a freddo, accompagnata volendo da del buon pane integrale e da mezzo avocado.

Il secondo piatto potrà essere a base di patate o gnocchi, zucche e castagne (cioè amidi che sopportano la cottura), o riso integrale nero con piselli-lenticchie-porro, o legumi, o al limite la pasta integrale al dente col pomodoro crudo, la pizzetta sottile vegana, il gaspacho crudo o la minestra di verdure cotta al minimo dei 16 minuti, o il farro-miglio-saraceno leggermente abbrustoliti). 

Una manciata di mandorle-pinoli-noci-noccioline-girasole a fine pasto (almeno una volta al giorno) obbligatoria per tutti.

 

Qualche buon panino vegano risolve la situazione durante i viaggi

 

Per chi è in viaggio, la soluzione pranzo-cena può essere sostituita da intelligenti, leggeri, super-verdi e super-saporiti panini integrali includenti consistente verdura verde in foglie crude, spalmo di crema di olive e di carciofi, spalmo di avocado, e magari qualche carciofino e qualche olivetta).

C’è da dire che in certi aeroporti, come al Marco Polo di Venezia, c’è un buffet crudista niente male, per cui il problema non esiste nemmeno.

Non dimenticarsi di prenotare il pasto vegano o vegetariano un giorno o diverse ore prima della partenza.

 

L’avena non fa bene solo ai cavalli, ma è uno dei tanti regali divini all’umanità

 

Anche una crema di avena, intenerita con semplice acqua o con latte di cocco o con latte di cereali, ed arricchita e quasi-integrata a crudo con germe di grano e farina di lino-sesamo-papavero-zucca,

dovrebbe trovare posto giornalmente verso le 11 del mattino per chi si alza presto, e non trova sufficiente la colazione a rigorosa base di frutta.

In mancanza di crema di avena, l’alternativa migliore è la banana ed il popcorn, nonché i datteri e i fichi secchi.

Quando si seguono queste regole, via per sempre i pacchetti di sigarette, le gomme da masticare e le mentine, i dolcetti, le liquirizie e le golia, i the ed i caffè, le cole e i RedBull, i farmaci e gli integratori.

 

Al bar con le idee chiare, la spremuta d’arancia seguita magari da panino vegetariano

 

Vi lascio al massimo una buona tazza calda di cioccolata concentrata e non zuccherata, visto che il cacao, a parte qualche controindicazione come la teobromina, contiene molte sostanze piacevolmente stimolanti ed è tremendamente buono, senza fare i danni gravi del caffè.

Andare dunque al bar con idee molto chiare e precise: la spremuta d’arancia o di pompelmo, la cioccolata amara senza latte (non comunque obbligatoria), il panino vegetariano.

 

Alcuni compromessi a pranzo e cena, sempre dopo le verdure crude

 

Se qualche raro compromesso si può accettare, esso sia per prodotti il più possibile integrali ed il più possibile preceduti da frutta (2 ore prima) e da verdure crude (20 minuti prima).

Valida la pasta integrale al pomodoro crudo, e validi gli gnocchi di patate, come pure la pizza sottile con poco o niente formaggio e tante verdure fresche aggiunte a metà cottura.

Nessuna bevanda a tavola.

Questi consigli vanno bene per tutti e non solo per gli ipertesi, questo è ovvio.

 

Le straordinarie doti della patata

 

Basilarmente, serve adottare una precisa filosofia: ciò che si può mangiare crudo, mangiarlo tale e quale senza problemi, masticandolo bene e pazientemente.

Da cucinare restano patate, zucche, fagioli, lenticchie, funghi, patate dolci, castagne.

Le patate, cucinate ai minimi termini e sempre con la loro buccia addosso, hanno la grande qualità di mantenere le loro caratteristiche, di rovinarsi  e pervertirsi meno degli altri cibi naturali all’insulto gravissimo della cottura.

Lo ha comprovato l’ingegner Simoneton, notando come la patata cotta (non stracotta) riesce a mantenersi sulla scala radiante-vibrazionale a un livello superiore ai 6000 Angstrom, che rivela  notevole vivacità e digeribilità.

 

 

 

 

Il metodo infallibile dei Centri Pritikin per la cura dell’ipertensione

 

Tra le cinque migliori cliniche al mondo per la cura delle malattie cardiovascolari, c’è il Pritikin Longevity Center del dr Robert Pritikin, con sedi a Santa Monica (California, a due passi da Hollywood) e a Miami in Florida.

Rigorosamente nessun farmaco, in linea con le direttive della Scuola Igienistica americana, e alcuni consigli basilari per contrastare con successo l’alta pressione:

 

Ridurre drasticamente e possibilmente eliminare del tutto il sale da cucina (ed è chiaro che più si mangia crudo, e più si mangia frutta, meno si è portati a usare il sale).

Via chiaramente tutti gli integratori salini e vitaminici, nonché tutti i farmaci inesorabilmente.

Ridurre al massimo i cibi grassi collegati al colesterolo ed alla omocisteina.

Via tutte le integrazioni di Omega3 inesorabilmente (ma ricorrere agli avocado, alle noci, ai pinoli, alle mandorle, alle arachidi)

      Ricorrere a una dieta basso-grassa e basso-proteica incentrata cioè sui carboidrati vivi, indirizzata 

      verso la frutta, i vegetali crudi, le crucifere in particolare (cavoli, capucci, broccoli, verze, 

      crescione), soprattutto crude, estesa alle radici e ai tuberi, nonché ai grani (cereali) e a tutti i semi   

      non lavorati, inclusiva di una buona carica di fibra voluminosa (le fibre naturali sono sazianti,  peso-

      riducenti e peristalsi-compatibili)

Inserire nella dieta cibi naturali ricchi di calcio, come tutti i vegetali crudi a foglia verde scura.

Inserire nella dieta cibi naturali ricchi di potassio e di magnesio, ovvero tutti i frutti reperibili da prendersi in abbondanza, tutti i vegetali di orto, di campo, di bosco e di mercato, tutti i semi e i grani che ci sono in giro.

Esercitarsi e fare attività aerobica intensa tutti i giorni.

 

Un record di guarigioni davvero strabiliante

 

In 20 anni di vita, 65000 persone sono entrate nei Centri Pritikin in condizioni precarie ed in carrozzella, uscendo dopo un mese a ritmo di jogging e di corsa sulle proprie gambe, senza assumere più un singolo farmaco.

Tengo a precisare che non ho alcun rapporto diretto coi Centri Pritikin, e che inoltre essi non fanno parte della rete di cliniche igienistiche sheltoniane.

Chiaro che queste ultime sono il massimo, in quanto più ancora precise e rigorose nelle scelte dietetiche, e meno ancora disposte a scendere a compromessi di alcun genere sul pianto etico. 

Nelle Scuole Pritikin ad esempio, si accettano i latticini magri o sgrassati, o al limite magari anche la fetta di prosciutto, quando il cliente non è disposto a rinunciarvi, mentre dai Sabatino, dai Cinque, dai Burton e dal Goldhamer questo non avviene nel modo più assoluto. 

 

Robert Pritikin non fa un discorso di etica, ma rimane comunque un amico di percorso

 

Il motivo per cui cito Pritikin sta proprio lì.

Parlo di gente dalla mentalità pratica e sbrigativa, che punta tutto sulla regolazione del peso, sulla eliminazione dell’istinto per il grasso, sul recupero veloce dell’efficienza fisica e dei valori normali di pressione e di colesterolo.

Un discorso di esclusivi parametri salutistici, dove è addirittura vietato parlare di anima, di etica, di animalismo, anche se, alla fine, le infrazioni percentuali contro i poveri animali si contano sulle dita della mano, per cui Robert Pritikin è da considerarsi un amico della nostra causa globale.

 

Ray Strand, un medico spregiudicato, ma tutto sommato trasparente e non ipocrita.

Ha fatto dell’integratore la base centrale della sua filosofia terapeutica.

 

Un altro personaggio importante, nel panorama dietetico e terapeutico americano, è sicuramente il 

dr Ray Strand, personaggio che non conosco di persona, ma sicuramente interessante e a modo suo simpatico, non fosse altro che per la sua franchezza e un filo di recondito umorismo terapeutico che traspare dalla sua impostazione.

E’ anche molto avanzato ed aggiornato nelle sue ricerche e nelle sue posizioni.

Non si limita a contrastare il colesterolo LDL ma anche l’omocisteina.

Per lui tutte le malattie, e soprattutto le malattie cardiocircolatorie, derivano da alcune cose assai precise che si chiamano stress ossidativo, arrugginimento interno e intossicazione da ossigeno male-assorbito,  da diete carnee, da fumo e dai soliti stili di vita sballati.

 

In lotta frontale contro i radicali liberi e il deterioramento cellulare, usando l’arma degli antiossidanti

 

Tali fenomeni e tali comportamenti portano a un deterioramento cellulare e alla formazione di radicali liberi.

La sconfitta di tutte le malattie sta dunque nel contrastare lo stress ossidativo e il deterioramento cellulare.

Con che cosa? Con l’arma più tremenda a disposizione dell’uomo, ovvero con gli antiossidanti.

 

Strand riconosce che non c’è nulla al mondo di più antiossidante della frutta.

La win-win diet? Sette pasti di sola frutta al giorno, più verdure crude a pasto e cena.

 

Sappiamo benissimo che non esiste sul pianeta Terra migliore antiossidante della frutta al naturale

E Strand non esita a riconoscerlo.

Al punto che la vera  win-win diet (dieta vincente) che vorrebbe imporre a se stesso, alla sua famiglia, ai suoi pazienti e perché no al mondo intero, è la dieta ad esclusivo contenuto di frutta e verdura allo stato crudo (chiamatela pure vegana o come diavolo volete, osserva Strand).

Cambridge2000? Super. Approvata a pieni voti. Non solo, io andrei anche oltre.

Io farei la media tra la dieta di Boyd Eaton (12 pasti di frutta al giorno come l’uomo sano del Paleozoico) e la dieta di Cambridge (5 pasti sazianti di sola frutta al giorno), e stamperei all’ingresso delle scuole, delle fabbriche e degli ospedali un grande avviso.

Volete stare sani? 7 pasti di sola frutta al giorno, e 2 di verdura a pranzo e cena. Punto e basta.

 

Ho tentato invano la via della virtù

 

Ho tentato invano di farlo. 

Nessuno mi seguiva. Stavo per chiudere il mio studio per fallimento commerciale. 

Su 100 pazienti ai quali facevo questo discorso, 10 mi seguivano e 90 no.

Allora ho deciso di prendere il toro per le corna.

Integratori a raffica e non se ne parla più.

Drogo un po’ tutti, li costringo a prendere pasticche da mattino a sera fino alla fine dei loro giorni, e via avanti. Ho un successo enorme. Mi chiamano dappertutto. Persino da Londra e Parigi.

 

 

 

Guarisco la gente a forza di integratori, ma devono continuare fino alla fine

 

Io i problemi li risolvo. Dove manca qualcosa, o dove qualcosa non va, arrivo con l’integratore.

Guai smettere. Quando cominci devi continuare a prenderlo fin che vivi.

Se uno cambia registro e pretende di tornare indietro, peggio per lui.

Cade in uno stato di depressione e di catalessi, e gli tornano fuori tutte le disfunzioni che gli avevo risolto, più ovviamente gli interessi.

Meglio integrarsi a vita. Tanto, gli integratori costano poco.

Meglio essere puri e soffrire, o drogarsi allegramente e sopravvivere grazie alla chimica inorganica?

Ho scelto questa strada.

 

Un maledetto tanfo di prodotto chimico

 

Sto meglio io, più tranquillo e rilassato, e guadagno soldi a raffica.

Stanno meglio pure i miei pazienti, finché dura.

D’accordo puzzano maledettamente, perché chi prende integratori minerali e vitamine emana un tanfo chimico già a tre metri di distanza, ma ormai tre quarti dell’umanità va avanti a integratori, per cui puzza contro puzza, pochi si accorgono dell’inconveniente olfattivo.

 

Le migliori armi integratrici del dr Strand

 

Premesso che il nostro corpo ha già al suo interno ottimi antiossidanti, che sono il superoxide dismutase, il catalase e il glutathione peroxidase, il dr Strand contrasta gli stress ossidativi e i radicali liberi mediante:

Vitamina C idrosolubile, o acido ascorbico (la gente ha stupidamente paura che gli agrumi portino acidità mentre fanno l’esatto contrario e alcalinizzano il corpo meglio di ogni altro dono della natura).

Vitamina E liposolubile o tocoferolo, maggior antiossidante mondiale a tutti i livelli (la gente non ha voglia di mangiare avena e ortiche, germe di grano e mais, valeriana e cavoli, semi di lino e di sesamo, mango e durian, o anche il modesto kiwi).

Vitamina A (perché la gente non ha tempo di prendere il sole).

Betacarotene o pro-vitamina A (la gente non ha tempo di mangiarsi frutti gialli e rossi, o verdure giallo-arancio e verde scuro).

Coenzima Q10 o similvitamina Ubiquitone (la gente non ha tempo di masticare noci, pinoli, mandorle, arachidi, carrube, semi di girasole, ecc).

Acido alfa-lipoico o tioctico, amicone del sistema immunitario e nemico acerrimo di cancro e cardiopatie (la gente non ha tempo e voglia di mangiare crucifere crude o scottate tipo cavolini Bruxelles, broccoli, cime di rapa, cavoli cappucci, cavoli a merenda, verze e broccoli, o il piccante crescione, o frutta secca e datteri).

Bioflavonoidi (la gente non ha tempo di prendere frutti di bosco e fichi d’India, mentre sulle vigne rimane l’uva, sui fichi e sui cachi marciscono i migliori frutti del mondo, e sotto meli, peri e susini, formiche e lumaconi banchettano allegramente col cibo che gli umani hanno disimparato a consumare).

Glutathione, aminoacido composto da acido glutammico, glicina e cisteina (la gente non ha tempo di farsi succhi di carota, e nemmeno di sporcarsi i dentini bianchi con castagne, girasole, popcorn, pistacchi e noccioline). 

 

 

 

I nemici della salute per il dr Strand non includono l’integratore, che è il male minore

 

Il dr Strand ha pure lui i suoi nemici da combattere, nella lotta ai radicali liberi, al cancro ed all’infarto.

Sono lo stress, lo scarso movimento, i cibi carnei, il fumo, il caffè, il the, l’alcol, i raggi ultravioletti (quelli cioè a basso livello di Angstrom nella famosa scala dell’Ing Simoneton, che ho citato ieri nella tesina  Nessun minerale vale se privo di vibrazioni), i farmaci, i vaccini.

Gli integratori no. Quelli ovviamente li salva. Sono per lui il male minore.

 

Questo è un discorso che riguarda tutti, gente normale e gente ipertesa

 

Tornando a noi, caro Paolo, e a te in particolare, spero che quanto sopra ti possa servire, in quanto contiene implicitamente tutte le risposte ai tuoi quesiti.

Tieni presente poi che quando un igienista naturale parla, si rivolge a tutti.

Quanto sopra vale per te, per tua moglie e per i tuoi figli, per sani e malati, per amici e nemici di Berlusconi, ed anche per il premier, se vuole continuare a spassarsela a lungo con le sue veline.

Questo non perché noi siamo dei tuttologi, o degli specialisti in tutto ed in niente, ma perché la salute è un discorso unitario, e va affrontato in quel modo lì, non ci sono santi che tengano.

 

I medici non mancano in questo paese

 

Mi chiedi a quale medico rivolgerti.

Siamo circondati da medici. Nella tua Verbania ce ne saranno a decine, la maggior parte di essi bravi e onesti. Non mi va di demonizzare le persone.

Sai bene che quando critico la medicina intendo farlo in senso generale e non specifico.

I medici sono esseri umani come gli altri. Non divini e nemmeno diabolici.

Diabolico è invece il sistema, le alleanze, i coinvolgimenti del loro ordine, le ideologie e i metodi che spesso usano ed impongono.

 

Impossibile per un medico andare contro le statine, verrebbe radiato dall’Ordine

 

Ti garantisco che su 100 medici che visiterai, almeno 95 saranno costretti, per dovere e scrupolo professionale, oltre che per difendere la propria immagine e la propria sicurezza, a prescriverti quelle pasticche di statina che già stanno prendendo i tuoi amici.

Chiaro che non sono d’accordo sulle statine, sennò che igienista naturale sarei.

E’ come tu andassi da un vigile del fuoco e gli chiedessi di raccomandarti lattine di benzina, scatole di fiammiferi e oggetti pirotecnici da piazzare nel cruscotto della tua auto e sotto il letto di casa.

 

Digiunare se e quando serve sì, ma mai sottonutrirsi

 

Il mio specifico consiglio nei tuoi riguardi è di andare giù verso i 70-72 chili con calma, mangiando tanta frutta secondo gli schemi sopra circostanziati, e facendo più sport.

Devi fare attenzione a non metterti in quarantena, in sofferenza ed in fame.

Vietato dunque sottonutrirsi, perché quello porta poi a compensare, a cercare disperatamente il grasso, il cibo dolce, la nutella e la caramella bianca o nera poco importa.

Solo nel digiuno è giusto mettere in disparte il cibo.

 

 

 

L’importanza basilare della respirazione, per vincere l’ansia e il panico

 

Fa molta sistematica respirazione. Esercizi giornalieri per mezz’ora al giorno.

Respirazione yoga all’aria aperta, anche mentre cammini, col ritmo 1-4-2 dei santoni indiani, dove 

1 secondo è il tempo di inspirazione, 4 secondi il trattenimento e 2 secondi l’espirazione.

Fallo sbuffando e facendo rumore, senza il timore di essere ridicolo.

Aumenta poi il ritmo a 2, 3, 4 e 5 secondi in modo progressivo giorno dopo giorno, senza forzare.

 

Il biancospino è un cardioregolatore, ma lascia pure stare le pastiglie

 

Il tuo erborista se l’è cavata bene, ma anche a buon mercato. Io ti avrei in caso mandato piuttosto lungo il più vicino torrente a cercarti dei cespugli di biancospino, a mangiarti le sue bacche e a masticare qualche foglia, visto che è pianta magica per la regolazione del battito cardiaco.

Quindi smettila pure di prendere pasticche placebo contrabbandate per innocenti e risolutive.

 

Risolvi le tue cose. Non andare da nessuno. Va a trovare te stesso che è meglio.

 

Va al nocciolo della questione e correggi gli errori che stai facendo, il peso in più che ti stai portando addosso (se sono 10 chili non è la fine del mondo, ma è pur sempre un sacco di patate).

E soprattutto butta via lo sfigmometro che ti crea solo ansia aggiuntiva e ti porta sfiga, come tu stesso hai potuto verificare di persona. Lascia stare le paure e le tensioni. Moriamo tutti prima o dopo. Il tuo caro amico scomparso, qualunque sia stata la sua vita in terra, probabilmente sta meglio adesso di prima, e magari ti guarda dall’alto e pensa a quanto stupido sei a dannarti in quel modo.

 

Il tuo amico, alla fine, potrebbe anche aver fatto un buon affare

 

Non deve nemmeno pensare alle farabutte vaccinazioni, e nemmeno a pagare l’ICI sulla seconda casa.

Non sto dicendo che è un bene che sia mancato. Ai suoi cari mancherà moltissimo.

Sto cercando solo di sdrammatizzare il problema.

Non farmi fare discorsi da prete, ma è chiaro che, se stai nel corpo e nella mente legato al materialismo e a niente altro che quello, o anche se invece accetti che uno va eternamente all’Inferno e l’altro va per sempre in Paradiso, c’è davvero di che piangere e disperarsi.

Fine di ogni cosa o anche parcheggio eterno nella gioia e nel dolore, non offrono alcuna consolazione.

 

Il premier non è perfetto, ma almeno sa cantare e divertirsi con una chitarra

 

E’ anche per quello che non mi hanno mai sedotto i preti e nemmeno i compagni.

Non mi seduce neanche Silvio, sia ben chiaro, ma almeno lo vedo di tanto in tanto prendere in mano una chitarra. Non gli manca il senso dello humour, e questo è della massima importanza. 

Sai che mi disinteresso totalmente delle sue vicende intime e personali che sono cose da rispettare in modo sacro. E sai pure che non approvo i suoi agganci pubblicitari, e nemmeno le mortadelle che si mangia in pubblico e le mascherine che si mette al collo, che sono un piccolo insulto alla sua straordinaria intelligenza imprenditoriale e politica.

Ma, come si suole dire, nessuno è perfetto a questo mondo.

 

Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma (Associazione Vegetariana Animalista)

                         – Direzione Tecnica ABIN-Bergamo (Associazione Bergamasca Igiene Naturale)