Da medico a dimostratore vincente della salute

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2 Giugno 2009

Le tue osservazioni mi hanno stuzzicato

Caro V, Grazie per la tua pronta risposta intitolata  Profumo di pesce e crisi d’identità.
Hai un po’ corretto e rimaneggiato e rimontato il mio testo, anche se lo hai fatto tutto sommato in modo accettabile.
In linea teorica condivido quanto mi hai detto.
Però, le tue osservazioni mi hanno stuzzicato, generando altri punti che vedrò di elencare qui di seguito.

Il digiuno più appropriato per i noduli sottopelle

Il digiuno di cui parli deve essere molto lungo, o bastano 2-3 giorni, stile Ehret?
L’acqua da bersi in concomitanza dev’essere distillata o va bene l’acqua al limone?
E’ indispensabile il digiuno o tali noduli se ne andrebbero, in tempi più lunghi, anche con la stessa dieta fruttariana-vegana-igienista?

Risposta a un richiamo di solidarietà, più che scelta salutistica

Non posso che concordare. Ho avuto un momento di confusione.
Il fatto di ridiventare vegetariano o di optare per il veganismo restano in ogni caso una scelta personale che prescinde da ogni ragionamento, persino da ogni considerazione di tipo salutistico.
E’ una risposta logica e netta a un richiamo di solidarietà e di amore verso l’universo e verso la vita di tutti.
Appena avrò preso una decisione in proposito, sarai il primo ad essere informato.

Il dialogo con gli altri è diventato più che mai problematico, e c’è un grosso bisogno di illuminazione

Tieni presente che il dialogo con le persone normali, e con gli stessi compagni di università che nemmeno conoscono Shelton, è quasi impossibile, e c’è davvero necessità di fare dei confronti anche vivaci con chi ha più esperienza.
In questi tempi, difficili per tutti, dove la gente fa persino fatica a convincere se stessa sulle cose in cui credeva nei tempi andati, c’è una forte necessità di essere illuminati da quei fari luminosi di cui tu parli.

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Il diffuso disagio della gente normale

Le persone normali sono a disagio, non stanno bene, fanno fatica a pensare, a capire, finanche ad esistere.
In genere credono solo alla scienza, o meglio ai vari enti corrotti che citi spesso nelle tue mail, o a quanto sentono dal video televisivo.
O magari prendono per oro colato ogni nuovo libro che arriva sul mercato da autori tipo Barry Sears.

Non credo di essere una banderuola che si allinea col vento che tira

Nel caso mio, cerco di essere pridemnte e scettico, e di non andare col vento che tira, come una banderuola.
Non mi ero affatto fidato di Carlo Guglielmo sulla faccenda della neo-macrobiotica, anche se sono portato a stimare gli anziani nelle varie discipline.
Sento una forza interna che mi spinge a diventare un faro, un illuminatore, un aiuto per le tante persone normali che lavorano con fatica, al punto di non avere il tempo di riflettere, di pensare, di respirare, o di guardare le nuvole o la montagna.
Conosco troppa gente che si ammala gravemente a tutte le età.
La voglio aiutare. Ed è per questo che ho scelto di fare medicina.

Riaccendi in me la voglia di diventare un medico non-medico

Tu sostieni prepotentemente che con l’alimentazione da te proposta si potrebbero guarire od anche evitare tante patologie.
Qui non è solo una questione etica. Qui si parla di salute. Ed è quello che fai instancabilmente tu, parlando in continuazione dell’uomo progettato e disegnato fruttariano-vegano.
Ed è proprio qui che riaccendi in me la voglia di essere quel medico non-medico che punta a diventare un faro.
Ed è qui che mi stimoli a diventare un dimostratore vivente della salute.

Ti chiedo dunque cosa fare in concreto

Ed allora, anche a nome dei tanti come me, che non vogliono essere superficiali, e che sono dotati di buona volontà e di sensibilità, e dei tanti che desiderano come minimo di stare un po’ meglio, ti chiedo cosa fare.
Non vogliamo essede banderuole, né possiamo fidarci di teorie addomesticate dalla scienza ufficiale.
Non possiamo nemmeno fidarci del tutto delle teorie alternative, incluso le tue, che sono necessarie ma non sufficienti a controbilanciare le prime.

Non bastano le belle parole. Ci serve toccare per credere, proprio come San Tommaso.

Ci serve una soluzione. Ci serve qualcosa di più concreto.
Non ci bastano le tante belle parole, di cui ti siamo peraltro grati.
Spero anzi che produrrai molti altri articoli e tesine.
Non sai quanto ci piacciono e quanto li riteniamo utili per tutti.
Ma chiediamo qualcosa di più.

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Per convincerci ad agire, per vincere il nostro scetticismo, abbiamo bisogno di conoscere e toccare qualcuno, proprio come San Tommaso.
Abbiamo bisogno di vedere coi nostri occhi.

Necessità di stringere la mano a persone fuori del comune

A livello personale, mi basterà forse incontrare te, o Carmelo Scaffindi, o Franco Libero Manco, uomini che paiono fenomenali per come li descrivi, e ai quali sarei davvero felice di stringere la mano.
Sono un essere umano influenzabile, ed ho bisogno di conoscere qualcuno che incarni questa possibilità evolutiva-virtuale di cui parli.

Le cliniche di cui parli non si sa se esistano. Non si legge da nessuna parte.

In concreto, ho bisogno di sapere e di farmi raccontare dal vivo la storia di quelli che sono guariti nelle cliniche igienistiche in Italia o Francia o America.
Mi servono esperienze, contatti con queste persone. Mi servono le loro storie.
Purtroppo, quelle cliniche di cui parli non si sa se esistano e dove esistano.
Non si legge da nessuna parte. Non conosco nessuno che ci sia stato.
D’accordo, sono uno che ha viaggiato poco, e intendo rifarmi non appena possibile.

Lo strazio della gente che muore di tumore malcurato

Ho conosciuto molti che sono morti di tumore seguendo le cure convenzionali.
Ed ho conosciuto parecchi che sono morti seguendo la macrobiotica ed altre cure alternative e naturopati che, e ti assicuro che è straziante vederli fino alla fine illudersi e sperare di farcela.
E, se poi non ce la fanno, se ne vanno pure male e da sconfitti, sentendosi in colpa perché a livello alimentare o spirituale non hanno saputo gestire la situazione.

I miei ed i nostri turbamenti. La necessità di essere contagiati in bene.

Ecco qua i miei turbamenti.
Ho espresso in queste righe i miei dubbi profondi.
Quelli che covano più o meno dentro ognuno di noi.
Potrebbe essere utile ed interessante per tutti sentire le tue risposte, se ne hai.
Se te lo chiedo, significa che sento in te la possibilità di darmi delle risposte.
Abbiamo tutti bisogno di essere contagiati in bene.

L’alimentazione da te propugnata va benissimo, ma serve una ulteriore spruzzata di luce

Sperimentare l’alimentazione di cui parli va benissimo, non ci sono problemi.
D’accordo che tutto deve partire anche da noi stessi.
Ma è indispensabile una spruzzata ulteriore di luce ed allora, quando le nuove pianticelle virtuose saranno cresciute e preparate al meglio, dotate di cuore e cervello autosufficienti, potremo tutti diventare dei faretti radiosi.

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Alcuni appunti critici relativi ai tuoi scritti

Hai scritto che il Dr Norman Walker è vissuto fino ai 116 anni, ma ho riscontrato invece che è morto all’età di 100 anni.
Hai parlato bene dei Diamond, ma pare che si siano messi a vendere integratori ed enzimi su Internet.
Ho pure letto una affermazione buttata là: Non credo ci sia oggi in questo paese nulla meglio di Berlusconi-Bossi-Fini.
Perdonami, ma non mi suona bene, detto da te.

Il perché della divulgazione dei tuoi scritti

A parte questo, c’è totale apprezzamento per quanto scrivi.
Ho mandato almeno 200 messaggi per segnalare il tuo libro ad altrettanti amici, e spero che si possa al più presto leggere anche il secondo e il terzo volume.
Se ho deciso di divulgare il tuo libro, non lo faccio a caso.
Credo sia importante parlare e confrontarsi su queste cose che sollevi in continuazione.
Quelli che hanno da raccontare le loro esperienze, quelli che sanno e che sentono nel profondo, sono i benvenuti a farsi avanti.
Grazie e a presto.
Dionisio da Torino.

Ritocco dei messaggi

Ciao Dionisio, Hai ragione. Ho corretto e rimontato la tua mail, e la stessa cosa ho dovuto fare con la presente replica, che altrimenti avrebbe preso 7 pagine.
Ma mi devi dare atto che non c’è alcun rimaneggiamento, taglio o censura, e che ho evidenziato fedelmente i tuoi concetti.
Ho solo modificato il tuo nome per motivi di privacy.
Non vorrei mai cambiare nemmeno una virgola, anche perché le lettere che ricevo sono scritte il più delle volte a regola d’arte.
Se ricorro a dei ritocchi e a piccoli tagli, è solo per rendere più incisivo e comprensibile e sintetico il contenuto, anche in funzione delle risposte che poi allego.
Tieni presente che gli editori pretendono e prediligono tesine brevi e stile conciso.

Più che una questione personale di banderuola al vento, un problema di diffuso disagio collettivo

Pare che il termine banderuola da me usato ti abbia colpito particolarmente.
Non intendevo offenderti, o sottovalutare i problemi seri che si nascondono dietro gli errori e le incoerenze che ognuno commette.
A volte mi esprimo con eccessiva durezza e magari uso termini provocativi. E’ un po’ nel mio stile.
Ma, ti assicuro, non c’è mai disprezzo o sottovalutazione dei piccoli o grandi drammi sottostanti.

– 5 –

Che fare in concreto per diventare dimostratore vincente della salute

Il problema centrale di questa tua mail è il che fare in concreto per diventare un dimostratore vincente della salute.
Che fare per arrivarci, nonostante la scienza ufficiale così inaffidabile, e nonostante le teorie alternative, che tu ritieni necessarie ma non sufficienti, come nel mio caso personale.
Se possedessi la formula magica per darti questa risposta, te la darei immediatamente.
Nel mio piccolo, cerco di fare del mio meglio, cerco di essere testimonial di salute, cerco di dare il buon esempio.
Non trovando grandi scuole in giro, ne ho inventata una, nominandomi rettore, professore e studente fuori corso. Dirò pure le mie cazzate, ma almeno mi controllate e mi correggete, ed in più non peso sul bilancio dello stato, sull’erario pubblico. E le punzecchiate arrivano puntuali, miste magari a tanti immeritati elogi.

Come eravamo e come siamo

Viviamo in un mondo drammaticamente nuovo ed inusuale rispetto ai tempi andati.
Già cinquanta anni fa, quando ero ragazzino, e le strade tra un paesino e l’altro erano piccoli viottoli ghiaiosi ed infidi sui quali transitava una bicicletta all’ora, una Lambretta al giorno e una Fiat Topolino ogni settimana, la gente era diversa, per sembianze, carattere, idee, sentimenti.
Un villaggio era tutto scettico, agnostico e comunista, l’altro era tutto casa e chiesa, l’altro ancora era tutto soldi e tutto business, il quarto era tutto feste e divertimento, il quinto era tutto aratro e campi di mais.
Pure le persone singole, all’interno del medesimo caseggiato, si distinguevano per ceppi famigliari, tipo
i Baschére, chei di Brìul, i Matius, i Crops, i Falzùs, i Driàns (cito alcuni gruppi del paese di Tavagnacco, come esempio calzante), cui venivano attribuite alcune peculiari caratteristiche positive ed anche negative.

Da artisti, istrioni e mattacchioni, a standardizzati ed inquadrati

La gente, presa uno per uno, rappresentava davvero un universo originale e differenziato.
Personaggi strani, strampalati, mattacchioni e non allineati, abbondavano in ogni angolo.
Elementi dotati di percorsi di vita, di idee simpatiche e a volte balorde e scherzose, erano la regola più che l’eccezione. Non mancavano i buffoni e gli istrioni, i matti e i ladri di galline e di biciclette.
C’era molta più originalità ed anche più impronta artistica in ognuno di noi.
Poi è arrivato il progresso, la ricchezza pecuniaria ed il livellamento culturale, la civilizzazione.
Tutte le strade si sono magicamente ricoperte di asfalto.
Le fontane nelle piazze sono state tolte, perché in ogni casa arrivava finalmente l’acqua potabile.
Il contatto visivo e fisico tra le persone è stato sostituito dal contatto telefonico e televisivo.
Autostrade, treni e frontiere aperte hanno fatto il resto, producendo fenomeni di uniformizzazione, di inquadramento e di standardizzazione, dei quali non abbiamo nemmeno fatto in tempo ad accorgerci.

L’uomo globalizzato dalle radici recise

Questi accadimenti, che allora riguardavano i paesini e le singole persone che ci abitavano, si sono generalizzati ed intensificati mediante i computer e le comunicazioni Internet, mediante l’incremento dei viaggi aerei e i flussi migratori.
L’uomo odierno è un uomo globalizzato, proteso e proiettato verso il futuro, e spesso alienato dalle proprie radici che sono state recise, in modo più o meno forzato, da tutti i fatti appena elencati.
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L’indottrinamento sistematico planetario da parte di un manipolo di gruppi e persone

Il ruolo dei globalizzatori è diventato oggi di straordinaria importanza.
Il potere culturale, economico, politico, è finito nelle mani di pochissimi, mandando in tilt ogni discorso di democrazia e di libertà.
Via le barriere naturali (monti e mari), via le frontiere, via le distanze, via l’incomunicabilità, un travaso incessante di esperienze, il tutto telecomandato e teleguidato, tele-concesso e tele-vietato dal potere.
Un indottrinamento incredibile che non lascia spazio all’individuale, all’idea diversa, all’idea originale.
Viviamo nell’era non dell’homo archetypum e dell’homo liberum ed eroticus, ma piuttosto in quella dell’uomo modellato, integrato, manovrato, manomesso, condizionato ed amalgamato.
Lo scontro tra l’Islam arrabbiato e l’America è un po’ uno dei simboli, se vogliamo, delle resistenze che si infrappongono tra globalizzatori e globalizzati.
Nessuno vuole dare qui ruoli positivi od eroici al terrorismo stile Bin Laden, o tantomeno ai Talebani, ai fondamentalisti, ai violenti ed agli intolleranti di ogni specie, ma essi incarnano, per certi aspetti, tali resistenze. Stesso discorso ovviamente per i no-global che si fanno sentire regolarmente ad ogni riunione dei G8 o dei G20.

Il potere scivolato, dalle capitali e dai parlamenti periferici, alla nazione leader

In pratica, il potere, la cultura, la scienza, la legge, le regole, la salute, persino la spiritualità, il modo di essere e di pensare, il modo di comportarsi, di nutrirsi, di fare o non fare l’amore, di ammalarsi e di morire, tutte queste cose sono passate nelle mani di certi gruppi e non di altri, diretti da certe persone e non da altre.
E’ un potere che non risiede più nei parlamenti e nei governi delle varie capitali, o nelle costituzioni e nei codici dei singoli stati, ma che scivola fatalmente nelle mani della nazione leader e nei suoi centri di intelligence, in quella che oggi, nel bene e nel male, resta l’America.
Ed è da quel paese, e da quei centri di potere, che arriva l’indottrinamento accelerato ed intensivo di cui siamo tutti oggetto e vittime.
Per capire quanto sta succedendo, ed anche per dare risposta ai tuoi quesiti, occorre partire da lì.

Che fare in concreto? Non violenza ma sistematica contro-cultura.

Non serve di certo scatenare la guerriglia e spaccare tutto. La violenza genera contro-violenza, e se la mettiamo su quel piano non risolviamo niente.
Serve piuttosto molta contro-cultura, contro-tam-tam, condotte in modo sistematico e scientifico.
Serve, se vuoi, quello che stiamo facendo. Io ci credo, altrimenti non lo farei.
Serve gente giovane che fa le tue domande, che mi critica e mi corregge, e che ciononostante manda il mio messaggio a 200 amici, tanto per fare un esempio.

Serve più che mai disobbedienza e contro-allineamento

Serve gente che informi le madri di non credere al Ministero della Sanità ed alle ASL, quando raccomandano le mammografie e le vaccinazioni contro il Papillovirus.
Serve gente che informi di non credere al Ministero delle Politiche Agricole e ai suoi leccapiedi, quando spinge gli agricoltori ad allevare più maiali e a produrre più latte.
Serve gente bastian-contraria che si opponga a tutti gli aspetti farabutti della globalizzazione.
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Serve creare una contro-cultura e un contro-comportamento, che faccia capire a quelli del Codex Alimentarrius che non siamo tutti fatti di pasta-frolla, e che i loro progetti non passeranno facilmente.

Entrare nelle strutture esistenti per modificarle e migliorarle drasticamente

Detto questo, è giusto entrare in concreto e civilmente nelle strutture esistenti, per migliorarle e modificarle.
Nel caso tuo è sensato completare gli studi, scendere a compromesso e prenderti la tua laurea in medicina, acquisendo e distinguendo nella tua coscienza e nella tua deontologia professionale quello che è giusto e quello che è sbagliato, in modo tale che le tue idee, le tue parole e le tue opere producano verità e salute, e mai disorientamento ed informazione truffaldina.
Conosco molti medici che trovano il modo di risolvere le contraddizioni insite nella loro professione.
Se pensi ai grandi medici della ANHS (American Natural Hygiene Society), tipo Jennings, Graham, Tilden e Trall, essi hanno lasciato la loro impronta e la loro illuminazione per oggi e per i secoli a venire.

Non credere a nessuno in modo aprioristico

Fai bene a non credere a nessuno in modo aprioristico. Non devi fidarti nemmeno dei maturi e degli esperti.
Non c’è nulla di peggio di un esperto in esperienze negative (che lui e i suoi mentori pensano essere magari positive).
Non devi credere nemmeno a Valdo Vaccaro, che non si sente né santo, né eroe, né scienziato infallibile.
Tu cerchi fari, illuminazioni e super-uomini dotati di grandi e convincenti esperienze.
Ma non siamo dei super-uomini, né Franco Libero, né Carmelo, né tanto meno io.
Se c’è qualcosa di buono in noi, se possiamo offrire qualche spunto e qualche idea, e quella spinta verso la verità e la salute che tu stai cercando, siamo molto disponibili.
Ma i valori, caro Dionisio, non si vendono ai banchi del supermercato.
La verità deve partire dal di dentro di ciascuno di noi.
Un uomo deve poter dire sempre ed in ogni istante  questo è giusto, questo è sbagliato, questo richiede approfondimenti e verifiche.
Devi dunque cercare il faro, il Pitagora e il Leonardo dentro te stesso, prima ancora che negli altri.

I buoni esempi non mancano affatto in Italia

In Italia ci sono ottimi esempi da seguire, anche fuori dai canali igienistici ed animalisti ufficiali.
Mi viene in testa il grande artista pugliese Pino Africano, che col suo esilarante volume Aprite le Orecchiette (Edizioni Unaltropuntodivista) ordinabile solo direttamente ( HYPERLINK “mailto:pino@lasalutemelamangio.it” pino@lasalutemelamangio.it) ha sferzato la cultura etico-alimentare di questo paese (4000 copie vendute a Bari, ma stranamente boicottato nel resto d’Italia), o anche persone inserite nel sistema, ma non per questo inquadrate ed irreggimentate, tipo la bravissima Dr Luciana Baroni, o la Dr Michela Depetris, autrice di un ottimo testo sull’alimentazione infantile (Ricette da favola per bimbi sani e mamme in gamba, Editrice Novalis), o il professor Franco Berrino, direttore dell’Unità di Epidemiologia dell’Istituto Nazionale Tumori di Milano, o lo stesso Nico Valerio, il quale, a parte alcune ultime evoluzioni non del tutto condivisibili, ha lasciato a questo paese un’ottima collana di libri tipo Tuttocrudo e Il Piatto Verde.

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La Nomenklatura specializzata nel nascondere e blindare le verità imbarazzanti

Per convincerti ad agire, hai bisogno di conoscere qualcuno di persona.
Hai bisogno di farti raccontare dal vivo la storia di quelli che guariscono dal tumore nelle cliniche igienistiche.
Pare quasi che io me le sia sognate e che siano state scritte da Walt Dysney.
Ti garantisco che esistono e funzionano, come è vero che c’è in zona New York una Statua della Libertà.
E’ vero che non se ne scrive e non se ne parla, è vero che un velo protettivo viene steso regolarmente sulle esperienze che scomodano e stridono.
Non devi dimenticare che esistono centinaia di esperimenti importantissimi, come quello di Cambridge, che sono stati segretati e nascosti per anni alla popolazione mondiale, con precisi interventi della CIA e di Scotland Yard.
Sai bene con quanta meticolosità il potere medico-farmaceutico-alimentare, ovvero la Nomenklatura, nasconde le verità imbarazzanti.

I 50 volumi scritti da Shelton non appartengono al Giornale dei Misteri

Guarda che i 50 volumi scritti da Herbert Shelton, autore che hai incontrato precocemente, ma che hai pure accantonato un po’ per evidente mancanza di fiducia, non sono il Giornale dei Misteri, o la rivista sugli UFO.
Dietro di lui c’è una caterva di medici e di studiosi che hanno prodotto eccellenti ricerche e magnifici risultati per oltre un secolo di storia medica alternativa.
Ti meravigli che nessuno ne parli da noi in Italia?
Sai o non sai che la stampa e i canali tv sono nelle mani sicure delle multinazionali e dei gruppi nazionali legati alle stesse?

I noduli che arrivano dopo anni di errori alimentari e di perverse accumulazioni.
Cliniche esistenti e funzionanti.

Nelle cliniche igienistiche del Dr Alec Burton, ad Arcadia presso Sydney, alla Regency House del Dr Frank Sabatino di Hallandale in Florida, alla Health Retreat del Dr Ralph Cinque a Buda presso Austin in Texas, alla clinica del Dr Goldhamer a Penngrove in California, in quella del Dr Joel Fuhrman a Belle Mead nel New Jersey, alla Health Promotion Clinic del Dr Ronald Cridland di Rohnert Park in California, ma anche nei Pritikin Longevity Centers di Santa Monica (California) e Miami (Florida), o in quella zurighese del Dr Bircher-Benner, dopo un rapido esame diagnostico, ti metterebbero a digiuno totale e controllato per il tempo necessario, che può variare probabilmente dai 3 ai 7 giorni, sotto la direzione imperscrutabile ed insindacabile del tuo stesso sistema immunitario, fino alla autolisi dei noduli stessi.
Per favorire l’espulsione delle tossine accumulate in anni di indiscrezioni alimentari e comportamentali, ci sarebbe ampio ricorso ad acqua distillata, oppure ad acqua distillata addizionata di limone.
Le cliniche tedesche alla Ehret propendono per il limone e per più diete corte e ripetute di 2-3 giorni.
E’ probabile che anche un miglioramento drastico e sistematico della tua dieta dia luogo nel lungo periodo a una scomparsa totale di tale inconveniente.

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Errori e stonature riscontrati in qualcuno dei miei scritti.
Il caso del Dr Norman Walker.

Il grande teorico dei succhi freschi di carota e di frutta, nato a Genova nel 1886 e poi trasferitosi in America, non è vissuto 116, ma soltanto 100 anni, e pare che questa sia realmente la verità odierna basata su dati anagrafici.
Occorre dire che il Dr Walker , a chi gli chiedeva la sua età, dichiarava regolarmente di non conoscerla neppure, al punto di non celebrare i suoi tanti compleanni. Si sentiva infatti ragazzino e ventenne anche quando aveva superato abbondantemente la soglia degli 80.
Tant’è che, nei testi reperibili in America, esistono varie versioni che parlano di 109, 113, 116, 118 e 119, in questo terno al lotto della sua scomparsa.
Come giustamente osservi tu, non è un fatto rilevante, anche se suona impreciso.

I Diamond e la loro evoluzione negativa

Marilyn ed Harvey Diamond, che ho incontrato dal vivo a Baltimora negli anni ruggenti, hanno scritto un ottimo testo che è diventato un classico dell’igienismo, e si chiama Fit for Life (In forma per la vita), edito dalla Bentam Book nel 1987.
Alcuni milioni di copie in tutto il mondo. Occorre darne atto.

Sono dei bravi giornalisti, simpatizzanti del movimento igienistico, ma niente di più

Non dimentichiamo però che si è trattato di buon lavoro giornalistico e nulla più.
Persone che hanno assemblato e sintetizzato in modo leggibile ed intelligente le fatiche dei ricercatori ANHS e dello stesso Shelton, senza essere profondamente coinvolte nel lavoro di studio e di sperimentazione.
Non sapevo nemmeno che si fossero messe a vendere integratori ed enzimi su Internet.
La cosa non mi fa piacere, ma non mi sorprende, visto che gli integratori sono un grosso business, e che l’America è il paese del business per antonomasia.

Non mi fa piacere sapere che Shelton trasgrediva a volte coi formaggi e che Luigi Costacura, ottimo igienista di casa nostra, fumava

Come non mi fece piacere apprendere da Ralph Cinque che Shelton consumava in segreto qualche pezzo di formaggio, nonostante le sue lotte contro i latticini (confidandolo ai più fidati allievi, e provando notevole imbarazzo per il suo predicare bene e razzolare male).
Come non mi ha fatto piacere apprendere da Scaffidi che Luigi Costacurta fumava.
A volte, tra il dire e il fare c’è davvero di mezzo il mare.

Guardiamo alla perfezione assoluta, ma accontentiamoci pure della perfettibilità umana

Essere naturalisti ed igienisti ed animalisti, non è evidentemente uno schema facile, fisso e scontato nel quale muoversi facilmente, ma è piuttosto un’idea che tutti noi umani dobbiamo perseguire, rincorrere e realizzare.

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Vale quel discorso che faccio spesso, dicendo che occorre almeno avvicinarsi al bene ed alla verità, occorre essere tendenzialmente naturalisti e vegani, evitando il più possibile il compromesso e la trasgressione su questi punti.
La perfezione assoluta è cosa ottima come obiettivo, ma la raggiungono soltanto gli eletti e i divini.

Le mie valutazioni positive su Berlusconi, Bossi e Fini

Quanto alle mie valutazioni su Berlusconi, Bossi e Fini, come uomini politici, sarà meglio che io stia più riservato e attento, più nascosto e diplomatico, in certe circostanze.
Volevo solo dire che non ero certamente tenero col precedente governo Prodi, e pertanto non ritengo di dover cambiare opinione.
Come non cambio idea sul fatto che in Italia, in momenti come questo, sia difficile trovare alternative valide, e che accanto al Peggio, esiste sempre, insidioso quanto mai, il Peggio del Peggio.

La nostra causa animalista-vegana-salutista viene bistrattata dalla destra, dalla sinistra e dal centro

L’ho detto più volte che non parteggio per alcun gruppo politico, e che la nostra causa animalista-vegana e salutista non è pertinenza di nessuno schieramento, essendo essa bistrattata in misura più o meno uguale dalla destra, dalla sinistra e dal centro.
Questo si deduce credo dai miei diversi articoli.
Non mi pare di essere tenero con gli attuali ministri delle politiche agricole e della Sanità del presente governo, tanto per fare un esempio.

Grazie per la divulgazione, ma non dimentichiamo le creature in grave sofferenza

Per concludere, ti ringrazio della pubblicità che mi stai facendo, e spero che questo serva non tanto per soddisfare le mie personali vanità, che sono ben poca ed effimera cosa, ma soprattutto la giusta causa che ci accomuna, e che coinvolge, non dimentichiamolo per nemmeno un istante, persone bistrattate e mal-medicalizzate, bambini innocenti male-ingozzati di proteine nobili che li rovinano anzitempo, ragazzi e ragazze che subiscono l’onta e gli attacchi insidiosi di vaccinazioni demolenti e perfettamente inutili, nonché animali spaesati ed intontiti di ogni specie i quali, a milioni, mentre io scrivo e mentre voi leggete queste righe, subiscono l’esperienza allucinante, ingiusta ed ignobile del proprio massacro, per mano di persone di bacata intelligenza e ruvida mano, che invece di assisterli, carezzarli ed aiutarli come dovrebbe essere, gli infilano un coltello in gola, comportandosi da bipedi arroganti, vigliacchi, venali, crapuloni ed irresponsabili.

Valdo Vaccaro – Direzione AVA-Roma (Associazione Vegetariana Animalista)
                         – Direzione ABIN-Bergamo (Associazione Bergamasca Igiene Naturale)