I geloni alle mani e ai piedi

{jcomments on}29 Gennaio 2011

LETTERA

Vegano da un anno

Ciao Valdo, sono Paolo da Verona. Ci siamo sentiti un paio di volte fino ad ora. Ho tentennato un po’ prima di scriverti in quanto il mio non è un grosso problema. Però vorrei capire grazie al tuo contributo cosa mi sta accadendo. Sono vegano da quasi un anno e tendenzialmente crudista, soprattutto nel periodo estivo, mentre ora mi concedo qualcosa di cotto utilizzando però paste al kamut, cereali, riso nero e verdure cotte al vapore. Ho eliminato tutto quello che si deve eliminare per non gravare il mio sistema immunitario come tu ben insegni.

Piedi freddi e geloni

Però da qualche mese soffro di mani e piedi stranamente freddi, tanto che nelle ultime settimane mi sono comparsi i geloni alle mani!
E’ bello leggere le tue tesine, dove la maggioranza delle persone ritrovano una salute ottimale.
Mi domando però come mai la mia circolazione sanguigna non sia ottimale.
Pensavo di aver migliorato notevolmente questo fattore e non solo!
Godo in generale di buona salute, e faccio attività fisica un paio di volte la settimana.
Appena posso cerco di stare al sole il più possibile. Come mai questo problema quindi?

Forse faccio ancora qualche errore

Probabilmente qualche errore di combinazione alimentare lo sto ancora facendo.
Ma non mi spiego perché prima, quando mangiavo la carne e tutto il resto, non soffrivo di tale disturbo.
Ti ricordo che sono senza tiroide, nel caso questo potesse interferire nel mio caso specifico.
Ti ringrazio molto. So che ricevi moltissime mail. Ma saprò aspettare con pazienza.
Paolo
                                                        *****

RISPOSTA

Freddo umido e scarsa irrorazione sanguigna

Ciao Paolo, ti rispondo subito, dato che stiamo parlando di un fastidio tipico invernale.
I geloni si presentano come irritazione cutanea caratterizzata da placche rosse e pruriginose sulle dita, sul naso e sulle orecchie, cioè sulle parti più esposte alle intemperie. I fattori causanti sono l’aggressione del freddo, soprattutto quello umido tipico di questo inverno, e una certa riduzione dell’irrorazione sanguigna.

Con dieta sobria e detossificata si sta meglio, ma occorre comunque proteggersi

Non ho i dettagli per valutare le motivazioni del freddo alle estremità, in raffronto a quando consumavi carne. E’ probabile che, con la carne, tu mangiassi anche altri sostegni concentrati, più sale e più zucchero, e bevessi pure caffè, the, e altre cosuzze, spingendo il corpo su ritmi cardiaci elevati, cosa che ti manteneva la circolazione periferica a livelli più alti rispetto al tempo presente, dove pratichi una dieta più sobria e detossificata.
Meglio con la carne dunque? Penso assolutamente di no. Quello era un modo dopato di alimentarsi e, se nel breve periodo funzionava, irrorandoti più sangue, ti avrebbe comunque portato a diverse patologie nel lungo periodo. Tieni anche presente che l’inverno in corso è davvero uno dei peggiori.

C’è sicuramente spazio per migliorare la dieta

Non è il caso dunque di demonizzare la presente dieta, ma semmai di adottare alcuni stratagemmi.
Prima cosa, il calo di verdure rispetto all’estate, a favore della pasta, ha sicuramente implicato qualche congestione intestinale, per cui cerca di consumare più crudo anche d’inverno, nella misura del possibile. Puoi anche ricorrere all’applicazione notturna dei cataplasmi di fango sul ventre,
Altra cosa, non dimenticarti di consumare giornalmente la famosa manciata di noci, mandorle e pinoli, a fine pasto, e anche la fetta di avocado con le verdure iniziali.
Non manchino carote, spinaci, cavoli, broccoli germogli tra le verdure, e arance, ananas, more e mirtilli tra la frutta.

Alcuni rimedi popolari

Ti consiglio di massaggiare mattina e sera le mani con olio di mandorle.
Un rimedio ancora più efficace lo ottieni facendo bollire 30 castagne d’India (ippocastano), sbucciandole e riducendole in poltiglia, a cui si aggiunge un po’ di vasellina o di olio alimentare, ottenendo una pomata con cui si ungeranno ogni sera i geloni.
Per fare bagni tiepidi a mani e piedi, far bollire una manciata di salvia in un litro d’acqua, e poi, ad acqua tiepida tenere mani e piedi in ammollo per cinque minuti.
Evitare fumo, alcol e aria viziata. Farsi qualche centrifuga di carote, sedano e ananas.
L’uso di guanti protettivi di lana, non è affatto da scartarsi.

Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma e ABIN-Bergamo