Da Pitagora alle scie chimiche

{jcomments on}(Conferenza Saras – Milano – 14 marzo 2010) 

CAPITOLO  1    

ACIDIFICAZIONE DEL CORPO E DECAPITAZIONE DELL’ANIMA

Non è impresa facile mettere assieme 500 persone alle 9 di mattina come ha fatto la Saras

Una dritta per il corpo ed una per il morale.

 

Auguro a voi tutti una buona domenica. Siete in tanti. 

Cinquecento persone motivate e pimpanti, venute da ogni parte d’Italia, non possono non dare una certa emozione.

Ho soltanto un’ora per presentarvi una relazione che ne richiederebbe almeno due. Farò del mio meglio.

Vi voglio regalare il pensiero del mattino sull’argomento salute.

Le formule-chiave per stare sempre bene e magnificamente sono due, e riguardano il corpo e il morale.

Per il corpo serve un sangue fluido e alcalino (mai acidificato sotto il punto 7.3-7.5 della scala pH).

Per l’anima, serve una mente e uno spirito in piena armonia con se stessi e col resto del mondo (uomini, animali, natura).

 

 

Acidificazione del corpo e decapitazione dell’anima

 

Purtroppo, è proprio su quei due punti che registriamo un fallimento totale dell’umanità contemporanea.

La gente è acidificata nel corpo, ed è decapitata nell’anima.

Per l’acidificazione del corpo esiste solo un rimedio e niente altro che quello, ed è l’alimentazione super- fruttariana del veganismo tendenzialmente crudista.

Per la decapitazione dell’anima, non c’è chiesa o religione al mondo in grado di venderci le indulgenze per le nostre malefatte. L’unico rimedio possibile è quello di metterci in linea con quanto ci detta il nostro io interno, il nostro corpo eterico-spirituale-universale. 

 

 

CAPITOLO  2  

 

I  CARBONARI DEL TERZO MILLENNIO

 

 

Siamo i  Carbonari del Terzo Millennio

 

Ci troviamo in un accogliente auditorium di Via Natta in Milano. 

Ma non illudetevi.

Questo è oggettivamente un covo di ribellione. 

Siamo monitorati e ci sono pure le spie.

In realtà siamo gente pacifica, ma non colonizzata. 

Non accondiscendente.

Siamo i Carbonari del Terzo Millennio.

 

Dall’Impero Asburgico al Codex Alimentarius

 

Nel Risorgimento si combatteva contro l’Austria, per la Patria Nazionale.

Oggi combattiamo per la Salute del corpo e dell’anima, contro certi Illuminati che vogliono globalizzare a modo loro, contro il Codex Alimentarius, contro i disegni sinistri delle multinazionali del cibo, del farmaco, del fumo, del caffè, del carnelattismo, degli OGM e della droga.

Contro i tentacoli della piovra petrolchimico-farmaceutica. 

Contro i piani demenziali ed irresponsabilidelle scie chimiche, degli tsunami e dei terremoti artificiali.

Contro una società medico-delirante, medico-venerante, medico-dipendente.

 

Dalla lotta per la patria nazionale alla lotta per la nostra dignità, la nostra incolumità e la nostra indipendenza personale, e per la natura che ci circonda

 

Combattiamo per la salute e l’etica nei pensieri, nei cibi e nei comportamenti.

Combattere per la salute e l’etica in un mondo che sta tramando contro di esse, significa essere in rotta di collisione col sistema.

Niente di leninistico, niente di clericale, niente di autopunitivo, di proibizionistico e bacchettone.

Niente di utopistico e di violento. 

Non abbiamo intenzioni persecutorie contro nessuno.

Si chiamino esse medici, farmacisti, allevatori, casari o macellai. Siamo gente educata e pacifica.

 

Giù gli orpelli, i belletti e le foglie di fico 

 

Dobbiamo però smutandare questo tipo di medicina, denudarla, tirarle via gli orpelli e i belletti, le varie foglie di fico di cui siè adornata.

Questa medicina arrogante, presuntuosa e prendi-tutto, questa medicina dittatoriale, che ha preso ed usurpato il posto ed il ruolo della natura, deve essre scalzata dal suo piedistallo, dai suoi privilegi legali.

Il re nudo, con tutti i suoi modesti, ridicoli ed imbarazzanti attributi, deve abdicare dal suo impero.

Non più il proletariato contro il capitalismo, ma il naturale contro l’innaturale, l’umanitario contro il disumanizzante, le vittime contro i boia.

Portiamo il testimone, la fiamma olimpica della salute, accesa dal nostro immenso maestro Pitagora.

 

 

CAPITOLO  3  

 

UN NUOVO PATTO SOCIALE. UNA NUOVA MEDICINA TRASPARENTE.

 

 

Vogliamo una Magna Charta a 360 gradi, contro la Super-Piovra farmaco-petrol-chimica

 

Difendiamo semplicemente la vita, la libertà, il benessere nostro e di ogni creatura vivente.

Vogliamo una Magna Charta umanitaria a 360 gradi, capace di proteggere i più deboli e i più vulnerabili, i più indifesi e i più a rischio, uomini ed etnìe, animali e razze, piante e orti, cielo e terra.

E’ questa una nuova frontiera della cultura e della politica.

Ne va di mezzo la sopravvivenza nostra e dei nostri figli. 

Il nemico lo conosciamo fin troppo bene.

Il nemico si chiama Super-imperialismo, super-piovra farmaco-petrol-chimica.

 

Nessuno al mondo guarisce

 

Per parlare di storia dell’igienismo naturale, dobbiamo dire prima cos’è l’igienismo, in modo chiaro, comprensibile, inequivocabile.

La gente mi chiede spesso se curo e se guarisco. 

E’ una domanda ridicola. 

Non curo e non guarisco.

Non solo per impedimento legale. 

Né io, né nessun medico al mondo lo fa.

Se uno dice  Io guarisco, dice un’eresia. 

Non esistono al mondo guarigioni, ma solo auto-guarigioni.

I malati hanno bisogno di supporto e di assistenza ma, se cercano guarigione al di fuori di se stessi, non la troveranno mai da nessuna parte.

 

Automalattia e autoguarigione orchestrati dal SIN (Sistema Immunitario Naturale) 

 

Il Creatore Dio Onnipotente, il nostro vero Principale, o se preferite il Sistema Superiore che ci governa dall’alto, ha dotato ogni essere vivente di due strumenti fondamentali di emergenza, strettamente interrelati:

 

Strumento dell’auto-malattia o Benettia 1 (è la spia rossa che rileva l’irregolarità)

Strumento dell’auto-guarigione o Benettia 2 (è il meccanismo a molla che promuove il percorso successivo, cioè l’espulsione ordinata delle tossine e il riequilibrio consequenziale).

 

Dove sta il sistema immunitario? Chi l’ha visto mai?

 

Per fortuna dell’uomo, il sistema immunitario, non è localizzato in un punto del corpo, non è materializzato in un organo o una ghiandola, altrimenti verrebbe inevitabilmente preso di mira dai

Frankenstein della medicina. 

Due strumenti operanti in modo impeccabile e coordinato da un’intelligente rete di sensori-ghiandole-centraline bioelettriche, che coinvolgono sistema epiteliale, sanguigno, linfatico, neurovegetativo, sotto la regia dell’ipotalamo e l’ispirazione della cordicella d’argento (silver cord), ovvero dell’antenna spirituale che ci lega ad altre più complesse dimensioni.

CAPITOLO  4 

 

IL VUDUISMO E L’ARRETRATEZZA DELLA MEDICINA CONTEMPORANEA

 

 

Come nasce bio-chimicamente la malattia

 

Malattia e salute fisica stanno tutte nella formula del sangue e nell’operatività funzionale del tubo gastrointestinale.

Lo stesso rigagnolo rosso, un secchio di 5 litri fondamentali, che avanza a pulsazioni e scorre nel medesimo alveo, con un limite massimo di tolleranza veleni del 5-10%, superato il quale scatta l’emergenza malattia.

 

Dal Medioevo I al Medioevo II

 

Questo tracimare di veleni, questa malattia-sintomo, prima di Pasteur significava spirito maligno, e si mandava via con le preghiere e gli esorcismi.

Nel dopo-Pasteur, fino ai giorni nostri, significa ancora spirito maligno che si sostanzia però nei batteri, nei virus, nelle pestilenze e nelle epidemie. 

Medioevo prima e Medioevo poi. 

Siamo tuttora in pieno Medioevo, nonostante i computer e le strumentazioni di avanguardia. 

L’auto-malattia scatta in concomitanza col superamento o lo sforamento del limite di tolleranza/sopportazione tossiemica nel sangue. 

 

La goccia che fa traboccare il vaso

 

Questo concetto di limite tossiemico e di goccia che fa traboccare il vaso, la dobbiamo ai profondi ed accurati studi della American Natural Hygiene Society, ed in particolare a uno dei suoi massimi scienziati John Tilden. 

Tilden fu il primo a capire che il nostro sangue tollera un certo livello di tossicità, oltre il quale, con la goccia che fa traboccare il vaso, parte la malattia.

Questo processo ammalatorio è legato al processo guaritivo che include il meccanismo di espulsione tossine e quello del ripristino dell’equilibrio.

 

Impossibilità di vera guarigione con farmaci e vaccini

 

Si può prevenire coi vaccini un processo naturale chiamato auto-malattia? 

No. Anche perché i batteri sono nostri soci naturali, mentre i virus sono nostri figli naturali.

Si può curare con farmaci innaturali ed invasivi un processo naturale di natura auto-guaritiva? 

No. Perché fare questo significa ritardare ed ostacolare il processo guaritivo.

 

Dagli errori umani partono le varie infiammazioni

 

Perché esistono questi meccanismi di emergenza?

L’essere vivente sbaglia cibo, sbaglia pensiero, sbaglia comportamento. 

Perde l’equilibrio termico per le infiammazioni (ossia le comuni iti) che scattano nel punto surriscaldato di espulsione tossine.

Il punto sono le tonsille? Si tratta di tonsillite. 

Il punto è l’appendice? Si tratta di appendicite. 

Il punto è il colon? Si tratta di colite, e così via.

 

Nessuno meglio del medico conosce il corpo, e nessuno più del medico lo bistratta

 

Non esiste al mondo qualcuno che conosca il corpo umano meglio della tecnologia medica. 

Eppure, paradossalmente, non esiste chi lo bistratta e lo tradisce di più. 

Nessuno più del medico tradisce il corpo umano, lo taglia e lo ricuce, lo mozza e lo menoma, lo vaccina e lo farmacizza, ossia lo avvelena.

Perché mai? 

Eccesso di fretta e venalità. Eccesso di arroganza e presunzione. Mancanza di umiltà.

 

Esiste il medico bravo? Certamente che sì.

 

Il medico più bravo al mondo è colui che rispetta il Sistema Immunitario Naturale (SIN), collabora e coadiuva con lui. 

Quello che riesce a capire le esigenze reali del SIN, quello che mette in condizioni il SIN di fare indisturbato e senza intralci vaccino/farmacologici il proprio lavoro autoguaritivo.

Corpo, SIN, natura, non vanno mai contro se stessi, a condizione che gli venga data la possibilità di esplicare le proprie funzioni.

CAPITOLO   5

 

COSA MAI C’ENTRA L’ANIMA?

 

 

Malattia e salute sono due facce della stessa medaglia

 

Malattia e salute non sono entità distinte e diverse, ma sono semmai un unicum inseparabile.

Malattia e salute siamo noi stessi, lo stesso nostro volto, a volte imbronciato e rattrappito e a volte sorridente e smagliante. 

Non esiste una salute amica e una malattia nemica. 

Sono le due facce della stessa medaglia. 

Malattia e salute sono il medesimo camaleonte che cambia colore ma solo all’esterno.

Malattia e salute sono la medesima altalena che oscilla entro i limiti o fuori dai margini di sicurezza.

La formula della salute esiste: Conosci te stesso, e vivi in linea armonica e non conflittuale col tuo corpo e la tua anima, come detto all’inizio.

 

Che c’entra mai l’anima? Noi siamo scienziati del corpo.

 

Che c’entra l’anima?

Se tiriamo fuori questi argomenti, meglio cambiare mestiere, dice un certo tipo di medicina.

Con quale spirito potremmo mai fare le nostre care vivisezioni? Con quale criterio potremmo mai fare certe operazioni sperimentali e certi disinvolti trapianti? 

Questo tipo di medicina pseudo-scientifica e materialistica non si rende conto che l’Italia, più che paese di cerusichi e di avvelenatori, è paese di igienisti e di filosofi saggi, ed anche di grandi santi di cui ci sentiamo orgogliosi, primi fra tutti San Francesc d’Assisi e San Antonio di Padova, gente che trattava gli animali come fratelli e come figli, e non certo come carne da macello e da esperimento.

 

L’Italia è patria di Pitagora, di Leonardo e di Giordano Bruno, un paese di antimedici e antipreti viscerali, preso in ostaggio dall’invadenza insopportabile e stomachevole della medicina e del clero.

 

Credere che siamo solo mossi e toccati dagli aspetti visibili delle cose, è stupidità manifesta, ha scritto Giordano Bruno, il più grande filosofo italiano dopo Pitagora,arso vivo sul rogo dall’Inquisizione Cattolica.

Non si rende conto che l’Italia è la patria di origine dell’Igienismo Naturale.

Nei suoi primi 600 anni di storia romana, la professione di medico era vietata per legge, come raccontano Catone e Cicerone. 

E in quel mezzo millennio e oltre di storia italica, la popolazione visse senza problemi e senza malattie, grazie al cavolo e alla rapa cruda, grazie ai pomi degli alberi, grazie all’orzo abbrustolito e alle meraviglie che la natura offriva generosamente.

CAPITOLO   6

 

CAUSE A MONTE E SINTOMI A VALLE

Combattere i sintomi a valle, lasciando intoccate le cause a monte è disordine mentale

 

La malattia è una sola, anche se possiede 1000 facce e 1000 maschere diverse.

Nei suoi aspetti visibili e toccabili, è soltanto un sintomo che si sente (febbre, dolore, sovrappeso, adiposità, debolezza, ipertensione, tumore).

Sintomi che non sono diavoli venuti da lontano. Sintomi che non sono la vendetta di Tutankamon e nemmeno quella di Dio. Men che meno sono l’opera di esseri infidi e malvagi, di mostri chiamati spiriti maligni, batteri o virus reali o inventati o immaginati.

I sintomi sono segnali e conseguenze finali, che giungono a valle.

Ed è banale combattere i sintomi a valle, quando le cause di tali sintomi stanno a monte.

 

Uno storico processo al maestro igienista Luigi Costacurta 

 

Con questo, spero di aver chiarito che igienismo-naturale è qualcosa di più e di diverso del lavarsi i denti e le manine. E’ qualcosa di più e di diverso dell’essere ciarlatani.

Molti studenti di medicina, e molti medici affermati, se ne stanno rendendo conto.

Quando il maestro igienista Luigi Costacurta finì in tribunale a Treviso per denuncia dell’Ordine Medico, accorsero in sua difesa una decina di medici. Il giudice chiese loro cosa pensassero dell’imputato, accusato di abuso di professione medica.

Ha ragione, Signor Giudice, risposero. Costacurta non è un medico. Costacurta è il nostro perito-contrario. E’ quello a cui chiediamo i pareri. E’ un Super-Medico, perché noi stiamo andando a lezione tutti i giorni da lui. Costacurta è per noi soprattutto maestro di vita. E venne assolto.

Non vogliamo con questo dire che tutti i medici abbiano carenze igienistiche. E nemmeno che tutti i terapeuti siano affidabili e bravi come Costacurta.

Occorre valutare di volta in volta la persona che ti trovi davanti, e non solo leggere i suoi titoli.

 

Concetto di malattia per la gente e per la medicina

 

Qual è il concetto di malattia, nell’immaginario popolare?

Malattia? Per carità! Stiamone alla larga e facciamo le corna!

Malattia è odore di ospedali e di cipressi. 

Malattia è sofferenza, sfortuna, pianto, paura, disgrazia, disperazione, infermità. 

Malattia è padelle senza coperchi, pappagalli senza piume, iniezioni e flebi, bisturi e sale operatorie.

Tutti circondati dal male, tutti medicalizzati, vaccinati, sdentati, napalmizzati, spaventati.

 

Il lazzaretto come centro del mondo

 

La casa? L’osteria? Il bar? Il circolo? La balera? Lo stadio? Il cinema? La spiaggia? Il tempio? Il night? Al limite il postribolo? No, tutte cose superate, obsolete e secondarie. 

Tutte superflue e da dimenticare.

L’ospedale, il lazzaretto, l’ambulatorio, il monatto, il farmaco. 

Questi sono i nuovi dei.

Questi sono il vero centro del mondo. Questi sono la vera sfilata di moda.

Uno sterminio di entità nemiche da combattere col napalm

 

Eppoi non una entità, ma uno sterminio di 40.000 entità nemiche, l’una o l’altra pronte, prima o poi, ad aggredire.

Tutti circondati dal male. 

Tutti in grigioverde, elmo e tuta da combattimento. 

Tutti con pistole, coltelli, spray, profilattici, creme battericide, collutori, gargarismi, pasticche, mascherine, amuchine.

Tutti schierati con siluri, missili e napalm.

 

Una medicina moderna che cataloga tutto in base al sintomo

 

La medicina moderna punta tutto o quasi sul sintomo. 

Proprio per questo ha la necessità di catalogare ogni patologia 40.000 volte (con immensa gioia della farmacologia). 

Non contenta di questa caterva di malattie, va a inventarne e ad immaginarne di nuove (AIDS, papilloma, pandemie) con metodica e missionaria frenesia. 

Non si cercano le cause. 

Si dribblano, si saltano, si disconoscono e si travolgono le leggi della scienza e della biologia, e le stesse regole della medicina (quelle di Ippocrate, di Koch, di Kouchakoff, quelle dell’igienismo, dell’etica e della natura).

 

Meglio soprassedere sulle vere cause di malattia

 

Ci si concentra su un fatto apparentemente chiaro e circoscritto che si chiama dolore, o infiammazione. 

Le cause vere? 

Sì, ci possono anche essere. 

Ma individuarle e definirle è scomodo, lungo, incerto, macchinoso, complicato.

Lavoro che poteva essere svolto dai medici condotti di un tempo che fu. 

Medici bonari e paciocconi che, prima di prescrivere un qualsiasi farmaco, tempestavano di domande il loro paziente, timorosi com’erano di dargli qualcosa di sbagliato.

 

Solo Dio conosce in dettaglio le vere cause di ogni malattia

 

Le cause precise a monte ci possono anche essere, ma perché darsene pena? 

Individuarle è macchinoso, complicato, incerto. 

I medici condotti di un tempo, bonari e paciocconi, curiosi e metodici, tempestavano il paziente di domande. 

Le vere cause non le può conoscere il medico. Solo Dio le sa. 

Nemmeno il paziente le rivela. 

Magari le sospetta e le sottovaluta. Ma si augura che non vengano prese in considerazione. 

Il primo Ponzio Pilato è lui. Ecco allora che piombano i rimedi sintomatici.

Hai l’emicrania? Si cura la testa (pillola). Gastrite? Si cura la pancia (purgante e clistere). 

Indurimenti al seno? Mammografia e bisturi. Tiroide e timo ballerini? Rimozione ghiandolare. Reni bloccati e cuore matto? Trapianto. Tutto storto? Non preoccuparti. Ci si salva in corner, con le cellule staminali.

 

 

Tra la causa e il male c’è di mezzo il mare

 

La medicina sintomatica non si pone il problema di base, e cioè che una cosa è la malattia-causa e un’altra cosa è la malattia-sintomo. Una cosa è il reale comportamento ammalante e un’altra cosa è la conseguenza degli errori commessi in precedenza.

Le malattie vere sono infatti le scelte folli, sgangherate, autolesionistiche che stanno a monte, e non gli sbrocchi e le eruzioni della pelle, ovvero le manifestazioni chiassose che stanno a valle.

CAPITOLO   7

 

SCHEMA MEDICO E SCHEMA IGIENISTICO-NATURALE A CONFRONTO

 

 

Schemi mentali ed operativi della medicina

 

I pilastri ideologico-operativi e gli schemi mentali su cui poggia la medicina sono:

 

Prevenzione, cioè diagnosi precoci (inutili e dannose mammografie) e pratiche profilattiche (inutili, dannose e pericolose vaccinazioni).

Cure farmacologiche del sintomo (farmakon in greco significa veleno. Se le farmacie si chiamassero velenìe, la gente ci penserebbe due volte prima di andarci).

Rimozione chirurgica dei tessuti o degli organi-ghiandole colpiti dalla malattia. 

Cure ormonali degli squilibri (insulina negli sbalzi glicemici, eparina nella viscosità del sangue).

Ricorso alle stampelle dei supplementi e degli integratori nei casi di carenze (tutte le prescrizioni sono sull’asse medico-farmacista, e mai su quello medico-ortofrutta o medico-natura).

Ricorso all’accanimento terapeutico, come se prolungare artificialmente le sofferenze di un morente, e di un senza-via-di-scampo, facesse bene a qualcuno. 

 

La malattia, per noi igienisti, è un meccanismo logico-riparatorio

 

Il concetto igienistico-naturale è diametralmente opposto, così come opposte sono le soluzioni terapeutiche che si propongono. 

Noi igienisti-naturali non diamo certo il benvenuto alla malattia. 

Ma, se essa arriva, ne prendiamo nota, ne traiamo insegnamento e la rispettiamo. 

Sappiamo che la malattia è tutt’altro che da debellare e sradicare. 

Sappiamo senza alcun dubbio che la malattia è un meccanismo logico-riparatorio-regolatorio nelle mani del superdottore interno chiamato SIN. 

Sappiamo che la malattia non riguarda l’area o il punto colpito, ma l’intero organismo che ha trovato in quel punto il nostro tallone d’Achille.

La malattia è il medico interno che ti dice cosa devi fare

 

La malattia è l’angelo custode interno che ti dice: 

Sta attento. 

Sei esaurito. 

Stacca la spina e va in riposo fisiologico. 

Beviti tutta l’acqua pura che vuoi, ma niente altro che acqua. 

Niente cibo. 

Rivedi mentalmente i tuoi stili di vita. 

Non appena ti sarai riposato, sgranchito, depurato dai veleni, cercherai di ripartire adottando sistemi di vita e di alimentazione compatibili ed armonizzati col tuo corpo fruttariano, prendendo nota delle chiarissime indicazioni che il tuo stesso corpo di offre, attraverso centinaia di parametri fisici-mentali-spirituali, tutti precisi ed inequivocabili.

Non farti traviare da nessuno. 

Osservati, scrutati, ascoltati. 

Impara a discriminare il vero dal falso, la realtà concreta dalle facili apparenze.

Per le emergenze, serve spesso lo specialista e il pronto soccorso

 

Per le soluzioni di emergenza, e per ogni tipo di incidente grave, servono spesso decisioni delicate, con assunzione di responsabilità legali. 

Non esistono in questi casi alternative alla medicina specialistica e al pronto soccorso.

Di fronte a un’emergenza corporale, dentale, ottica, non vado dal falegname e dall’idraulico, ma dallo specialista, dove abilità chirurgica e supporto farmacologico diventano spesso il male minore.

CAPITOLO   8

 

LA  CURA DELLA NON CURA

Il dr Burton e la Cura-della-non-cura

Il dr Alec Burton, presidente dell’Associazione Internazionale Medici-Igienisti, e titolare del Centro Arcadia, clinica igienistica in zona Sydney, ha espresso con maestria sulla rivista Health Science (giugno 96), la Cura-della-non-cura, ovvero la cura della non-interferenza.

Egli si pone due domande basilari: 

A) Deve essere curata la malattia? B) Può essere curata la malattia?

 

Le incongruenze e l’infantilismo del metodo medico

 

Il metodo medico di concepire, intendere, leggere la malattia è totalmente sballato, addirittura infantile e demenziale. Parola di medico.

 

Perché pensa alla malattia come a un’entità esterna nemica, illogica, aggressiva, e non invece a un processo e a un meccanismo biologico naturale.

Perché pensa a torto che ogni malattia sia diversa dall’altra, mentre invece la perdita di equilibrio, il superamento della quota massima di tolleranza/sopportazione, sono sempre gli stessi, indipendentemente da dove e come il sintomo colpisce. La vera costante in ogni malattia è l’eccesso di veleni, la classica goccia che fa traboccare il vaso.

Perché il concetto di cura medica è raramente collegato al concetto di causa, per cui tutte le attenzioni si dirigeranno in modo fatale verso lo sradicamento inutile e temporaneo del sintomo.

Perché curare la malattia-sintomo non è affatto sinonimo di ripristino-salute, visto che le cause sono rimaste intatte al loro posto, nemmeno sfiorate dal rimedio sintomatico.

Perché le sostanze usate non solo non sono naturali, ma al contrario pescate tra i più potenti e pericolosi veleni in circolazione, e risultano essere più micidiali delle malattie che si vorrebbero curare (classico l’esempio dell’azidotimina AZT, il cui inventore dr Richard Beltz ha dichiarato a chiare lettere di essere amaramente pentito e di bocciare la sua creatura, mentre la Glaxo la continua cinicamente e venalmente a produrre).

 

La malattia è un tentativo naturale del corpo di ripristinare la normalità

 

Noi igienisti-naturali sosteniamo che droghe-medicine-farmaci-vaccini-sieri-bisturi non possono e non devono usurpare gli innati processi naturali dell’organismo.

La guarigione, il ripristino-salute, sono un processo biologico, un ordinato cammino del corpo.

Il riequilibrio e il benessere sono una costante naturale, una tendenza automatica e costruttiva del corpo.

La natura della malattia è difensiva, rimediale, eliminativa, adattiva.

La malattia rappresenta un tentativo naturale del corpo di ripristinare la normalità, quando tale normalità è stata perturbata da cause innaturali.

 

Curare la malattia è perniciosa superstizione

 

Se la malattia è il processo biologico che conduce al recupero, curarla o debellarla è un danno, ed è pure impossibile utopia. Curarla è perniciosa superstizione. 

E’ voler cambiare i connotati a un  processo naturale.

Se uno guarisce davvero con certe cure mediche, lo fa non grazie alle cure, ma nonostante le cure stesse.

Lo fa magari perché è dotato di una scorza e di una forte fibra vitale.

L’errore tragico dei sistemi terapeutici non sta negli svariati metodi usati. 

L’errore sta nel tentativo stesso di curare la malattia, di volerla sconfiggere.

 

Siamo per la cura della non cura, per la non-interferenza col sistema immunitario

 

Noi siamo dunque per la cura-della-non-cura e della non-interferenza.

Siamo per la cura del riposo e del digiuno. 

Per la cura del recupero energetico e della pulizia interna.

Siamo per far venire a galla i problemi, non per nasconderli, non per soffocarli, non per mascherarli, non per ingarbugliarli e moltiplicarli coi farmaci.

CAPITOLO   9

LA PENOSA CONDIZIONE PSICOFISICA DELL’UOMO CONTEMPORANEO

La situazione penosa della popolazione mondiale contemporanea, priva di micronutrienti naturali

 

La gente odierna non è ricca di calcio organicato utilizzabile, prodotto dalla fotosintesi clorofilliana, ma è calcificata, calcolizzata, artrosizzata, sclerotizzata ed ospeoporotica come le stalattiti, grazie al latte ed alla carne impostagli dalla dittatura agroalimentare. 

La gente odierna non è ricca di ferritina organicata, ma è siderizzata, metalizzata ed arrugginita come le carcasse dei cimiteri d’auto, straboccante di ferro che non può utilizzare e che gli avvelena il fegato.

La gente odierna non è ricca di minerale alcalino organicato (calcio, magnesio, potassio, sodio, cloro e fluoro), ma è magnetizzata, potassata e salinizzata, come una fragile statua ingessata.

La gente odierna non è ricca di acidi grassi polinsaturi naturali Omega3, ma è adipizzata, lipotossificata ed emoviscosizzata.

 

La gente di oggi non ha vero sangue nelle vene

 

La gente di oggi non è ricca di preziose vitamine equilibrate del gruppo B, ma è imputridita e bidodicizzata dalla propaganda medica, ed è resa scorbutica da gravissima carenza di vitamina C rigorosamente naturale, pilotata ad arte dai farabutti della FDA americana.

La gente di oggi non è dotata di sangue puro che scorre, di sangue vivace che nutre e ripulisce ognuna dei suoi trilioni di cellule, ma è caratterizzata da sangue scuro ed attaccaticcio che è incapacitato a fare il proprio dovere, e dunque ottima cliente delle tonnellate di eparina di maiale che i macellatori della Pfizer forniscono in esclusiva al mondo intero.

 

La gente di oggi non sa nemmeno cosa siano l’acqua pura e l’aria pura

 

La gente di oggi non è dotata di acqua pura H2O a pH 7.00, come l’acqua distillata della pioggia e della neve, come l’acqua distillata che sta nell’acqua della frutta, ma è salinizzata ed ha il Mar Morto nelle arterie, altro che acqua di alta montagna, restando preda di una marea di venditori di strumenti per purificare, potabilizzare, osmosizzare, magnificare le acque dei rubinetti d’Italia.

La gente di oggi non è ricca di ossigeno-azoto (20-80%) respirati profondamente a pieni polmoni, ma è impiombata, arsenizzata, insolforata e nicotinizzata.

 

La gente di oggi è decapitata sia nel sesso che nell’anima, grazie alla mascalzonata dell’Aids

 

La gente di oggi non è elettrizzata, magnetizzata e rinvigorita dal sole, dal movimento fisico, dalle canzoni ribelli e romantiche degli anni 60-70, dal rock-and-roll e dalla mattonella, ma è stressata, depressa e smagnetizzata, come una batteria esaurita e priva di poli.

La gente di oggi non è più eccitata, rilassata, attratta, incuriosita da genuini interessi erotico-sessuali, e nemmeno da interessi etici e spirituali, a conferma che alla decapitazione del sesso corrisponde pure quella della fantasia e quella dell’anima, in conformità coi disegni dei mascalzoni e degli incompetenti della CDC americana, e di tutti i corrotti portaborse dell’Aids.

 

 

 

Il percorso dell’igienismo naturale non permette deviazioni economicistiche

 

Noi igienisti ci stiamo sobbarcando il compito di ridare speranza e fiducia, morale e salute alla gente.

Non terrorismo e paura, non sinistre pernacchie ed agghiaccianti verdetti di morte.

Non diabolici ricatti che spingono l’uomo ad accettare il febbrifugo, il vaccino, il farmaco ed il bisturi. 

Noi siamo qui per purificare, per spiombizzare, per defarmacizzare, per svaccinare, per detossificare, per demucosizzare il mondo, non per monetizzare sulle disgrazie e sugli errori commessi dal medesimo.

Non siamo dei venali e degli opportunisti. 

I nostri principi di solidarietà coi deboli e gli indifesi, coi bambini e gli anziani, coi disgraziati e i malati, con gli animali in drammatica ed implacabile fila verso il patibolo, ci impediscono di cadere in queste mediocrità. 

CAPITOLO   10

L’IDENTIFICAZIONE DEL NEMICO

Chi sono gli attuali padrun dalli belli braghi bianchi, gli attuali padroni del vapore?

 

Che le idee dell’igienismo naturale non siano comode per i centri di potere non fa una grinza, non meraviglia più nessuno.

Troppi interessi costituiti vengono scalfiti dalle posizioni semplici, veritiere e salubri della scienza igienistica.

Chi sono gli odierni padroni del vapore?

Qual è il colossale ed onnicomprensivo ingranaggio perverso che si frappone come insuperabile barriera di impedimento, contro la sacrosanta esigenza dell’uomo comune di essere libero, sano e felice?

 

Chi sta togliendo aria, acqua, cibo, amore e voglia di vivere all’umanità?

 

Quale è il diabolico e antidemocratico meccanismo politico-sociale-economico che vieta all’uomo contemporaneo di essere padrone di se stesso e del suo futuro, di compiere il suo ciclo karmico-esistenziale in linea con le sue intime convinzioni religiose, politiche, filosofiche ed ambientali?

Chi sta spossessando l’essere umano delle sue basi e delle sue radici?

Chi gli sta togliendo l’aria, l’acqua, il cibo, l’amore e la voglia di vivere?

 

Le problematiche sono ormai note, nonostante stampa e televisione abbiano la bocca cucita

 

Ho parlato spesso nelle mie tesine igienistiche dei filibustieri del Codex Alimentarius, della Chiesa monatta di Atlanta, della mafia mondiale del carnelattismo, delle inquietanti trame della Casa Nera, dei presidenti farabutti, del nazi-imperialismo americano, dell’asse speculatorio Clinton-Soros, della diabolica farsa dell’Aids, della ganga militar-sanitaria americana.

Alcune di esse hanno sfondato su Internet, trovano impensata diffusione tramite il passaparola e le copie auto-prodotte ed auto-diffuse in modo artigianale e sistematico da parte dei miei non certo pochi e non certo rassegnati ed accondiscendenti lettori, anche con la fattiva collaborazione di siti importanti e seguiti tipo  HYPERLINK “http://www.disinformazione.it” www.disinformazione.it, tipo  HYPERLINK “http://www.medicinanaturale.biz” www.medicinanaturale.biz, o  HYPERLINK “http://www.liquida.it” www.liquida.it

o  HYPERLINK “http://www.luigiboschi.it” www.luigiboschi.it , o  HYPERLINK “http://www.pomodorozen.it” www.pomodorozen.it , e riviste on-line come Scienza e Conoscenza, e come Arianna Editrice.

 

I successi indiscutibili di alcune tesine

 

Mi riferisco soprattutto a La Terza Guerra alla salute e al clima, del 22 gennaio 2010, L’Aids non malattia ma programma di governo, del 16 ottobre 09 (apparsa anche sul N. 84 della rivista Nexus New Times), a La farsa del contagio batterico-virale, del 18 gennaio 2010 (dalla Conferenza AVA-Roma di 4 giorni prima), a Zona Tumore, Zona Cancro, del 28 gennaio 09, a Lipotoxemia ed emoviscosità, ovvero cancro, del 19 gennaio 2010, a Scienza e fantascienza del virus, dell’11 settembre 09, a La Tigre di Carta, del 26 gennaio 2008, a Peste suina e porco-economia, del 28 aprile 09, a Le multinazionali, il controllo genetico e le contromisure, del 24 aprile 09, e I plutocrati della razza ariano-americana, del 18 aprile 09.

 

 

Il crescente interesse per il sito www.valdovaccaro.blogspot.com

 

Ma anche alle diverse tesine in risposta alla corrispondenza varia ed articolata con i lettori, scaricabili gratuitamente dal mio sito  HYPERLINK “http://www.valdovaccaro.blogspot.com” www.valdovaccaro.blogspot.com, che stanno conoscendo un seguito impensato, e che mi stanno pure mettendo in difficoltà, non avendo a mia disposizione un apparato organizzativo tale da poter reggere all’incremento crescente di messaggi email e di telefonate.

Essere vegani tendenzialmente crudisti, ti dà sicuramente enormi energie, ma sempre entro certi limiti.

L’appoggio che mi arriva da Pitagora, e soprattutto da una cerchia di favolosi amici che mi attorniano e mi sostengono moralmente, è davvero enorme, ma certi miracoli si possono fare due volte al mese, e non certo tutti i giorni della settimana.

 

Non bastano le frecciate

 

Ma la gente non  si accontenta più di frecciate generiche contro i governi e le chiese sanitarie, è stanca di sentire sigle anonime che si rassomigliano e non rivelano mai quello che c’è sotto e chi ci sta sotto.

La gente vuole conoscere i suoi nemici, uno per uno, possibilmente con nome e cognome.

La gente non crede più alla politica e al voto, e sta diventando sempre più anarchica, disillusa  e disincantata.

Finisce davvero per non credere più a niente e a nessuno.

Questo non è un manifesto, né un’incitazione a non votare o a votare per questo o per quello.

 

Nessuno cerchi finalità politiche o motivazioni commerciali

 

Non intendo farne un discorso politico od economico.

Non mi vedrete mai in liste elettorali di alcun tipo, né mi troverete a sponsorizzare dei prodotti, all’infuori delle arance rosse siciliane, dei carciofi romani e delle angurie emiliane.

Non intendo nemmeno metterla sul piano della vanità e dell’individualismo.

Sono una persona normale, con tutti i limiti e i difetti umani, e dunque la motivazione del guadagno e della vanità individualistica non stanno eroicamente o santamente a livello zero.

Ma credo di avere superato la trappola di queste tentazioni diaboliche.

Il fattore egoistico-personale diventa troppo banale per avere degli spazi e delle giustificazioni in questa problematica così profonda e universale.

 

Si tratta esclusivamente di una appassionata battaglia culturale e scientifica

 

La mia è una battaglia culturale e scientifica di tipo passionale, caratterizzata da profonde convinzioni, da esperienza di vita e da corrispondenze e legami ideologici con la saggezza dei nostri padri comuni, quelli che ci hanno generato poche decine di anni fa e quelli che ci hanno illuminato da migliaia di anni.

Una battaglia motivata profondamente per l’amore verso tutte le creature del Laudato sie mi Signore diSan Francesco d’Assisi, figura storica che amo profondamente, pur non sentendomi cristiano e tanto meno cattolico, e nemmeno islamico, vedico o buddista.

Gli animali tutti, indistintamente dal primo all’ultimo, rappresentano il metro di misura del nostro amore per la natura perseguitata e sopraffatta dalla maleducazione, dalla crudeltà e dal cinismo di certi bipedi che pretendono di chiamarsi uomini senza esserlo.

Umberto Veronesi e il punto di rottura

 

Cito un concetto del grande e autorevole  medico vegetariano d’Italia, il professor Umberto Veronesi. Come alla mafia non interessano iniziative a favore della democrazia e della non-violenza, così all’industria della carne e del latte non importa di esautorare le prospettive di sopravvivenza del nostro pianeta.

Con una popolazione del pianeta che era di 900 milioni soltanto nel 1800, e di 1,6 miliardi nel 1900, siamo giunti ai 7 miliardi di oggi e andremo pare ai 10 miliardi del 2025.

Stiamo avvicindandoci quindi al punto di rottura.

Serve una scelta lungimirante e saggia, altrimenti si va verso la fame e verso una nuova guerra mondiale, verso un nuovo immane disastro, assai peggiore di quelli precedenti.

 

Dalle 6500 attuali uccisioni al secondo, alle 20000 di domani, in perfetto stile Cremonini 

 

Bisogna fare, oggi e non domani, una scelta tra il nutrire gli uomini col loro cibo elettivo, o nutrire gli animali per cannibalizzarne le salme, portando l’attuale livello di 6500 uccisioni al minuto secondo, a un livello di 20000 ghighliottine al secondo, 24 ore su 24.

Tecnicamente è facile fare dei macelli super-galattici, dove entrano 10 o 20 al colpo le mucche condannate a morte, per essere trasformate in cadaveri spezzettati nel giro di 10 minuti.

Ce lo insegnano il mega-macellaio Cremonini, colluso con la MacDonald’s, e il ministro del mitico agroalimentare italiano dr Luca Zaia, mediante la perla industriale che stanno realizzando nei dintorni di Mosca.

 

Un gioiello della alta tecnologia scannatoria italiana

 

Un impianto-pilota enorme e modernissimo, vero gioiello della tecnologia scannatoria italiana.

Un impianto capace di tirar via la giusta fame (e il sano appetito di frutta e verdura) a vaste schiere di nuovi mangia-cadaveri russi ed est-europei.

Un mega-impianto capace di creare un inesauribile serbatoio di clientela patologica per le farmacie e per i reparti di cure cardiovascolari, epatiche, renali ed oncologiche, nonché per la vorace industria dei trapianti di organi.

 

Meglio 10 tonnellate di patate da un ettaro, o 320 kg di salme cimiteriali da un ettaro?

 

Ma gli scienziati, quelli trasparenti e responsabili, sanno che l’allevamento intensivo degli animali da macello è il primo responsabile del riscaldamento terrestre.

Sanno che è tra i primi responsabili di tutti i problemi ambientali più gravi, come l’inquinamento dell’aria, dell’acqua e la distruzione delle foreste.

Sanno pure che la fame nel mondo non è questione di produzione, ma di distribuzione delle risorse.

Sanno che un chilo di carne sulla tavola significa 20 mila litri di acqua.

Sanno che in un ettaro di terra si possono ricavare 10 tonnellate di patate oppure 8 tonnellate di grano, ma soltanto 320 kg di salme cimiteriali smembrate o insaccate.

La scelta vegetariana è, per mille motivazioni scientifiche, salutistiche, etiche, spirituali, ambientali ed economiche, la sola alternativa possibile.

CAPITOLO   11

GLI ULTIMI  50  ANNI

Un periodo oggettivamente felice ed entusiasmante per tutti, giovane e anziani

Gli anni 60, da chi ha qualche decennio di troppo sulle spalle come me, vengono ricordati come un periodo aureo di speranze e di entusiasmi, di amore e di eccitazione, di stimoli e di rilassatezza.

Non a caso, gli stati d’animo e le forti vibrazioni positive di quel periodo storico felice e quasi irripetibile, si riflettevano e si ripercuotevano fedelmente sull’arte più popolare e universale che è la musica, i dischi e le canzonette.

 

L’Eldorado musicale americano

 

L’America di quegli anni faceva la parte del leone, con film e musiche bellissime, romantiche e struggenti, come Scandalo al Sole, che fece commuovere fino alle lacrime il mondo intero.

Si viveva il momento di massima euforia e di massimo benessere spirituale del Dopoguerra.

Frank Sinatra ed Elvis Presley erano solo le punte di diamante di un’ondata travolgente di artisti, con Paul Anka e Neil Sedaka, e tanti altri che è riduttivo considerare minori, tipo Roy Orbison, Ricky Nelson, John Tillotson, Jerry Lee Lewis, Pat Boon e così via.

I mandolini di It’s now or never, e la travolgente grinta di Pretty woman, risuonavano in ogni angolo del pianeta, apportando un feeling di buonumore e fiducia nel domani.

 

L’Italia non poteva essrer da meno

 

Ci vollero i Beatles e i Rolling Stones per far calare un po’ il sipario su quell’Eldorado musicale americano. L’Italia non era poi da meno, coi suoi Fred Buscaglione e Tony Dallara, con Celentano e Little Tony, con Mina e Salvatore Adamo, col Volare di Domenico Modugno e il Quando-quando di Tony Renis, con Don Backy e Nico Fidenco, con Lucio Battisti, con Gianni Morandi, coi Nomadi e con Giorgio Gaber, con Luigi Tenco e Fabrizio De André, con Al Bano e Romina Power. 

Diciamo pure che la gente si divertiva sia nei fatti che nelle canzoni.

 

Non tutto andava per il giusto verso

 

D’accordo che c’era ancora la Cortina di Ferro, e la spada di Damocle della guerra atomica tra USA e URSS. D’accordo che c’era Nikita Krushev che interveniva alle sessioni delle Nazioni Unite battendo la sua scarpa sul tavolo dei grandi, lasciando inebetiti e a bocca aperta John F. Kennedy e gli altri capi di stato al palazzo di vetro.

 

L’assassinio di John F. Kennedy e il Pericolo Giallo

 

D’accordo che il grande presidente americano era stato poi freddato a Dallas nel 1963, pare da Lee Oswald, e che il vulcanico ma tutto sommato simpatico Krushev si era ritirato per motivi di salute un anno dopo, lasciando il posto al più cinico e minaccioso burocrate Breznev.

D’accordo che in Cina stavano succedendo cose truculente, con Mao Tse-Tung agli sgoccioli, le Guardie Rosse e la Banda dei Quattro che infuriavano, lasciando il mondo nel batticuore per il Pericolo Giallo.

La sfida americana, un best seller di Jean Servan-Schreiber

 

Il libro best-seller di quegli anni era La Sfida Americana, uscito in Italia nel 1968, dove l’Europa veniva letteralmente bacchettata ed ammonita per il suo grave ritardo culturale e tecnologico nei riguardi del gigante americano.

L’autore, il brillante e dinamico Jean-Jacques Servan-Schreiber, ex pilota-militare nelle Forces Francaises Libres, era giornalista, uomo politico e imprenditore, oltre che editorialista e fondatore di L’Express, il più diffuso settimanale politico francese.

L’autore partiva dal celebre trattato di Adam Smith, La ricchezza delle nazioni, per arrivare al rapporto di Edward Denison, economista e statista americano che, con la sua tesi del 1964 per il National Council of Economic Development (NCED), aveva elencato 31 fattori di espansione economica, tra cui apparivano in testa l’istruzione generale e le innovazioni tecnologiche.

 

Rinforzare l’Europa o trasformarla in Colonia degli Stati Uniti d’America?

 

Fare dell’Europa il focolaio di una civiltà autonoma, o lasciarla diventare un’appendice e una colonia degli Stati Uniti d’America?

Questo era l’interrogativo  e l’inquietudine che tormentava allora Servan-Screiber.

Tra un mare di cifre e di statistiche, che dimostravano quanto distanti e malandate fossero le nazioni europee di fronte al colosso USA, l’autore francese citava, come alternativa a quelle importanti ma aride considerazioni, un poemetto cinese di Kuan-Tzu, di 20 secoli prima.

 

Semina grano, pianta un albero, istruisci il popolo

 

  Se i tuoi progetti abbracciano un anno, semina grano.

  Se si estendono a dieci anni, pianta un albero.

  Se arrivano a cento anni, istruisci il tuo popolo.

  Seminando grano una volta, raccoglierai una volta.

  Piantando un albero, raccoglierai dieci volte.

  Istruendo il popolo, raccoglierai cento volte.

 

Dallo stesso Kuan-Tzu, si era ispirato pure Mao Tse-Tung, che nel libretto rosso e sui tazebao, usava spesso slogan del tipo 

Se dai a un uomo un pesce, si nutrirà una volta, ma, se gli insegni a pescare, si nutrirà per sempre.

CAPITOLO   12

CAMBIAMENTI ED EVOLUZIONI NELLA DIREZIONE SBAGLIATA

Cambiamenti ed evoluzioni, non  sempre nella giusta direzione

Sono passati 40 anni da allora.

Quattro decenni non sono 4 anni. 

Però sono decenni che pesano forte, nel senso che i cambiamenti avvenuti in questo periodo sono stati davvero drammatici, e non sempre nella direzione giusta.

Grandi ambizioni, grandi speranze, ma in realtà tanti grandi prese per i fondelli per la povera Europa.

Tradimento sistematico dei veri ideali, regolarmente usati come alibi per gli opportunisti e i profittatori.

Carta bianca per le fondazioni Rockefeller.

 

Gli specchietti per le allodole

 

Il nobile ideale di sconfiggere la fame nel mondo?

Usato come specchietto per allodole per spedire ai paesi sottosviluppati partite di cibi avariati, riso bianco e pasta bianca, cibi di scarsa qualità nutrizionale divenuti obsoleti in Europa, più tonnellate di farmaci e di integratori.

Il nobile ideale di preservare la salute? 

Usato per crare e inventare nuove malattie come l’Aids, il papilloma, le aviarie e le suine, e per ingrassare le multinazionali del farmaco.

 

I vertici internazionali e i No-global

 

Il nobile ideale di demolizione dei confini nazionali e degli odiosi controlli doganali? 

Usato come scusa per esautorare i poteri nazionali e imporre barriere 10 volte ancora più farabutte e discriminanti, come il diaframma tra paesi ricchi e paesi poveri, tra uomini patentati e uomini della strada, tra gente che intesse trame e tranelli a ripetizione, e gente che fa da carne da macello, cadendo in quelle infide e mortali trappole.

Nessuna meraviglia se ad ogni meeting delle organizzazioni internazionali, G8-G9-G12-G20, e a ogni riunione del Fondo monetario o di altre convenzioni simili, si scatena il finimondo e la guerriglia di strada da parte dei No-global.

 

L’etica divisionale garantiva una equa ripartizione della torta

 

Fin quando il mondo era diviso in due blocchi contrapposti, quello sovietico da una parte e quello NATO dall’altra, esisteva una certa etica divisionale, esisteva un alibi politico-esistenziale, esisteva un codice di comportamento in base al quale le due maggiori potenze mondiali giocavano al meglio le proprie carte politiche e strategiche.

Gli ideali tipici del marxismo-leninismo di stato da una parte, e gli ideali del liberismo e della democrazia occidentale dall’altra, col solito Muro di Berlino in mezzo, a simbolica divisione dei due sistemi antagonisti.

 

Baravano sia l’URSS che gli U.S.A.

 

In realtà l’URSS barava, in quanto il suo socialismo di stato altro non era che una presa in giro degli ideali marxiani di liberazione delle masse proletarie dal bisogno e dal padrone.

E l’America barava pure, in quanto la sua democrazia e la sua libertà altro non erano che libertà di intraprendere e di fare profitto. 

Libertà imprenditoriale riservata non certo al popolo, ma ai gruppi più potenti e danarosi delle nazioni più sviluppate e avanzate industrialmente, con l’America in testa al drappello.

 

Non democrazia, ma oligarchia e plutocrazia

 

Non democrazia dunque, ma oligarchia e plutocrazia, non libertà e liberalismo economico ma schiavismo e nuova oppressione camuffata da democrazia.

Democrazia dove prevalgono non certo i più trasparenti, i più onesti, i più attenti alla salute, all’ambiente e al benessere di uomini e animali, ma semmai i più cinici e venali, i più opportunisti, i più collusi con la legislazione vigente e con chi tira le fila dello sviluppo a prevalente impronta materialistica.

 

Il franare ed il dissolversi di tutti gli ideali

 

In altri termini, sia gli ideali di uguaglianza, fratellanza e libertà della Rivoluzione Francese, che quelli di liberazione dallo sfruttamento e dal giogo padronale capitalistico della Rivoluzione d’Ottobre, se ne erano andati allegramente da tempo a farsi benedire.

Diciamo pure che i due sistemi erano ampiamente decotti già negli anni 80.

Evidentemente, quello più logoro e marcescente, privo di valori e di sbocchi, era il blocco sovietico, e fu il primo a cadere, visto che la destalinizzazione, le riforme gorbacioviane e i vari tentativi di ritocco del sistema, facevano acqua da tutte le parti.

 

Giochi di impero e giochi di eternità

 

A quel punto l’America si è ritrovata in modo del tutto nuovo ed inaspettato, sul trono incontrastato del pianeta Terra.

E ha potuto impostare i suoi bei disegni di globalizzazione.

Ha potuto persino giocare indisturbata a fare la nuova superpotenza globale ed eterna, quella che non vuole tramontare.

A fare la Roma imperiale non disposta a diventare banale oggetto di disfacimento e di sgretolamento da parte della storia.

A fare la Roma imperiale senza possedere nessun valore trascendentale, morale ed educativo, all’infuori degli arsenali militari e della spaventosa e venale voracità che caratterizza le sue istituzioni e le sue multinazionali.

 

Da un imperialismo timido e balbettante, a un imperialismo sfacciato e sfrenato 

 

Quello che negli anni precedenti era stato un imperialismo politico e disinvolto, ma pur sempre limitato, timido e balbettante, che andava spesso a infrangersi contro la Cortina di Ferro, contro le resistenze dei sindacati, delle sinistre, dell’antiamericanismo in genere, diventava dall’oggi al domani un imperialismo smaccato e sfacciato, senza più limiti, senza freni e senza riserve.

 

I disvalori e la carne disossata di manzo agli ormoni

 

Un’America pronta a proporre ed imporre senza più reticenze e pudori i suoi valori, ma soprattutto i suoi disvalori.

Sviluppo di un paese, equivale oggi ad americanizzazione del paese stesso.

Il pacchetto-aiuti è molto preciso: apertura mercati, interscambio, MacDonald’s, Kentucky Fried Chicken, Burger King, AIDS, Big Pharma, CocaCola, Monsanto, World Bank, carni agli ormoni.

Chi si rifiuta, come la Korea del Sud, subisce il ricatto. 

O importi 50 navi-anno, cariche ognuna di 60 mila bei cadaveri di manzo disossato agli ormoni, o non vendi più un’auto Hyundai negli Stati Uniti d’America.

CAPITOLO   13

LE NUOVE INVASIONI BARBARICHE

 

Lampedusa e Pantelleria non c’entrano

 

Parlo di invasioni barbariche?

Tutti a pensare Lampedusa e Pantelleria, ai mori dell’Etiopia e dello Sri Lanka, alle preziose badanti filippine, ai volonterosi infermieri pakistani, agli umili laureati neri dediti alla raccolta delle arance e dei pomodori, agli intraprendenti cinesi delle China Town di Milano e Roma, ai disperati che sganciano ogni banconota e ogni avere in loro possesso per lasciare una terra arida e tribolata d’Africa o d’Asia per approdare, in modo precario e sconvolgente, in una terra che per lo più sarà tirchia di soddisfazioni morali e materiali.

 

Una preoccupante arabizzazione dello Stivale

 

La Lega Nord, e non solo quella, è preoccupata a livelli isterici su questa arabizzazione accelerata del bel paese, coi treni dove si sentono parlare più lingue di Guadagoudou, Kinshasa e Dar Es Salaam, che dialetti di Serravalle Scrivia e Abbiategrasso.

Preoccupata perché, scendendo alle stazioni di Brescia e di Bergamo, si ha la vaga sensazione di essere giunti ad Addis Abeba o a Libreville, più che in due città della nostra Lombardia.

 

Gli immigrati non sono invasori ma sono rifugiati

 

Invece non è di questo tipo di invasione a cui mi riferivo.

Certo che questa gente sta creando qualche problema.

Droga, prostituzione, incidenti stradali, scarsa integrazione, ideologie contrapposte, poco rispetto delle normative sindacali.

Tutto questo è niente.

Si tratta solo di un forte fenomeno migratorio derivante da perturbazioni internazionali.

Nessun imbarbarimento in questo caso. 

Anzi, qualcosa di utile e prezioso per l’economia del nostro paese.

Qualcosa di arricchente e costruttivo, capace di far perdere provincialismo agli italiani, di spingerli  verso lo studio della lingua inglese, che è rimasta ostica e latitante per decenni, nonostante le ambizioni culturali e turistiche del paese.

Qualcosa che ci fa pure ricordare a Sacco e Vanzetti, e a come eravamo noi italiani quando emigravamo in Svizzera, in Belgio, Germania, negli USA, in Australia e in Canada.

 

I nuovi Attila e i nuovi Lanzichenecchi

 

Le vere invasioni barbariche di cui parlo sono ben altre, e non arrivano dai gusci e dalle carrette galleggianti su cui saltano incoscientemente questi nuovi dannati e disgraziati della Terra.

Le vere invasioni arrivano piuttosto dalle frontiere e dalle barriere alpine, che per secoli ci hanno in qualche modo protetto, e che sono improvvisamente diventate delle forme di gruviera, degli ex-confini colabrodo.

E’ da qui che arrivano i nuovi Attila ed i nuovi Lanzichenecchi.

 

 

La globalizzazione targata Nuova Razza Padrona

 

La globalizzazione potrebbe essere una gran cosa, se attuata da gente virtuosa con obiettivi virtuosi.

Ma se tale progetto viene realizzato dai più venali e dai più farabutti, esso diventa non solo un aborto, ma addirittura un trionfo dell’ingiustizia, della diseducazione, della discriminazione, dello sfruttamento, della divisione più che dell’unione.

La globalizzazione diviene in questo caso un’intollerabile presa in giro dei termini democrazia, cosmopolitismo e spirito di convivenza tra i popoli.

Diventa neoschiavismo e nuova dominazione barbarica.

Ebbene, la globalizzazione attuata in questo periodo storico sta arrivando da ben precise categorie di gente.

La globalizzazione sta arrivando da individui, enti, ditte e gruppi che possiamo chiamare benissimo      la Nuova Razza Padrona.

Nuova Razza Padrona, nonché Illuminata, pronta a costruire la sua nuova patria, ovvero il NOM, Nuovo Ordine Mondiale.

CAPITOLO   14

IL CLUB DEI 390, CREMA DELLA RAZZA ELETTA

 

 

Esauritosi il pericolo comunista, spunta il nuovo mostro igienistico-vegano-ambientalista

 

Il Maccartismo americano era nel passato l’arma di persecuzione dell’imperialismo di allora nei confronti dei comunisti.

Oggi il termine comunista fa ridere.

Il problema odierno del sistema imperialista è quello di contenere, contrastare ed azzerare il movimento igienistico-naturale e vegano-crudista, e di mantenere così le strade aperte alle multinazionali del cibo morto, del farmaco, dell’integratore, delle bevande alcoliche, del tabacco e del caffè, del the e dello zucchero. 

Questa complessa operazione di chirurgia politico-economica, e di tamponamento rimediale, viene realizzata in due momenti distinti che sono:

 

Rafforzamento della dittatura sanitaria (vedi invenzione di nuove pandemie).

Cambiamento dei quadri politici e istituzionali (vedi Trattato di Lisbona).

 

Qualche nome e qualche cognome

 

Il club dei 390 è una pedina fondamentale del potere imperiale che sta soggiogando il mondo intero.

Questo club comprende il sistema monetario, il sistema petrolifero, il sistema energetico, il sistema militare (vedi gruppo massonico Bilderberg, diretto dal Visconte D’Avignon).

Ma anche dietro i gruppi  si celano i singoli individui.

Allora andiamo a pescare qualche nome e cognone.

Cominciamo pure da Henry Kissinger, e aggiungiamoci Carter, Rockefeller, Brezinski, Rothshild, Greenspan, Clinton, Gates, Agnelli.

 

Università e banche centrali

 

Il club dei 390 include accademici e rettori di determinate università, come quelle americane di Harvard e di Princeton, quella koreana di Seoul, la Nova University di Lisbona, ed anche la cara Bocconi di Milano.

Per non dire i vari governatori bancari tipo Goldman Sachs, Mediocredito, Bank of Tokyo, Chase Manhattan Bank, Barclays e Banca d’Italia, con tutto il rispetto per il simpatico Mario Draghi.

 

Industrie, fondazioni, nobiltà e sovrani

 

Industriali e azionisti di maggioranza di Coca Cola, Fiat, Caterpillar, Mitsubishi, Texas Instruments, Dunlop, imprese appartenenti a Big Pharma.

Titolari di fondazioni tipo Bill Clinton e Bill & Melinda Gates.

Sovrani di Olanda, Svezia, Inghilterra, Arabia Saudita, Thailandia, Giappone e Brunei, e nobili tipo il Duca di Kent (cugino di Elisabetta), Lord Rotschild, David Rochefeller Jr, il Visconte D’Avignon, nonché il Vaticano, orfano dell’Arcivescovo Marcinkus.

Mafie nazionali e regionali, specializzate in droga, armi, prostituzione e rifiuti tossici, con giro d’affari di poco inferiore ai 100 miliardi di dollari/anno.

CAPITOLO   15

 

LA WORLD TRADE ORGANIZATION (WTO), IL CAVALLO DI TROIA GINEVRINO

 

 

Chi decide in favore delle salme agli ormoni e delle patate OGM

 

Basti dire che è dalla WTO che partono tutte le iniziative in favore dell’import europeo di carne americana agli ormoni (onde evitare che si ripetano le crisi tipo la guerra della bistecca contro la Korea del Sud), e dell’import europeo di patate, mais, soia e sementi OGM dalla Monsanto, per capire quanto simile a un gigantesco Cavallo di Troia made in USA sia l’ente ginevrino.

 

Un governo europeo pseudo-illuminato e anti-popolare

 

Ma è lo stesso governo europeo, pseudo-illuminato e antipopolare, fautore del midiciale trattato capestro di Lisbona, affossatore con un colpo di spugna dei Trattati di Roma (1957) e di Mastricht (1992),  

nonché dell’articolo 1 della Costituzione Italiana, per cui la sovranità appartiene al popolo.

Trattato di Lisbona affossatore dell’opera di Cesare Beccaria contro la pena di morte dichiarato precursore del Nuovo Ordine Mondiale (NOM), a tirare le fila di questo gioco al massacro contro l’interesse di ogni cittadino d’Italia e dei vari paesi europei.

Trattato di Lisbona che bypassa di nascosto la volontà e i diritti della cittadinanza europea che, paradossalmente, non sa nemmeno cosa sia e cosa implichi questo trattato.

 

Dirigenti bancari, capitani di ventura, portaborse, valvassori e valvassini

 

E non dobbiamo forse ai dirigenti bancari delle banche, dagli emolumenti favolosi e dalle pensioni stratosferiche, il dissesto finanziario degli istituti di credito?

Non dobbiamo forse tutte queste miserie e queste sopraffazioni agli uomini di élite, ai nuovi capitani di ventura, agli opportunisti e ai segugi che sniffano in continuazione per capire dove scorre il denaro?

Non le dobbiamo ai collusi e ai portaborse che operano sulle orme dei ministri e dei sottosegretari, dei politici e dei loro supporter?

Cosa c’è mai di cambiato e di rivoluzionario rispetto ai tempi antecedenti la ghigliottina francese?

Cosa c’è di cambiato rispetto ai tempi dei valvassori e dei valvassini?

Cosa c’è di cambiato rispetto alla dominazione asburgica, o alle invasioni dei Goti e degli Ostrogoti?

 

Tasse e pizzi dalle rispettive pecorelle, e lo sviluppo che va a farsi benedire

 

E non dobbiamo forse a certi uomini di stato (privilegiati e strapagati) e a uomini di mafia (privilegiati e riveriti), i prelevamenti sistematici che impoveriscono la popolazione e impediscono di fatto lo sviluppo di nuove entità economiche, tarpando le ali ad ogni prospettiva di sviluppo, ad ogni voglia di intraprendere e a ogni seria iniziativa privata?

Tutti pronti a riscuotere le tasse e a pretendere il pizzo dalle rispettive pecorelle.

Tutti pronti a demotivare la sopravvivenza del negozietto, dell’agricoltore biologico, della piccola impresa artigiana, cioè le uniche residue attività do sbocco, in una economia capitalistica mondiale asfissiata mortalmente dalla crisi speculativa clinton-sorosiana del luglio 97, e dunque incapace di creare nuovi posti di lavoro.

 

CAPITOLO   16

 

LE LOBBIES INTERNAZIONALI

 

 

Una categoria priva di regolamentazione ufficiale in Italia

 

In Italia non sappiamo cosa siano le lobbies, se non in senso vago e generico.

Anche perché da noi manca una vera e propria legislazione che regoli questa nuova figura di trafficante internazionale.

Non significa che l’attività lobbistica sia assente. 

Roma è invasa da lobbisti che tallonano gli uomini politici di ogni colorazione politica.

Dall’ ottimo articolo Questo è il potere di Paolo Barnard apparso su  HYPERLINK “http://www.Disinformazione.it” www.Disinformazione.it, si evince ad esempio che Claudio Velardi (ex-dalemiano di ferro e vicino al PD) fa un importante lavoro in questo settore, e che altri gruppi tipo VM Relazioni Industriali e il gruppo Beretta-DiLonardo sono pure classificati tra i maggiori suggeritori d’Italia.

 

I collegamenti  tra economia e politica

 

I collegamenti  finanziari diretti coi partiti sono poi un modo come un altro, anche se più consistente e ufficiale, di legare l’economia alla politica.

L’UDC dell’impeccabile Casini, è stato finanziato all’80% dall’immobiliarista Caltagirone, mentre l’Italia dei Valori ha ricevuto ufficialmente 50 mila € dalla famiglia Lagostina Bassi (cliente di Berlusconi e della Lega).

Pure il PDL ha intascato nel 2008 senza battere ciglio 650 mila € da Marcellino Gavio, prima impresa in lizza per il ponte sullo Stretto di Messina. 

Ma si tratta di inezie rispetto a quanto avviene negli Stati Uniti d’America.

 

George W. Bush, il più oliato dei presidenti

 

Negli USA, i lobbisti formano una categoria professionale alla luce del sole, con tanto di targhetta metallica all’ingresso dei loro eleganti uffici.

Basti sapere che Washington è invasa giornalmente da una folla che va da un minimo di 16 a punte di 40 mila lobbisti, una cittadina di trafficanti all’interno della capitale.

Il presidente americano più oliato è stato certamente George W. Bush, grazie alla lobby del petrolio, che gli ha gentilmente regalato (per così dire) 1,7 miliardi di dollari.

Una semplice colletta dopolavoristica tra Shell, Mobil, Exxon, Amoco, Alcoa e Carlyle.

 

Bill Clinton, il più grande nonzolo-elemosiniere di tutti i tempi

 

Con Clinton, il discorso è ancora più complesso, dato che i soldi gli sono piovuti dal cielo del capitale speculativo di matrice George Soros, nonché da un’impressionante pioggia di elemosine internazionali di emiri, sceicchi, capi di stato, industriali  dell’acciaio, e persino da gente dello spettacolo e dello sport, come Michael Shumacher.

Notissima poi l’alacre attività di Clinton come ministro ufficiale plenipotenziario del carrozzone Aids, e intasatore di prebende miliardarie per le ormai celebri fondazioni William Clinton.

 

 

Barack Obama, l’uomo della lobby sanitaria e della peste suina

 

Ma Obama non è per niente da meno, con la non trascurabile cifra ufficiale di 38 milioni di dollari intascata dalle lobbies, di cui 20 milioni dalla strategica lobby sanitaria (quella delle pandemie suine).

Il risanamento bancario americano, a base di giganteschi pompaggi di danaro facile a fondo perso, in favore dei farabutti delle banche autrici del dissesto planetario, e a scapito dei risparmiatori e dei truffati, è opera del suo ministro del tesoro Timothy Geithner.

Il collegamento tra Obama e la chiesa medica di Atlanta è un vero è proprio cordone ombelicale.

 

Gli scheletrini del presidente

 

Barack Obama si presenta molto bene. 

Allegro, sorridente, sportivo, dinoccolato, rassicurante, simpatico, vincente.

Gli hanno messo in tasca persino il Nobel per la Pace.

Non è che dietro questa bella e innocente facciata si nasconda qualche scheletrino?

Sappiamo che è ben protetto dagli emissari di Big Pharma, della OMS, della CDC e della FDA, ma anche dai galoppini della Smithfield Corporation, i maggiori sgozzatori di maiali del pianeta, e della Pfizer (esclusivista non solo delle statine Lipitor e del Viagra, ma anche del commercio mondiale dell’eparina).

 

Barack Obama e l’avvocato Taylor (leggi Monsanto e leggi OGM)

 

Barack non ha nominato a caso l’avvocato Michael Taylor alla direzione dell’importante FSWG 

(Food Safety Working Group), nuovo ente che si annuncia come componente e contro-sponda americana del Codex Alimentarius. Chi è Taylor?

Si distingue come direttore legale della potente famiglia Shapiro, gigante delle biotecnologie americane.

Ha una carriera di consulente e commissario della FDA, nonché di amministratore al servizio di igiene ed ispezione presso l’USDA (Ministero dell’Agricoltura).

Ma, la cosa più eclatante, è che riveste pure la carica di vicepresidente della Monsanto, la malandrina multinazionale degli OGM.

Chi è interessato a saperne di più, legga la mia tesina I magna-magna planetari dell’avvocato Taylor, del 10 Maggio 09.

 

Barack Obama e David Rumsfeld

 

Anche i legami tra Obama e David Rumsfeld, l’uomo della Gilead Sciences Corp e del Tamiflu, ex-ministro difesa dell’Amministrazione Bush, e residente in pianta stabile nei paraggi dell’Ufficio Ovale, 

sono fattore di disturbo, dopo la sceneggiata mondiale della peste suina.

Cosa ne è stato poi della denuncia di Jane Burgermeister, depositata presso la FBI, con supporto di precisa documentazione?

I denunciati, lo ricordiamo, sono Barack Obama (presidente USA), David Tabarro (coordinatore ONU per l’influenza umana e suina), Margaret Chan (direttrice generale OMSW), Kathleen Sebelius (ministro USA sanità e servizi sociali), Janet Napolitano (ministro sicurezza nazionale), David De Rotschild (banchiere), David Rockefeller (banchiere, petroliere e farmaceutico), George Soros (speculatore e faccendiere), Werner Faymabb (cancelliere austriaco) ed Aloi Stoger (ministro sanità austriaco).

 

 

 

Denuncia presso la FBI di complotto criminale contro l’umanità

 

Le citate persone sono accusate di appartenere a un gruppo collegato alle società farmaceutiche Baxter, Novartis e Sanofi Aventis, tutte impegnate in un disegno criminale internazionale per attuare stragi di massa (tsunami, terremoti, pandemie fasulle) e sfoltire la popolazione mondiale a piacimento.

Anche qui, servirebbe rileggere le seguenti tesine: Elementi demenziali della messinscena virale planetaria (30 luglio 09), Il voltastomaco e la moltiplicazione virale (2 agosto 09), Il Tamiflu monatto o il pipistrello alchimistico (2 Settembre 09), Un’America in sfacelo tra microchip e vaccini (30 Settembre 09), e Aids, non malattia ma programma di governo (16 Ottobre 09).

 

Bruxelles, capitale mondiale del lobbismo

 

Quello che succede poi a Bruxelles è indescrivibile.

In città brulicano dai 15 ai 20 mila lobbisti a caccia di politici da influenzare e da ipnotizzare.

Spendono una cifra di 1 miliardo di €/anno per spese di vitto, alloggio e parties.

Non c’è industria degna di tale nome che non abbia il suo uomo nella capitale europea.

Fiat, Pirelli e Barilla, MacDonalds e Cremonini, sono tra i più assidui. 

Ma anche Eikson, Motorola, Nokia, IBM, Carlsberg, banche ed assicurazioni, e così via.

Non mancano mai ovviamente Glaxo, Bayer, Roche, Merck e l’onnipresente Pfizer, che ha un giro d’affari di 250 miliardi di dollari/anno.

 

Igienismo naturale come ultima barriera protettiva per l’uomo, l’animale e la natura

 

Ecco svelato il perché l’igienismo naturale è paragonabile alla democrazia ed alla libertà, nel senso che è un valore tutto ancora da scoprire e da inventare, da coccolare e da difendere.

Ecco perché l’igienismo naturale è l’unica scienza cristallina e indipendente avente la caratteristica dichiarata e comprovata di difendere l’uomo, l’animale e la natura, l’aria, l’acqua e la terra, la salute fisica e l’etica, il corpo e l’anima.

 

Siamo per l’arancia e per il radicchio

 

La foglia di radicchio e l’arancia sul ramo sono il simbolo dell’aria, dell’acqua del ole e della salute.

La bistecca e l’eparina, il tonno e gli Omega-3 da pesce, la sigaretta e il caffè, la Coca-Cola e il the, 

il gelato al latte e il cioccolato, la statina e l’integratore, la mina e la doppietta, la scia chimica e i terremoti artificiali, sono il simbolo dell’innaturalità, della crudeltà e della malattia, sono il marchio infamante del cinismo e della voracità di danaro e di potere, sono il succo concentrato della maleducazione e della sopraffazione, sono i nostri acerrimi nemici.

CAPITOLO  17  

 

LE ORIGINI DELL’IGIENISMO NATURALE

Stabilito cos’è l’igienismo, passiamo al suo profilo storico

Giunti a questo punto, sappiamo cosa significa igienismo naturale, e cosa significhino le sue implicazioni economico-politiche, per cui possiamo azzardarci a disegnare in sintesi le sue radici e il suo percorso storico.

Da che mondo è mondo l’uomo ha idealizzato e rincorso la salute e il benessere fisico-mentale-spirituale, cercando di sottrarsi alle offese, alle ferite, alle intemperie, alla fame, alle carestie, alle malattie, agli insulti del tempo.

L’uomo appare sulla Terra non 5000 ma 5 milioni di anni fa. Parliamo dunque di 4.995.000 anni di preistoria e di 5000 anni soltanto di storia biblica e documentata. Tre fiumi caratterizzano il passato di noi occidentali. Sono il Nilo, il Tigri e l’Eufrate. 

E’ lì che tra il 4000 e il 1000 a.C. si scrivono le più importanti ed epiche pagine della storia antica, con dentro la Civiltà Egizia e le Piramidi (intorno al 2500), la Civiltà Mesopotamica-Assiro-Babilonese, e la Civiltà Greca. Il periodo più fulgido porta il nome di Magna Grecia, che significa poi in verità Magna Italia, e che prelude alla crescita della grande civiltà Romana.

 

Un papiro egizio del 3000 a.C

 

La prima traccia la ritroviamo in un papiro egizio del 3000 a.C.

Se, giunto ai 30 anni, hai ancora bisogno del prete, del medico, del sessuologo, considerati un fallito.

Se questo non è igienismo, ditemi voi cosa altro può mai essere.

 

L’igienismo naturale vero e proprio comincia con Pitagora

 

Pitagora (600 a.C) resta il padre massimo della filosofia e dell’igienismo, colui il quale ha acceso la fiamma e ha illuminato il mondo di luce eterna. Fonda la prima confraternita vegana-igienista del mondo occidentale. Insegna una nuova religione terrena basata sul vivere sano e naturale, sulla buova educazione e le buone maniere, sull’uguaglianza tra uomo e donna. 

La filosofia comportamentale di Pitagora è quanto di più scientifico ed umanitario mai predicato sul suolo terrestre. Pitagora è moderno, concreto, universale. 

Rifugge dai meandri della metafisica e punta a risolvere i problemi pratici di questa vita.

 

Crotone diventa la più famosa scuola dell’antichità

 

Veganismo, animalismo, umanitarismo, comportamentismo, trovano in Pitagora vette altissime, mai sperimentate prima e mai viste dopo.

Tutti i filosofi e gli scienziati greci, romani, ed anche quelli del Rinascimento e dell’Illuminismo, trovano spunti, luce, conforto e conferme nell’insegnamento del grande Pitagora, i cui teoremi sul triangolo sono soltanto il 5% del suo bagaglio educativo. 

Pitagora si occupa di igiene fisica, mentale e spirituale.Crotone diventa la più famosa scuola dell’antichità, non lontana da Mileto, coi suoi maestri vegetariani Anassimandro (611-547 a.C) e Talete (625-545 a.C), e non lontana da Elea (oggi Castellamare della Bruca-Lucania), col Parmenide (VI a.C) del Datemi la potenza della febbre e saprò fare mirabilie.

CAPITOLO   18

 

IPPOCRATE PADRE NON DELLA MEDICINA, 

MA PIUTTOSTO DELL’IGIENISMO MEDICO

 

 

Ippocrate, un padre della medicina che snocciola perle igienistiche ed anti-mediche, mettendo a nudo le incoerenze della sanità contemporanea

 

Ippocrate (460-370 a.C), padre tradito, oltraggiato e vilipendiato tutti i giorni dalla medicina odierna, nonché preso in giro dal formale giuramento dei nuovi medici, propugna una medicina dell’aspettativa e dell’osservazione, assai vicina alla cura-della-non-cura, in coerenza col suo giuramento ad Apollo medico, al figlio Esculapio e alle nipoti Igea e Panacea.

 

I principi di Ippocrate sono autentiche perle igienistiche ed anti-mediche

 

– La Natura è Sovrana Medicatrice dei mali

– Primo non nuocere

– L’aria pura è il primo alimento e il primo medicamento

– Nessun veleno serva mai a curare un malato

 

I concetti degli antichi non sono espressioni buttate a caso, non sono periodi articolati ed aggettivati, non sono frasi parolaie e dispensive, non sono parei soggetti alla moda dei tempi. 

Trattasi di messaggi fondamentali, chiari e sintetici, pieni di profondo significato, scolpiti sulla roccia per l’eternità, al pari del Conosci Te Stesso, che stava all’ingresso di ogni tempio greco-romano.

 

Ammonimenti che mettono in grave imbarazzo la medicina moderna

 

Dicendo che la natura è sovrana medicatrice, Ippocrate dà un contorno preciso ed inequivocabile all’azione e al ruolo del medico.

La sovrana guaritrice è la natura, ovvero il sistema immunitario del paziente stesso, non certo il medico e non certo il farmaco.

Primo non nuocere serve a rafforzare quel concetto, e significa non dar fastidio all’azione guaritrice interna.

 

L’importanza basilare della respirazione e della non-interferenza

 

L’aria pura come primo alimento e primo medicamento significa cura digiunistica e priorità al respiro, mentre negli ospedali sono bravissimi a tappare le finestre e a farti respirare aria viziata, mista a puzza di alcol e di medicinali.

Nessun veleno serva a curare un malato fa capire l’inguardabile commedia del giuramento che fanno i nuovi medici sul testamento di Ippocrate.

In fin dei conti, Ippocrate propugna una medicina dell’aspettativa e dell’osservazione, simile in tutto e per tutto alla cura della non cura, in piena coerenza col suo giuramento ad Apollo medico, ad Esculapio e alle figlie Igea e Panacea.

CAPITOLO   19

 

DA  PLATONE E DIOGENE, ALL’IMPERATORE ROMANO MARCO AURELIO

 

 

Platone, Socrate ed Aristotele

 

Con Socrate (469-399 a.C) e Aristotele (384-322 a.C), Platone (428-348 a.C) forma il celebre trio di filosofi vegani dell’antica Grecia, tutti debitori verso il maestro Pitagora.

Non si può curare la testa senza il corpo, né tantomeno il corpo senza l’anima.

L’anima è un capitale spirituale che passa attraverso una pluralità di corpi, arricchendosi ed evolvendo. Queste sono alcune perle tratte dal pensiero di Platone.

 

Diogene e Alessandro Magno

 

Diogene di Sinòpe (IV a.C), potrebbe condurre una vita agiata e tranquilla, ma sceglie invece di abitare in una botte rovesciata, e gira di giorno con la lampada accesa, alla ricerca di un vero uomo.

Al grande imperatore Alessandro Magno, pure vegetariano, venuto a conoscerlo per curiosità, e a chiedergli se può fare qualcosa di utile per lui, non esita a dire, dal muretto sul quale sta seduto, 

Spostati Imperatore, che mi togli la luce del sole.

 

Epicuro e Zenone di Cìzico, filosofi preferiti dalla Roma Imperiale

 

Epicuro da Samo (343-270 a.C), nato a Samo e vegetariano come Pitagora, sostiene che Salute e felicità derivano dal piacere (inteso non necessariamente come edonismo, ma come vivere virtuoso, sereno, e discreto).

Zenone di Cìzico (336-264 a.C). Come Epicuro, insegna salute e veganismo, sopportazione e dominio dei sensi, presso il famoso portico colorato ateniese chiamato Stoà Poikìle (da cui deriva la parola stoicismo). Epicureismo e Stoicismo sono il fulcro della morale comportamentale della Roma dei Cesari. Rappresentano lo sforzo supremo del Paganesimo verso un ideale di nobiltà e di fermezza morale, e trovano un grande seguito nella Roma Imperiale, con Epitteto e Seneca tra i più noti esponenti.

 

Erofilo e la Scuola Medica di Alessandria

 

Erofilo (300 a.C), originario di Calcedonio, Bitìnia, località dell’Asia Minore, ma sempre zona romana,  è anche fondatore della Scuola Medica di Alessandria.

Ci ha lasciato una frase di sbalorditiva attualità. 

Quando manca la salute, la saggezza non vale, l’arte non si può esercitare, la forza della mente e dello spirito latita, e la ricchezza non ha alcun valore.

 

Una Roma sana, efficiente ed anti-medica per 600 anni, grazie al cavolo crudo 

 

Catone il Censore, Marco Porcio (234-148 a.C). Nel suo De Re Rustica, narra che, grazie al cavolo crudo, alla rapa e al vino con cui fare soprattutto salutari infusi di erbe, i Romani sono vissuti sani per 600 anni (dal 750 al 150 a.C), senza nemmeno un medico in circolazione.

In quel mezzo millennio, la professione di medico era addirittura vietata per legge ai cittadini romani.

 

I primi interventi di emergenza

 

Questo non significa che non esistessero delle strutture ospedaliere e di pronto soccorso, finalizzate agli interventi chirurgici sui legionari che si ferivano nelle varie battaglie.

Ogni soldato aveva in dotazione abbondante materiale di fasciatura, e gli veniva insegnata l’arte del bendaggio. 

Negli scavi effettuati a Pompei, sono venuti alla luce diversi strumenti chirurgici, indicanti che i medici romani del 100 a.C circa, esercitavano degli interventi di emergenza, sapevano togliere le tonsille (vizietto medico proibito ereditato dunque dall’antichità), operare la cataratta agli occhi ed intervenire nel caso di ernie strozzate.

L’interventismo medico stava dunque facendo le prime mosse.

Poco male, fino a quando l’intervento è concepito come risolutore sensato di un caso di emergenza.

A Novesio, si vedono ancora le rovine di un ospedale militare romano.

CAPITOLO   20

ASCLEPIADE E GALENO

Asclepiade, un perfetto e moderno medico-igienista 

 

Asclepiade (100 a.C): La medicina deve essere sicura, e non sperimentale, soave e non invasiva, sollecita e quindi idroterapica.

Sostenitore di bagni, docce e terme 2000 anni prima di Kneipp-Priessnitz-Kuhne, in una Roma che già allora era in grado di fornire alla città oltre un miliardo di litri di acqua al giorno, con la sua grandiosa rete di acquedotti.

 

Anticipatore di tutti i maggiori temi igienistici odierni

 

Asclepiade è il medico-igienista più moderno e attuale della storia. 

Anticipa da vero profeta i temi igienistici che trattiamo oggi. 

Parla infatti di:

 

Importanza fondamentale delle cause a monte.

Importanza del terreno, cioè del corpo e di come il corpo viene usato.

Irrilevanza dei diversi sintomi, poiché tutte le malattie hanno la stessa matrice tossica.

 

Viene tradito dagli allievi Largo Scribonio (47 a.C), che applica la torpedine nera (un pesce elettricizzato) sulla testa dei sofferenti di emicrania, anziché cercarne le cause, e da Temisone, che si disinteressa delle cause nascoste e punta tutto sullo studio della patologia specialistica, sulle operazioni alle tonsille.

 

Il De medicina di Celso

 

Aulo Cornelio Celso (I secolo d.C), scrive un testo che costituisce una delle più complete e chiare opere dell’antichità sull’argomento medico. 

Si tratta del De medicina, e consiste di 8 libri. 

 

Lucrezio, poeta vegano-crudista

 

Lucrezio, Caro Tito (99-55 a.C), poeta romano epicureo, compone il De Rerum Natura.

Il cibo cotto è stata la causa dell’indebolimento della razza umana e dell’accorciamento della vita.

Ricorda come gli atleti greci e spartani si nutrissero quasi esclusivamente di fichi, nocciole, granturco e orzo abbrustolito, dieta seguita pure dai legionari di Cesare.

 

Il vivere secondo natura di Marco Aurelio

 

Marco Aurelio Antonino (121-180).  Imperatore, ma anche scrittore. 

Il suo celebre motto è Vivere secondo natura

Ci lascia mirabili opere come Le riflessioni e Le meditazioni

Assieme a Niccolò Machiavelli, è tra gli autori italiani più letti in America.

 

Galeno, medico igienista-vegano più famoso dell’antichità

 

Claudio Galeno (129-201), medico igienista-vegetariano più famoso dell’antichità.

Sperticato ammiratore di Pitagora: Il cibo fa l’uomo dissoluto o responsabile, mediocre o illuminato. 

Segue i principi di Ippocrate e diventa chirurgo in una scuola per gladiatori.

Scrive un importante trattato dal titolo Arte medica, e parla di circolazione del sangue e di pompa cardiaca, 1500 anni pima di William Harvey (1578-1657), anatomista inglese, considerato come scopritore della circolazione del sangue.

 

Porfirio e Filostrato

 

Porfirio (232-300), filosofo in Roma e pitagorico: Come può l’uomo opprimere ed ottenebrare se stesso cibandosi di carne animale?

Filostrato (200-300), rettore di filosofia ad Atene, insegna e divulga le regole del vegetarianismo.

Scrive La vita di Apollonio di Tiana, il Gesù greco.

Racconta interessanti episodi inediti sulla gioventù di Pitagora.

CAPITOLO   21

 

IL MEDIOEVO E LA SCUOLA MEDICO-IGIENISTICA SALERNITANA

 

 

L’epoca degli alchimisti e della pietra filosofale

 

Il Medioevo è l’epoca degli alchimisti, considerati mezzi maghi e mezzi scienziati.

Chiusi nei loro laboratori strapieni di complicati apparecchi (imbuti, mortai, filtri, alambicchi), essi mirano soprattutto a trovare la pietra filosofale, quella sostanza magica che, secondo loro, può trasformare qualunque metallo in oro.

Ovvio che si vantano pure di conoscere intrugli capaci di guarire qualsiasi malattia.

 

Arnoldo da Villanova, celebre medico medievale

 

Questo prezioso amuleto reca sollievo ai sofferenti di infiammazione cerebrale, ai maniaci, ai malati di angina. Esso salva dai reumatismi e dalle malattie della testa e degli occhi.

Parole di uno stregone? No parole di medico.

E precisamente del portoghese Arnoldo da Villanova, un medico che nel XIII secolo era considerato da tutti una grande autorità medica.

Non servono altri commenti per far capire a che punto fosse la medicina del Medioevo.

 

A chi si deve la caduta culturale e scientifica del Medioevo? Ai barbari e alle Chiese.

 

Come mai la medicina e l’igienismo erano caduta così in basso, nonostante l’esistenza di grandi medici-igienisti del passato come Ippocrate, Asclepiade e Galeno?

Quando i barbari invasero l’Europa, molte opere degli antichi vennero distrutte.

L’Inquisizione Cattolica fece ancora più danno dei Lanzichenecchi bruciando le opere di Pitagora e dei suoi sostenitori.

Gli incendi causati dal fanatismo islamico, contro la biblioteca di Alessandria, fecero il resto.

 

La Scuola Medico-Igienistica Salernitana  (IX secolo)

 

Salerno è l’unico centro in Europa dove, durante il Medioevo, gli studi medico-igienistici fanno un certo progresso. Uno dei maggiori meriti dei professori di tale scuola è quello di tenere nella massima considerazione le opere mediche degli antichi.

In un periodo in cui la maggior parte dei medici si affida al potere misterioso degli amuleti, qui si insegnano le idee di Ippocrate e di Galeno.

 

Il  Flos Medicinae Salerni, precetti igienico-sanitari tuttora altamente considerati

 

Grazie al valore degli insegnanti salernitani, la Scuola di Salerno diventa famosa in tutta Europa.

Nel XIII secolo, l’imperatore Federico II (1194-1250) stabilisce che nessuno può esercitare la professione di medico, se non ha prima frequentato i corsi di medicina della Scuola di Salerno.

La più popolare fra le opere di questa scuola è il Flos medicinae Salerni (Il meglio della medicina di Salerno), una raccolta di precetti igienico-sanitari che ancora oggi è tenuta in alta considerazione.

CAPITOLO   22

 

DA SAN FRANCESCO, A DANTE, A LEONARDO, A GIORDANO BRUNO

 

 

San Francesco d’Assisi

 

San Francesco (1182-1226): Laudato sie Mi Signore, cun tucte le tue creature.

Il santo di Assisi insegna al mondo intero l’amore per il creato a 360 gradi, e soprattutto per gli animali, ai quali si rivolge con la carezza e con la parola.

Segue le orme di tanti altri frati come San Antonio Abate (251-356), patrono degli animali, e come San Antonio di Padova (1195-1231), grande amico dei quadrupedi.

 

Il sommo Dante Alighieri e lo stratosferico Leonardo da Vinci

 

Dante Alighieri (1265-1321): Fatti non foste per viver come bruti, ma per seguir virtute et canoscenza.

Non serve fare sforzi per capire quanto igienista e pitagorico sia Dante Alighieri.

Seguire virtù e conoscenza, equivale allinearsi al motto greco del Conosci Te Stesso.

Leonardo da Vinci (1452-1519) non si limita a disegnare automobili, aerei, elicotteri e sottomarini.

Disegna e studia il corpo umano.

Impara non a curare la tua malattia, ma a come preservare la tua salute, e Verrà giorno in cui l’uccisione dell’animale sarà giudicata orrendo delitto, sono due perle di Leonardo, importanti culturalmente almeno quanto La Gioconda.

 

Giordano Bruno, il bestemmiatore

 

Giordano Bruno (1548-1600), è una delle più singolari figure nella storia della filosofia moderna.

Sostenitore dell’anima universale che ci comprende tutti.

L’empio Bruno, il bestemmiatore Bruno secondo il clero, ha pagine e pagine mosse da questo reverente rispetto, da questo culto religioso della vita e della natura, da questo veemente entusiasmo per il mondo e per tutte le creature del mondo. 

La divinità discende sino alle cose minime per la comunicazione di se stessa. 

Troppo profondo e spirituale per essere lasciato in vita.

E’ così che la Chiesa Cattolica decide di arderlo vivo a Roma, in Campo de’ Fiori.

 

Luigi Cornaro, un  igienista veneziano famoso quanto Marco Polo

 

Luigi Alvise Cornaro (1464-1566). Diagnosticato morente per troppi bagordi a 30 anni dai medici della sua Venezia, cambia radicalmente metodo e  sopravvive ai medici, ai loro figli ed ai loro nipoti, scrivendo a 90 e oltre anni un bellissimo libro igienistico diventato best-seller negli Stati Uniti, dal titolo La vita sobria.

 

Paracelso, grande fustigatore di medici

 

Paracelso da Hohenheim (1493-1519), massimo esponente del naturalismo tedesco, non è affatto tenero nei riguardi della classe medica:

Non mi vergogno di aver appreso le cose più preziose ed interessanti non dalla medicina, ma dagli zingari, dai vagabondi, dai barbieri e dai boia.

CAPITOLO   23

 

I PIONIERI DELL’IGIENISMO NATURALE AMERICANO

 

 

Isaac Jennings, pioniere dell’Igienismo naturale americano

 

Isaac Jennings (1788-1874) pioniere ANHS (American Natural Hygiene Society): I sintomi sono sforzi della natura per liberarsi della tossiemia interna.

Dopo aver fatto un’ecatombe di vittime con le medicine tipiche di allora (chinino e arsenico), cura con pillole placebo e buoni consigli, guarendo tutti. Studia a fondo i principi dell’igienismo. 

 

Sylvester Graham, ovvero salute

 

Sylvester Graham (1794-1851) pioniere ANHS: L’uomo che tenta di curare un disordine fisico senza conoscerne le cause è come un cieco che brancola nel buio.

Famoso per il pane di Graham, i negozi di Graham, il giornale di Graham, il bagno caldo di Graham.

A tutt’oggi ci sono molti negozi in America, che sfruttano il nome Graham.

Graham viene addirittura identificato col termine salute.

 

Russell Thacher Trall, annientatore della critica

 

Russell Thacher Trall (1812-1877). Pioniere ANHS. Il più anti-medico dei medici. 

Studia a fondo medicina. Diventa fautore di verità imparziali, controverse e prive di pregiudizi. 

Brillante pensatore ed oratore. Annienta la critica. 

Uno dei più accesi sostenitori del crudismo.

 

Le sue memorabili lezioni allo Smithsonian Institute

 

Se non pratichiamo l’arte della guarigione, se non abbiamo uno scopo più alto di quello di trarre profitto dall’ignoranza e dalla sofferenza altrui, allora è meglio, per noi stessi e per il mondo, che cambiamo professione.

Quando il mondo diventerà intelligente, e adotterà la nostra scuola naturale, ognuno sarà in grado di provvedere a se stesso.

Il sistema medico basato su farmaci e vaccini non può essere esaminato e discusso. 

Spiegarlo sarebbe distruggerlo. Difenderlo ci coprirebbe di ridicolo.

 

John Tilden, colonna scientifica dell’Igienismo  

 

John Tilden (1851-1940), pioniere ANHS.

Il sistema igienistico è veritiero, è in armonia con la natura, è scientificamente esatto, è filosoficamente sano. Rappresenta una benedizione per il genere umano. 

La teoria igienistica della tossiemia surclassa e ricolizza quella dei germi e dei virus in logica, in certezza e in risultati concreti.

Tilden è l’autore degli studi più approfonditi sulla tossiemia del sangue.

 

CAPITOLO   24

 

DALLA FLORENCE NIGHTINGALE AD ARNOLD EHRET

 

 

Florence Nightingale, serviva una donna per sentire le migliori parole mai pronunciate in campo medico

 

La londinese Florence Nightingale (1823-1910) non ha eguali in fatto di idee chiare.

Non è forse il continuo vivere sbagliato che porta la gente ad ammalarsi? 

Non sono forse fattori come l’aria pura e la pulizia interiore da un lato, l’aria viziata e la sporcizia intestinale dall’altro, a determinare lo star bene o lo star male delle persone?

Non sono forse tutte le malattie delle reazioni naturali alle condizioni assurde e stressanti in cui noi stessi ci mettiamo?

 

Il rifugio delle menti deboli della medicina

 

Mi è stato insegnato da medici superbi e da donne ignoranti a temere la febbre, la scarlattina e le varie malattie chiamate seriosamente infettive.

Il fatto è che non esistono contagi ed infezioni, ma solo condizioni adatte a rendere la gente malata.

Le malattie non sono classificabili in categorie tipo cani e gatti.

La dottrina delle malattie specifiche, nemiche e contagiose è il rifugio delle menti deboli e fragili della medicina.

Serviva davvero una donna, dotata dei migliori attributi, per esprimere le migliori parole mai pronunciate in campo medico negli ultimi 200 anni.

 

Max Pettenkofer, un professore geniale 

 

Max Joseph Von Pettenkofer (1818-1901). Fondatore del primo istituto di igiene naturale in Europa. Docente di medicina a Vienna e Monaco. 

Compie studi sulla ventilazione delle fogne, e sul contenuto di anidride carbonica nelle acque e nell’aria.

Famoso per i bicchierozzi colmi di microbi e vibrioni che ingurgita davanti ai suoi allievi increduli.

 

Louis Kuhne, medico-igienista di grande successo internazionale

 

Louis Kuhne (1844-1901). Perde anzitempo entrambi i genitori per errori medici.

Sostiene a spada tratta l’unicità di tutte le malattie, la dieta vegana e il pane integrale, la politica del sole e dell’idroterapia. 

Il suo testo The New Science of Healing viene tradotto in 30 lingue diverse.

 

Arnold Ehret, il teorico della dieta anti-muco

 

Arnold Ehret (1866-1922). 

L’errore più eclatante e distruttivo dell’uomo è quello di acidificare il sangue con cibi costipanti e muco-formanti. Il grado di sporcizia interna dell’individuo medio è qualcosa di inimmaginabile.

 

                 

 

CAPITOLO   25

 

DA MAX BIRCHER-BENNER A MANUEL LEZAETA

 

 

Max Bircher-Benner, medico-igienista curante degli Zar di Russia

 

Max Bircher-Benner (1867-1939). Svizzero, precursore della nutrizione naturale e crudista. 

Medico curante degli Zar e della famiglia reale russa.

Cominciare ogni pasto con abbondanti verdure crude evita la leucocitosi. 

Frutta e verdure crude fanno miracoli

L’uomo, nato per essere sano, spende la sua vita ad avvelenarsi, a minare e sabotare la sua preziosa dotazione ereditaria.

 

Charles Baudelaire, ovvero l’importanza fondamentale della poesia

 

Charles Baudelaire (1821-1867). Poeta francese, autore di I fiori del male

Che c’entra un poeta con l’igienismo? 

C’entra eccome, lo dice lui stesso.

L’uomo può stare due o più giorni senza cibo, ma non può resistere due o più giorni senza poesia.

 

Albert Einstein, non solo relatività

 

Albert Einstein (1879-1955). Nobel per la fisica nel 1921.

Il vegetarianismo arrecherà enormi benefici al pensiero e al carattere dell’essere umano.

L’eliminazione della carne e delle proteine animali apporterà una ventata di salute e di serenità al pianeta Terra. 

 

Chiefe Seattle (1780-1866), capo indiano

 

Come sola condizione chiedo che l’uomo bianco tratti gli animali di queste terre come fossero suoi fratelli, perché qualunque cosa accade agli animali, accadrà pure agli uomini. 

 Animali e uomini sono parte di una stessa anima e di uno stesso fato.

Così parla, firmando la resa ai bianchi, Chiefe Seattle, pellerossa e capo selvaggio del North-West..

 

Toro Seduto (1831-1890), capo indiano

 

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. 

Il guerriero non è chi combatte e uccide. 

Nessuno ha il diritto di prendere la vita di un altro.

Il guerriero per noi è chi sacrifica se stesso per il bene degli altri. 

Chi si assume il compito di occuparsi degli anziani, degli indifesi, degli animali, di chi non può provvedere a se stesso, e soprattutto dei bambini, che sono il domani dell’umanità.

Queste le parole di Toro Seduto, altro famoso capo pellerossa d’America, di un perdente fatto prigioniero dai bianchi,  portatori di civiltà, di religione cristiana e di progresso.

 

 

 

Albert Schweitzer e la maialina Josephine

 

Albert Schweitzer (1878-1965). Nobel per la pace 1952. Spirito eletto.

Finché l’uomo non estende il suo raggio d’amore e di compassione a tutte le creature, non sarà mai uomo, non troverà pace con se stesso e con la natura, avrà un fisico monco e una personalità mediocre.

Il suo più grande amore è Josephine, maialina trovatella che lo accompagna nelle visite giornaliere ai pazienti africani.

 

Un umile frate da Wiesent-Germania, di nome Padre Taddeo (1858-1926)

 

Padre Taddeo di Wiesent, umile frate cappuccino tedesco. 

Mentre è in missione in Cile, incontra per strada un giovane disperato, pronto a gettarsi da un ponte, malato di piaghe inguaribili e di sifilide. 

Lo soccorre e gli insegna a guarire del tutto senza farmaci e senza pomate.

Quel giovane si chiama Manuel Lezaeta, ed è destinato a diventare uno dei più grandi terapisti naturali della storia.

 

Manuel Lezaeta Acharan, un genio della terapeutica naturale

 

Manuel Lezaeta Acharan (1881-1959). Scrive La medicina naturale alla portata di tutti, un testo formidabile tradotto da Luigi Costacurta.

I metodi di Lezaeta vengono oggi applicati in Italia da Carmelo Scaffidi, che ha lavorato per anni a fianco di Luigi Costacurta e di Michele Manca.

CAPITOLO   26

 

MECHNIKOFF, KOUCHAKOFF, SIMONETON E IL CRUDISMO

 

Mechnikoff e l’immunizzazione naturale

 

Elie Mechnikoff (1845-1916), è un grande scienziato russo che vive prima a Parigi e poi a Messina, e lascia un’importante eredità scientifica nel campo dell’immunologia naturale, guadagnandosi un Nobel per la medicina nel 1908.

Le sue ricerche dimostrano come la migliore scelta resta sempre quella dell’immunizzazione naturale, in netta polemica con tutto il pasteurismo imperante dei suoi tempi, in netta polemica con le vaccinazioni.

Vegetariano, predica una alimentazione vegana, capace di offrire all’uomo la massima resistenza alle malattie.

 

Paul Kouchakoff e la leucocitosi

 

Paul Kouchakoff, pure russo, operante a Losanna (Svizzera), riesce a dimostrare in modo chiaro e scientifico un fenomeno che aveva sperimentato nella sua esperienza quotidiana di vita, e che si chiama leucocitosi, ovvero moltiplicazione patologica dei leucociti nel sangue, che dalla quota normale di 6000-8000 raddoppiano e triplicano a livelli di 18-20000 per mmc di sangue, ogniqualvolta mangiamo cose cotte e cibi di origine animale che non sono di nostra competenza.

Leucocitosi significa infatti accaloramento artificiale del viso e del corpo, generato da accelerazione cardiaca conseguente alla stimolazione derivante dagli sforzi corporali di espellere quei veleni che noi imponiamo al corpo stesso.

Leucocitosi significa anche pesanti prelevamenti energetici ed enzimatici dal corpo, con invecchiamento precoce garantito.

 

Prove chiare e ripetute con le provette sanguigne e si arriva alla legge della moltiplicazione leucociti, ovvero leucocitosi.

 

Kouchakoff prende dei gruppetti e li divide in vegani-crudisti, in vegetariani (ovo-latteo-vegetariani-cottisti), e in carnivori-cottisti.  

Prende da loro provette di sangue prima del pranzo e dopo, e scopre che nel primo gruppo (vegano-crudista) i leucociti rimangono identici, nel secondo (ovo-latteo) si raddoppiano e nel terzo (carni e cibi cotti) si triplicano.

Presenta le sue importantissime scoperte al 1° Congresso Mondiale di Microbiologia di Parigi, nel 1930.

La situazione ideale è quella in cui mangi, digerisci ed espelli nel modo più naturale e veloce possibile.

Kouchakoff  non era vegetariano, prima dei suoi esperimenti.

Diventa crudista-vegano non appena si accorse di come funzionavano le cose.

Si trasforma pure in vessillo del crudismo vegano.

 

Qualche studio serio sul crudismo affiora anche in Italia

 

Non mancano studi e libri italiani importanti in favore del crudismo.

Oscar Montanari è autore di  Gli alimenti cotti indeboliscono, ammalano e uccidono il corpo umano.

Il dr Giuseppe Panegrossi, noto clinico all’Università La Sapienza di Roma, è autore di Il crudismo nei confronti della scienza e della civiltà. Nico Valerio scrive pure, una trentina di anni fa, Tutto Crudo.

 

Le ricerche dell’ingegner André Simoneton

 

Basilari sono le ricerche dell’ingegnere francese Andrè Simoneton, gravemente ammalato e privo di speranze per una guarigione, riacquista la salute col vegetarianismo, e si dà allo studio delle cause del potere guaritivo delle piante.

La vitalità dei cibi è determinata da fattori che si chiamano elettricità, magnetismo, vibrazione, colore, aroma, profumo, bellezza.

Tutto ciò che vive emette e assorbe radiazioni.

Con il processo ossidativo cellulare c’è un contemporaneo crearsi di una minuscola corente elettrica di un 50milionesimo di Volt.

 

Le qualità vibrazionali dei cibi non mentono

 

Scopre che le radiazioni emesse da un organismo sano sono sempre intorno a 6500 Angstrom, mentre in condizioni di malattia o di cattiva digestione scendono sempre al di sotto di tale livello.

Si arma di contatore Geiger, di camera ionizzante di Wilson, e di biometro di Bovis, e va a misurare le qualità vibrazionali dei cibi.

Prende nota che i colori radianti vanno dall’infrarosso 7600-10000 Angstrom, al rosso 6200-7600, all’arancio 5800-6200, al giallo 5800-5900, al verde 5200-5800, al blu 4500-5200, al violetto 3900-4500, all’ultravioletto 3000-3900, ai raggi X 600-3000:

 

Simoneton raggruppa gli alimenti in tre categorie

 

Alimenti morti (cibi cotti o conservati, margarina, pasticceria industriale, alcol, liquori, zucchero bianco e zucchero grezzo). Questi prodotti hanno radiazioni quali nulle.

Alimenti inferiori  (carni, salumi, uova, latte, caffè the, cioccolato, marmellate, formaggi, pane bianco). Questi alimenti hanno radiazioni inferiori a 5000 Angstrom.

Alimenti superiori (frutta cruda e matura, verdura cruda e fresca).

Questi cibi hanno radiazioni molto elevate tra gli 8000 e i 10000 Angstrom, con colori vicino all’infrarosso. Le radiazioni positive di frutta e verdura sono tanto più alte quanto più breve è il tempo trascorso dalla loro raccolta.

 

Tutto porta inequivocabilmente al cibo impeccabile di nome frutta

 

Alla fine, tutto porta alla frutta. Il discorso sugli enzimi, quello sulle vitamine naturali, quello sui minerali organicati, quello sul potere alcalinizzante, quello sulle radiazioni all’infrarosso e quello sulla digeribilità.

Per converso, tutto porta alla demonizzazione non ideologica ma scientifica della carne, del pesce, del formaggio, delle uova, del cibo cotto, degli zuccheri, del caffè e delle altre porcherie che l’umanità stramba ed autolesionista inserisce stupidamente nel proprio organismo.

 

Max Gerson, grande oncologo fruttariano

 

Max Gerson (1891-1959), grande oncologo tedesco, capace di andare persino più in là dell’igienismo naturale. 

Capace cioè di recuperare casi estremi di pazienti in metastasi avviata, con diete intensive di frutta e verdure crude.

 

CAPITOLO   27

 

SHELTON E LA AMERICAN NATURAL HYGIENE SOCIETY  (ANHS)

 

 

Herbert Shelton, maggior divulgatore mondiale di scuola igienistica

 

Herbert Shelton (1895-1985), il messia americano della salute. 

Colonna portante ANHS. 

Il più grande divulgatore della storia, con oltre 50 libri di successo.

Un uomo di straordinaria intelligenza.

 

Non ci siamo, bellezza. L’igienismo non usa la parola cura.

 

Una donna gli chiede: E’ vero che il digiuno cura la malattia? 

No bellezza. Non ci siamo. 

L’igienismo non usa la parola cura. 

Il digiuno è solo un riposo fisiologico dove il paziente consuma niente altro che acqua distillata. 

Il digiuno è solo un metodo rapido per espellere le tossine dal corpo. 

E’ l’organismo vivente, cioè il corpo stesso, che ha il potere di auto-guarire, non certo il digiuno.

 

Quando interrompere un digiuno

 

Come fa dr Shelton, a sapere quando è il momento di interrompere un digiuno?

Una lingua pulita, un alito fresco e gradevole, un’urina di colore chiaro, e un ritorno dell’appetito (che se ne era andato) sono i segni decisivi.

E la febbre? 

Mai toccarla e mai sfebbrare. E’ un capitale di forza guarente.

 

T.C. Fry, grande studioso mancato anzitempo, con speculazioni inopportune sulla sua morte

 

T.C. Fry (1926-1986), amico e collaboratore di Shelton. 

Laurea honoris causa in medicina alla Sorbona. 

A proposito di sifilide, blenorragia, morbillo, herpes, e varie affezioni cutanee, scrive:

La sola cosa infettiva delle malattie cosiddette contagiose sono gli errori alimentari e comportamentali che portano ad esse. 

Le malattie infettive della pelle non sono altro che utili sbrocchi e scarichi di veleni dal proprio corpo. Le tossicità proprie od altrui non sono trasmissibili.

 

Due morti chiacchierate a sproposito

 

Sia per Shelton che per Fry, si sprecano le polemiche sulla loro morte precoce che sarebbe una nota stonata nella loro esistenza. 

Trattasi ovviamente di vili speculazioni e di orrendi sciacallaggi post-mortem.

Shelton era in ogni caso 90enne.

Occorre ricordare che aveva alle spalle un’infanzia e una fanciullezza precarie e malaticce, seguite da una vita intensa e tribolata, in lotta continua contro il sistema, dentro e fuori i tribunali, e persino in carcere per le sue idee.

Il caso di T.C. Fry

 

Per T.C. Fry, scomparso a 60 anni, potrebbe anche aver commesso delle esagerazioni e degli errori, sperimentando diete fruttariane irragionevolmente super-rigide. 

Nessuno dice però che conobbe l’igienismo negli ultimi 15 anni della sua vita, quando ai 45 era ormai degenerato in un rottame flaccido e obeso, e che proprio nei suoi ultimi anni, sperimentò una vita sana, super-attiva, ricca di riconoscimenti e di realizzazioni personali.

Quando è venuto il suo momento, la foglia si secca e cade. 

Questa è legge della natura, e non inficia in alcun modo il lavoro prodotto da quella foglia, la qualità di quella foglia, la bontà della sua filosofia.

 

Robert S. Mendelsohn, il più famoso pediatra di tutti i tempi

 

Stai bene? Non andare dal medico o dal pediatra. Ti ammalerebbe.

Stai male? Non andare dal medico o dal pediatra. Ti aggraverebbe.

Ci sei già andata? Prendi nota in dettaglio di quanto ti dice e ti prescrive, e poi, giunta a casa, fa esattamente il contrario di quanto ti ha insegnato. 

Solo così potrai salvarti e preservare la tua salute, e anche quella del tuo bambino.

Questa non è una barzelletta.

I libri di Mendelsohn stanno nelle case di ogni famiglia americana.

Parliamo di un medico dissidente, diventato dissacratore più ancora degli igienisti stile Shelton, dopo aver visto troppi bambini rovinati dai vaccini contro la tosse, l’influenza e la polio.

I metodi usati dalla medicina moderna sono regolarmente più pericolosi e dannosi delle malattie che pretendono di risolvere.

CAPITOLO   28

ALCUNI SPRAZZI DI LUCE PERSINO TRA I POLITICI

Il Mahatma Gandhi

 

Gandhi, Mohandas Karamchand (1869-1948) detto il Mahatma, che in sanscrito significa Grande Anima

Capo spirituale del movimento indipendentista dell’India                                                                                                                                                                                                                                                                         

La grandezza di una nazione non  si misura col PIL e con la potenza produttiva delle sue industrie, ma piuttosto nel modo in cui essa tratta i suoi figli e le sue creature più trascurate, deboli ed indifese, cioè gli animali.

 

Bob Kennedy, persona retta e sensibile, sarebbe diventato il miglior presidente degli USA

 

Bob Kennedy (1925-1968), nel suo ultimo discorso del 18 marzo 1968 all’Università del Kansas, 3 mesi prima di essere assassinato nella campagna elettorale per la presidenza degli USA:

Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base degli indici di borsa, o sul prodotto interno lordo.

Il PIL comprende anche l’inquinamento dell’aria e la pubblicità delle sigarette, le carneficine autostradali di fine-settimana, le serrature speciali alle nostre porte di casa, i programmi televisivi che valorizzano stili di vita sbagliati e violenti, nonché prodotti nocivi per la nostra salute.

Il PIL non tiene conto del benessere della nostra gente, della qualità dell’educazione, della giustizia dei nostri tribunali, della qualità dei nostri rapporti interpersonali.

Il PIL non misura la nostra arguzia, il nostro coraggio, la nostra saggezza, né la nostra conoscenza, né la nostra compassione verso i più deboli, né la devozione verso il nostro paese.

Il PIL, in breve, misura tutto eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta.

 

Il Dalai Lama

 

Ci sono due giorni dell’anno in cui non si può fare niente.

Uno si chiama ieri e l’altro si chiama domani.

Perciò oggi è il giorno giusto per amare, per credere, per capire, per non uccidere.

6500 creature al minuto secondo, in tutte le 24 ore di ognune dei 7 giorni della settimana.

6500 creature giustiziate senza colpa e senza processo, con la sola colpa di essere vestite di piume anziché di camicia colorata.

Con la sola colpa di avere 4 gambe al posto di due.

Occorre fermare queste atrocità.

CAPITOLO   29

CAMBRIDGE, UN ESPERIMENTO DA MOZZARE IL FIATO

Aisla Welch e Key-Tee Khaw, ricercatrici mediche della Cambridge University

 

Aisla Welch e Key-Tee Khaw della Cambridge University. 

Autrici del celebre esperimento Cambridge2000, durato 20 anni e coinvolgente 40 mila soggetti. 

Per evitare cancro e infarto, i due maggiori killer mondiali, serve un minimo di 5 pasti sazianti di sola frutta al giorno, a copertura del fabbisogno di vitamine C ed E, che risulta essere molto più alto di quanto stabilito dalle obsolete e sballate tabelle FDA. 

 

L’esperimento di Cambridge in realtà non rivela nulla di trascendentale

 

L’esperimento di Cambridge non dice nulla di nuovo e di particolarmente strano.

Si limita soltanto a dare un ulteriore spaccato di verità.

Cose note anche ai sassi. 

Cose sapute e risapute. 

Dimostrate e ridimostrate.

Dette e ridette da Pitagora, Ippocrate, Leonardo, Einstein, Kouchakoff, Simoneton.

Per i vegani si tratta né più né meno che di una delle 1000 prove a conferma delle loro posizioni.

 

Siamo forse tutti impazziti?

 

Ma a Cambridge tutti tremano quando i risultati di quell’esperimento vengono a galla.

Intervengono le autorità e i servizi segreti, il duca di Kent e Scotland Yard.

Che scherziamo? Cambridge è l’università mondiale del cibo e dell’alimentazione per antonomasia.

Cinque pasti sazianti di sola frutta al giorno, come minimo?

Ma siamo forse impazziti? 

Vogliamo mandare in fallimento Coca Cola, Mac Donald’s, Big Pharma, Buitoni, Alemagna, Nestlè, Danone, Ferrero, Star, Simmenthal, Manzotin, Cirio, Kraft, Unilever, Marlboro e Philip Morris?

Vogliamo spingere la gente a bere succhi di rape e di carote, accantonando il nostro whisky scozzese?

 

Vogliamo forse la rivoluzione al cubo?

 

Vogliamo forse liberare dalle stalle milioni di mucche e milioni di maiali?

Vogliamo metterci a coltivare fragole e margherite nei mega-macelli della Cremonini?

Vogliamo forse far marcire un oceano di foglie di the e di chicchi di caffè, e mandare a casa gli operai delle torrefazioni?

Vogliamo forse fare la sciocchezza di rendere sana la polazione mondiale e mandare in cassa integrazione milioni di medici e di farmacisti?

Vogliamo smantellare le uniche aziende che hanno bilanci in crescita verticale, come la Pfizer, la GlaxoSmithKline e tutte le aziende del settore chimico-farmaceutico?

Vogliamo cominciare il Terzo Millennio con una super-rivoluzione che include quella francese, quella bolscevica e quella yippie?

Vogliamo realizzare il mix storico Robespierre-Marx-Gandhi-CheGuevara-JohnLennon?

Parte un ossessionato piano di insabbiamento dati e notizie, ma c’è sempre qualcosa che sfugge

 

Ecco dunque che parte immediatamente l’opera di bloccaggio dell’esperimento, mentre le parole d’ordine si susseguono a ritmo incalzante.

Bruciare i dati raccolti. 

Cancellare ogni traccia. Dimenticarsi di quanto emerso.

Ma qualcuno è riuscito di soppiatto a far filtrare qualcosa.

E alcuni giornali stronzi e fuori controllo, di paesi stronzi e strani come Taiwan, pubblicano a piena pagina i risultati di Cambridge.

Come dire, le bugie e gli insabbiamenti hanno le gambe corte.

 

Lontano dal cancro e dalle malattie? Frutta abbondante almeno 5 volte al giorno. Parola di Dio.

 

Per vivere sani, lontano dal cancro, lontano dal diabete, lontano dalle statine e dai mali di cuore, lontano dalle dialisi, lontano dai trapianti di fegato e rene, serve cestinare le piramidi alimentari dei medici e dei nutrizionisti collusi con le industrie alimentari.

Serve liberarsi delle vitamine sintetiche e di tutti gli integratori minerali.

Serve liberarsi di tutte le spiruline, di tutti i sorbati di potassio, di tutti i funghi strani, di tutte le alghe particolari.

Servono almeno 5 pasti sazianti di frutta al giorno, meglio se ne facciamo 6 o 7. 

O magari 12 come faceva l’uomo sanissimo del paleozoico (vedi ricerche del dr Boyd Eaton, maggiore esperto mondiale di alimentazione paleozoica).

 

La formidabile controprova dei Pimas

 

La controprova vivente?

Il confronto sotto gli occhi di tutti?

Tutti a visitare l’Arizona americana, con una popolazione indiana Pimas che in 50 anni è diventata la più grassa, obesa, osteoporotica, diabetica e cancerosa del mondo. 

Resa tale ovviamente da MacDonalds, KFC, Burger King, Wendy e CocaCola.

E poi via oltre il confine col Messico, a visitare la prospiciente Sierra Pimeira, con una popolazione Pimas rimasta quella di allora, magra, atletica e muscolosa, mantenuta tale da meloni, angurie, mais, avocadi, nocciole, manghi, pesche e carote.

(Vedi mio articolo La formidabile controprova dei Pimas, del 2 maggio 2009).

 

Umberto Veronesi, quasi 90 portati benissimo

 

Umberto Veronesi, 86 anni, ex ministro della sanità, presidente della Lega Europea contro il cancro:

La carne non è mai stata necessità biologica per l’uomo. 

I vegetariani vivono meglio e di più.

 

Jeff Juliano, clown della MacDonald’s

 

Pur essendo super-pagato, decide di licenziarsi e cambiare mestiere.

Ha cominciato a soffrire e a non resistere più, dal giorno in cui si è accorso che i big-mac non crescono sugli alberi del giardino ma su sui tavolacci insanguinati del macello.

 

 

 

Henry Pace, commerciante americano di bovini

 

Circondato da un gruppo di animalisti al mercato, prende in mano il microfono.

Ce ne freghiamo altamente dell’etica. Il nostro lavoro è un business non diverso dagli altri. 

Lo facciamo lasciando le emozioni fuori della porta.

Il nostro mestiere risponde e soddisfa clienti che cercano carne.

Non  c’è alcuna differenza tra vendere un manzetto, un maiale o un frigorifero.    

CAPITOLO   30

JOHN ROBBINS, LA PIU’ BELLA STORIA D’AMERICA

John Robbins e la più bella storia dell’America contemporanea

Figlio unico del più grosso produttore di latte e di carne degli USA, che è anche l’imperatore del gelato statunitense.

Al termine della carriera scolastica e della laurea in biologia, John viene mandato a fare uno stage di preparazione pratica, consistente in una vivere una settimana circa presso ognuna delle sue 50 filiali-ranch-allevamenti in America, Argentina, Australia, SudAfrica e Cina.

 

Un padre che vuole affidare al figlio le sue immense fortune

 

Caro John, gli dice il padre Mr Robbins, è venuto il momento per me di caricarti di responsabilità.

Ti voglio nominare vicepresidente e direttore generale della Baskin Robbins Corporation.

Nei prossimi mesi conoscerai tutte le sedi staccate, i dirigenti locali, le condizioni delle noste affiliate all’estero.

Tra circa un anno ci sarà la cerimonia per la tua nomina, e faremo un party memorabile e spettacolare in tuo onore, con tutti i soci.

 

Il giovane Robbins è persona sensibile e ricettiva, impara la lezione a regola d’arte

 

Passa l’anno e John conosce ormai a menadito quanto sta succedendo nell’impero del padre.

Tocca con mano ogni situazione ed ogni meccanismo operativo. 

Conosce dipendenti e dirigenti.

E soprattutto viene a conoscere una enorme popolazione di persone a 4 gambe, di sua proprietà, che affollano la sua vasta rete di stalle.

Impara nei minimi dettagli come nascono, come crescono, come mangiano, come vivono e come muoiono.

Sta per diventare il giovane più ricco d’America, non solo in termini di eredità, ma anche in quelli di stipendio e assegnazioni varie che è sull’ordine dei 10 milioni di dollari/anno.

 

Il giorno speciale della incoronazione

 

Arriva il giorno fatidico. 

La Baskin Robbins vive un momento elettrizzante della sua storia, col presidente che passa la mano al figlio.

Dirigenti arrivati da ogni parte d’America e del mondo. 

Il party è all’altezza della situazione, con stelle di Hollywood e complessi musicali.

Le procedure prevedono la firma di John Robbins jr sul librone aziendale.

John arriva elegantissimo e percorre il tappeto rosso che lo porta nella grande reception aziendale addobbata a festa in suo onore.

Un abbraccio tra padre e figlio. 

Applausi di una folla di 300 Vip invitati. 

Qualche frase di circostanza dal presidente, e il microfono passa finalmente nelle mani di John.

Non vola una mosca.

Il discorso di John Robbins di fronte al padre e ai soci

 

Dear Mr Robbins, e carissimi soci della Corporation.

Vi ringrzio per gli onori mi state riservando. Sappiate che in questo anno di lavoro presso le sedi staccate ho potuto verificare la magnificenza di questa organizzazione, le sue caratteristiche, i suoi meccanismi e soprattutto la sua gente.

Vi confesso però di essermi innamorato pazzamente delle creature che sono alla base dei bilanci e dell’alta redditività del gruppo. 

Il mio non è il colpo di testa di un giovane viziato dal benessere, ma è frutto di una profonda e ponderata riflessione, di una irrefrenabile crisi interiore.

 

Gli amarissimi gelati prodotti dalla Baskin Robbins

 

Dichiaro di essermi innamorato delle mucche, e di tutti i loro cuccioli, che ho potuto osservare, accarezzare e capire. 

Dichiaro di voler difendere a spada tratta la loro giusta causa.

Gente con la quale sono entrato in rapporto di simbiosi spirituale prima ancora che fisica.

Da questo momento, non soltanto rinuncio alla prestigiosa carica che mi avete proposto, ma diventerò oppositore dell’azienda di mio padre, e farò di tutto per smantellare questa fabbrica di sofferenza, di tortura e di morte, per liberare dalle catene e dal boia tutte le creature che alimentano gli amarissimi gelati prodotti dalla Baskin Robbins.

 

John Robbins oggi. Una persona serena e felice, amatissima in America e nel mondo.

 

John Robbins è diventato autore di diversi libri di successo, tra i quali il magnifico Diet for a New America, che ha venduto milioni di copie in tutto il mondo.

E’ una persona che vive felicemente in California, e che dedica la sua vita alla salvezza della natura e dell’ambiente, alla ricucitura storica del suo paese con la Comunità dei Pellerossa d’America.

E’ presidente della EarthSave Foundation

Amatissimo e stimato da tutti, negli Stati Uniti e nel mondo.

Hanno assegnato il premio Nobel per la pace al presidente Barack Obama.

Quanta profonda ignoranza e quanta superficialità!

CAPITOLO   31

LE CLINICHE IGIENISTICHE PRESCELTE DAI DIVI DI HOLLYWOOD

Frank Sabatino e la formula vincente

 

Frank Sabatino, allievo di Shelton (Clinica dr Sabatino ad Hallandale in Florida).

Smettiamola con le solite sciocchezze delle proteine. La nostra formula vincente prevede:

 

Drastico incremento frutta-verdura-noci al naturale, nonché tuberi e legumi freschi (tutti riduttori dei 

      radicali liberi).

Masticare bene e lentamente.

Dormire meglio, poiché la carenza di sonno provoca sbalzi insulinici e dolori muscolari.

Ridere di più, saperla prendere, senso dell’umorismo.

Autostima, amore per se stessi e il prossimo, esteso a tutte le creature.

Ricordarsi che le 3 più comuni deficenze alimentari sono nell’ordine: fibre, fitonutrienti, antiossidanti.

 

Ralph Cinque e la lotta alle abitudini distruttive

 

Ralph Cinque, allievo di Shelton (Clinica dr Cinque a Buda-Texas).

E’ fondamentale concentrarsi nel cambiamento radicale delle abitudini distruttive:

 

Via il fumo.

Via gli alcolici e i nervini.

Via i latticini e le proteine animali di terra e di acqua.

 

Alan Goldhamer, sulla semplicità dell’igienismo

 

Alan Goldhamer (Clinica dr Goldhamer a Santa Monica-California)

L’igienismo naturale è di una semplicità sconvolgente:

 

Mai mettere in bocca niente che non sia vivo, fresco (tendenzialmente crudo), naturale, innocente 

      (cruelty-free

Assicurarsi di poter sempre disporre di aria pura, acqua pura, sole, movimento fisico.

Prendere nota che viviamo in un mondo ostile, disegnato e programmato per farci ammalare e morire prima del tempo. Diventare scettici, dissidenti e independent thinkers è pertanto obbligatorio.

 

Ronald Criedland e i principi dell’igienismo

 

Ronald Criedland (Clinica dr Criedland a San Francisco-California):

 

I nostri principi operativi:

a)  La salute è sempre risultato di un vivere salubre.

b)  Il corpo non va mai contro se stesso, e tende ad autoguarire, a condizione che gli diamo la possibilità  

     di farlo.

Il nostro obiettivo è rispettare i sintomi e rimuovere le cause vere di malattia.

 

Joel Fuhrman, il privilegio di migliorare la qualità della vita

 

Joel Fuhrman (Clinica dr Fuhrman nel New Jersey):

 

Non ci sentiamo obbligati a smuovere la gente e a cambiare il mondo. Ci basta il raro privilegio di  

      offrire consigli ed istruzioni capaci di modificare in meglio la qualità della vita.

Da noi viene gente con grossi problemi che i medici non risolvono. A volte ci fa male al cuore 

      rimandare a casa quelli con cancro conclamato.

Abbiamo scelte costruttive da proporre, sul come mangiare, come riposare, come controllare le 

      proprie emozioni, tutti fattori determinanti per il nostro benessere.

Insegnamo a dialogare col corpo, ad allinearsi con la saggezza intrinseca del proprio organismo.

 

Robert Pritikin, una grande tradizione di famiglia per la lotta al grasso

 

Robert Pritikin (figlio del celebre Nathan Pritikin), titolare Centri Salute e Longevità dr Pritikin a Santa Monica-California e Miami-Florida, con un eccezionale palmares di 70 mila persone rimesse in forma in 20 anni di attività:

 

L’uomo è stato disegnato per mangiare certi cibi e non altri. I vegetali contengono tutto quello che serve alla salute, senza alcuna eccezione.

La scienza ha speso anni e miliardi per individuare la formula nutritiva ideale per l’uomo. 

      Essa esiste ed è di una semplicità sconcertante. Si chiama sistema vegano.

I ricercatori veri e trasparenti lo sanno da decenni che la dieta salubre, ringiovanente, sexy, non ingrassante, è quella composta da carboidrati vivi, da frutta e vegetali freschi, da legumi e cereali integrali (cotti in modo conservativo).

CAPITOLO   32

AIDS, NON MALATTIA MA PROGRAMMA DI GOVERNO

 

Peter Duesberg, votato a smontare la folle macchinazione Aids

 

Peter Duesberg, docente di biologia molecolare e cellulare alla Berkeley University in California, acerrimo nemico del carrozzone Aids, e della famigerata coppia Gallo-Montagnier:

 

Quando il mondo si accorgerà finalmente che il virus Hiv, per il quale Montagnier ha avuto il Nobel, non esiste affatto, e che l’Aids è stata tutta una gran truffa, il CDC (Center Disease Control) sarà pronto a presentare l’ultima sua trovata, ovvero i suoi nuovi super-batteri.

Da tempo immemorabile, il potere della medicina si fonda sulla paura delle malattie, soprattutto se infettive, soprattutto se sessuali. Il carrozzone Aids ha sfruttato e sta sfruttando, in modo indecoroso e vile, questo specifico strumento di potere.

 

Il carrozzone Aids di fronte all’Eldorado della Cina e dell’India

 

Tanti gli articoli che ho scritto negli ultimi due anni sull’Aids. Direi troppi.

A dimostrazione che non servono a niente.

Se il più importante ricercatore mondiale, che insegna microbilogia molecolare e cellulare alla Berkeley University, non riesce a farsi ascoltare, non vedo come potrebbe un Vaccaro qualsiasi incidere più di Duesberg.

Il carrozzone Aids, guidato dall’abile traghettatore Bill Clinton, sta approdando con successo ai due maggiori mercati mondiali, la Cina e l’India.

Le indagini e i marketing assicurano 10 anni di stratosferici profitti per BigPharma e l’indotto.

Miliardi di nuove persone da soggiogare, terrorizzare e medicalizzare.

 

Magra soddisfazione

 

Altro che Duesberg e Vaccaro.

Segnalo soltanto che la mia ultima tesina Aids, non malattia ma programma di governo, è stata pubblicato dalla rivista Nexus New Times, (numero 84 di febbraio-marzo 2010).

Per chi la volesse leggere, sta sul sito  HYPERLINK “http://www.valdovaccaro.blogspot.com” www.valdovaccaro.blogspot.com

Magra soddisfazione, ragazzi.

CAPITOLO   33

VI PROIBISCONO DI FUMARE, DI BERE E DI SCOPARE

Vasco Rossi, un artista simpatico che regala emozioni 

 

Vasco Rossi. 

Amatissimo dagli Italiani. 

Più influente di 10 papi messi assieme. 

Riempie gli stadi dovunque va.

Che ci fa qui? 

Nessuna contraddizione. 

 

Se abbiamo inserito Baudelaire, perché no anche Vasco?

 

Abbiamo incluso Charles Baudelaire e possiamo inserire Vasco, perché ha una qualità unica, ed è quella di regalare emozioni. 

La vita è fatta anche di quello, soprattutto di quello.

Lo ha fatto da quella sua lontana apparizione a Sanremo con Voglio una vita spericolata, all’ultimo show dell’11 febbraio, presso il Forum di Assago, con quel La vita è un brivido che vola via del motivo Sally, che nulla ha da invidiare alle rime dei migliori letterati.

 

Quando l’anima è grande, le miserie corporali si rimpiccioliscono

 

Allora, a maggior ragione avrei dovuto inserire il grande Fred Buscaglione, un artista capace non di divertire, ma addirittura di far lacrimare la gente.

Se c’è qualcosa che mi fa tanto male, è l’acqua minerale. 

Miracolosa sarà, ma per piacere, io non la posso bere!

Finì purtroppo male, perché l’uomo dal whisky facile era anche lui troppo di parola.

Ma era una grande anima e, quando l’anima è grande, persino la miseria corporale si rimpicciolisce, a consolazione dei tanti sbandati che soffrono per il fegato sbucherellato dagli stravizi.

 

Vi proibiscono di fumare, vi proibiscono di bere, vi proibiscono di scopare

 

Alla fine del concerto, ha lanciato il suo messaggio: 

Vi proibiscono di fumare, vi proibiscono di bere, vi proibiscono di scopare, vi proibiscono di essere liberi. 

Quanti proibizionismi! 

Ma fate quello che cazzo vi pare! 

Qui l’artista ha esagerato di brutto. 

Quella non è poesia. 

Quella è demagogia. 

Stiamo attenti al messaggio che diamo alle nuove generazioni

E’ compiacere un pubblico di ragazzini pronti ad assorbire ogni sillaba e ogni umore del loro profeta.

Vasco ha aggiunto una frase importante, dopo il Fate quello che cazzo vi pare!

Ha detto: Fatelo, purché ciò non si traduca in un male fatto agli altri! 

Ma il boato di approvazione e di delirio del pubblico ha coperto quelle parole.

 

Una tiratina d’orecchi, l’idolo Vasco Rossi se la merita

Non conosco la sua dieta e le sue abitudini particolari. So solo che è un personaggio di una simpatia straordinaria. 

Per mantenersi in auge così a lungo, è sicuramente virtuoso in alcune sue scelte. 

La corsetta ossigenante che fa regolarmente intorno agli stadi, prima di ogni suo concerto, dimostra vocazioni igienistiche.

Non mi meraviglierei che fosse pure, a volte, vegetariano.

Confesso in ogni caso che Vasco mi piace. 

Non posso cambiare opinione su questo. 

 

La poesia è bella, ma non deve fare troppo male

 

Ma quel suo messaggio non va assolutamente bene. 

Avrebbe dovuto dirlo e ripeterlo in questi termini:

Fatelo, purché non si traduca in un male fatto a voi stessi e fatto agli altri: Cioè non fatelo. Almeno per il bere e per il fumare, anche perché se uno beve e fuma, col cacchio che scopa bene!

Questo avrebbe dovuto essere il suo messaggio chiaro e inequivocabile.

La libertà, caro Vasco, non sta nel darsi la zappa sui piedi, o peggio ancora sulle proprie palle.

Alla fine del concerto, troppi ragazzi stesi a terra ubriachi e fuori di senno. 

Incapaci di reggersi su due gambe, altro che scopare!

La poesia è bella, ma non deve fare troppo male. Vero Vasco?