Il friuli non e’ solo sempre prosciutto e speck

{jcomments on}15 Marzo 2010

Una vegetariana friulana, quasi vegan

 

Gentile dottor Vaccaro, mi chiamo Leonilda, ho quasi 40 anni e sono friulana (mezza bisiacca, per la precisione).

Sono vegetariana da 20 anni, direi quasi vegan, nel senso che il latte e i latticini sono sempre presenti quando mangio da genitori e suoceri.

Ho iniziato soprattutto per motivi etici, e poi ho approfondito l’aspetto salutistico della dieta vegetariana.

 

Insegnante di yoga

 

Faccio l’insegnante di yoga e, recentemente, ho ricevuto la benedizione di imbattermi nel suo libro Alimentazione Naturale.

Le scrivo per complimentarmi e ringraziarla delle illuminanti questioni che tratta nel testo.

Sto cercando di mettere in pratica i suoi consigli, che nel cuore ritengo profondamente veri.

Si sa, le cattive abitudini sono dure da superare, ma spero di farcela.

 

 

Interventi in regione

 

Volevo poi chiederle se può tenermi al corrente di suoi interventi o conferenze in regione.

Non le chiedo un incontro personale, perché la immagino che abbia molti impegni, ma spero di incontrarla presto per conoscerla e ringraziarla di persona.

Leonilda

 

Qualcosa si muove anche nel Nord-Est

 

Ciao Leonilda, mi fa molto piacere ricevere qualche bella testimonianza dal Friuli, regione che amo molto per ovvi motivi, ma che considero particolarmente tartassata da pessime e mortifere abitudini alimentari.

 

 

 

Un Friuli a volte grandissimo e a volte misero

 

Regione di una grande e stimata Udinese Calcio, ottimamente diretta in linea generale, ma che va però a rovinare la sua reputazione facendosi sponsorizzare da casari, macellai e pellicciai.

Regione segnata sulla lista nera del Dio creatore e protettore dei suoi maiali, brutalmente torturati e tiranneggiati.

Regione che dovrebbe essere tra le più sane e pimpanti d’Italia, per il suo mix di spiagge e pinete, di colline e laghetti, di monti e valli, di querceti e castagneti, e soprattutto per la sua gente di grande carattere, di capacità lavorativa ed imprenditoriale fuori del comune.

Regione che invece svetta paradossalmente tra le più diseducate a livello gastronomico, ed anche tra le più bersagliate da mali tremendi al fegato, alla vescica, alla prostata, ai reni, alla tiroide.

Regione che viene additata per le sue preoccupanti statistiche in materia di cardiopatie e cancri.

 

Da noi si sbaglia ancora più che altrove, e si viene regolarmente puniti

 

Quando si è convinti che il massimo obiettivo nella vita sia l’affondare i denti nelle salme del manzo e del maiale.

Quando si crede che l’innaffiare la cadaverina ingerita con dei bicchieri di merlot e di refosco, nel vano tentativo di togliere a quei falsi-cibi l’odore nauseabondo della sofferenza e della morte, i risultati non possono essere che quelli. 

I medesimi errori si fanno un po’ dovunque, ma qui da noi, si commettono più ancora che dalle altre parti.

Questa è la regione del dio Latte e del dio Formaggio, del dio Prosciutto e della dea Cacciagione, del dio Cabernet e della dea Grappa.

 

Il carattere dei friulani, in questo caso specifico assume valenza negativa

 

Il friulano è caratterialmente determinato. 

Non si lascia troppo condizionare e influenzare in queste scelte che provengono da lontano e dalla tradizione, e che vengono intese per sagge, eterne ed immutabili.

Il friulano ama fronteggiare la situazione, e dimostrare a se stesso che lui è più forte e più inossidabile dell’alcol e della cadaverina, più forte e resistente di tutte le conseguenze che derivano dal darsi al materiale da macello anziché a quello dell’albero.

L’unico albero che accetta volentieri è quello della vite, cosa che andrebbe benissimo, se vite significasse uva e non vino.

Una specie di sfida al creatore, alla natura e alle leggi del creato.

Una sfida che, per quanto di scorza dura possa essere, lo vede regolarmente perdente.

 

Non mi sottraggo all’incontro con le persone amiche

 

Per il momento, a parte la Bioteca dell’amico Sergio De Prophetis, non mi sono arrivate richieste per conferenze o dibattiti in regione.

Se ci saranno novità in proposito, non mancherò di informarti.

In ogni caso sarò ben felice di incontrarti quando lo vorrai, previo un semplice preavviso telefonico.

 

Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma e ABIN-Bergamo