Conoscenza del sintomo ed ignoranza della salute

{jcomments on}Maggio 2009

 

Un romano de Roma, Valdino imperfetto

 

Caro V, Ognuno fa quel che può, come sappiamo, andando inevitabilmente incontro al risultato delle sue azioni.

Non posso ancora definirmi un perfetto  Valdino, come la simpatica amica B. di Grosseto, che dimostra di essere Valdina Doc!

Renato Zero ha i Sorcini, e tu hai i Valdini. E’ il prezzo del successo. 

Come ti dissi in altra mail, in quel di Roma stai diventando un mito.

 

Ho riletto la tua tesina  I guai della dieta vicariante, con diversa consapevolezza

 

Sono andato or ora a rileggermi la tua tesina sul mio caso  I guai della dieta vicariante, che mi scrivesti il 7 gennaio.

Ora sto un po’ meglio, ma ti confesso che non sono riuscito a mettere in pratica tutti i tuoi consigli, dei quali ti ringrazio.

Dopo diversi mesi, l’ho riletta con un’altra consapevolezza.

 

Mi rendo conto di seguire uno stile di vita tutt’altro che sano

 

Chi è sul cammino, sapendo che deve puntare sempre più in alto, come tento di fare io, non può rimanere sempre al palo.

Per me, come per molti altri, la vita è una continua evoluzione. 

Non accetto, come fa qualcuno, di ritrovarsi a morire senza aver cambiato una virgola.

Mi rendo anche perfettamente conto di seguire uno stile di vita tutt’altro che sano, tutt’altro che vegetus (visto che allievo?).

 

Ho smesso col caffè, e il mio fisico ne ha giovato tantissimo

 

Come ben sai, ho smesso totalmente col caffè, e non ricordo nemmeno da quando. Buon segno, no?

Il mio fisico ne ha giovato tantissimo.

Sono ultrafelice di averlo fatto, anche se per 3 notti non ho dormito quasi mai per mal di testa e formicolio alle gambe. Ma tutto passa, tutto sen va, solo Dio resta!

E alla fine ogni cosa è tornata alla normalità, nel senso che, a parte un po’di sonnolenza, sto molto meglio.

 

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Uova, latticini e miele, e lento reinserimento cibo crudo

 

Come ti scrissi a gennaio, non sono ancora un vegetus vero e proprio in quanto consumo, anche se in modeste quantità, uova e latticini, oltre al miele.

Un altro mio problema riguarda il cibo crudo, che sto reinserendo gradualmente dopo i problemi che ho avuto per il reflusso gastrointestinale.

Lo sto facendo, ma non al ritmo che vorrei.

 

Non è che lasciando del tutto uova e latte, corro il rischio di non mantenere il peso?

 

Un altro neo è il mancato uso di pane e cereali integrali, ed anche di semi come noci e mandorle.

Ancora non li tollero, e poi ho il problema del peso.

Se ricordi, quando ti scrissi la prima lettera, pesavo 54 chili. Per la mia altezza di 1.77 ho superato di poco i 57, ma non è il mio peso ideale, e sento che devo ancora salire.

E qui sorge il problema di cui voglio parlarti oggi.

Non potendo inserire a sufficienza gli alimenti basilari di cui sopra, ho paura di perdere di nuovo quei 3 chili che ho acquisito con tanto impegno.

Non pensi che lasciando definitivamente uova e latticini, come del resto vorrei, potrei correre quel rischio? 

Che ne pensi?

 

Rinunciare al vestiario che proviene dalla morte altrui

 

Altra domanda. So che chi è vegan deve rinunciare a tutto il vestiario che proviene dalla sofferenza e dalla morte degli animali. 

Scarpe, cinte e portafogli di pelle, lana, e così via.

Io uso solo prodotti che non siano di pelle animale, ma ho ancora dei maglioni di lana.

E tu, come ti comporti in questo senso?

A gennaio scrissi a Carmelo Scaffidi su tuo consiglio, ma non mi ha mai risposto.

Grazie di tutto.

So che mi darai, as always, dei buoni consigli.

Un saluto. Federico da Roma.

 

Non avrei mai pensato di far concorrenza a Renato Zero

 

Non sapevo di essere diventato un concorrente di Renato Zero, grande artista che mi piace da matti.

Quella dei  Valdini è comunque battuta assai simpatica.

Ho piacere che l’articolo  I guai della dieta vicariante  ti sia servito.

Aver vinto la dipendenza dal caffè mi pare un risultato niente affatto disprezzabile.

Quanto al reinserimento del crudo, che procede ma non al ritmo voluto, e al mancato uso di pane e cereali integrali, e di semi di albero (mandorle, noccciole, pinoli) perché non tollerati, occorre sicuramente risolvere il problema in modo positivo e concreto, anche se con minuziosa gradualità.

 

 

 

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E’ giustissimo essere animalisti coerenti a tutti i livelli. Pure io ho margini di miglioramento.

 

Il discorso animalistico è giusto seguirlo in modo il più possibile rigoroso.

Confesso, e me ne vergogno, che a volte trasgredisco pure io, per disattenzione o mancanza di tempo, per cui mi ritrovo con scarpe e cinture in parte cuoiati, e qualche oggetto di vestiario contenente della lana, per cui ho ampi margini di miglioramento, se voglio offrire sempre coerenza e buon esempio. 

Vedi dunque che non sono un mostro di perfezione.

Ricordo anni fa che il mio architetto aveva fatto un’accurata ricerca di mobili nell’arredare ex-novo la mia abitazione, facendomi ritrovare una serie di sedie lussuose e comode, in pelle di colore rosso scarlatto di cui andava particolarmente fiero.

Ci rimase davvero male, ma gliele feci immediatamente sostituire con delle più semplici ma anche assai naturali seggiole in tela. Qualcosa dunque cerco di fare anche in quel senso.

 

Il pop corn a grani gialli, neri e rossi, con fichi freschi e banane, e diventerai più  Valdino

 

Tornando però al tema centrale, ti consiglio di provare vari tipi di pane e adottare possibilmente quelli che ti creano meno difficoltà.

Ci potrebbe essere di mezzo qualche disfunzione celiaca, ovvero qualche difficoltà col glutine.

Raccomandol’uso di gallette integrali ai vari cereali, ed anche la famosa crema di avena, magari due volte al giorno, mentre succo di carote e sedano, e mezzo avocado al giorno, non dovrebbero mai mancare nella tua dieta.

Anche il pop-corn fatto in casa, a grani gialli, neri e rossi (senza zucchero e sale), accoppiato a banane o a fichi freschi, potrebbe diventare piatto fondamentale.

Chiudo un occhio sul miele, a patto che sia miele crudo e non pastorizzato, e a patto che ti liberi progressivamente anche da questa dipendenza adottando il tuo vero zucchero naturale che è solo quello della frutta.

 

Chi ti ha detto che uova, latticini e gelati  servano, nel tuo caso, a mantenere il peso?

 

Chi ti ha mai detto che uova e latticini e gelati siano fondamentali per farti mantenere il peso o per farlo aumentare? Questo succede negli obesi che si intasano sempre di più.

Succede pure nella media degli adolescenti italiani, che sono oggi i più obesi d’Europa, e si mettono in diretta concorrenza con gli Stati Uniti, in questa poco virtuosa classifica che comincia a preoccupare pure il Ministero della Sanità, il quale consiglia, con l’arrivo del caldo, cibi leggeri e digeribili, e non troppo elaborati.

 

I cibi non troppo elaborati suggeriti dal Ministero della Sanità tramite il Telegiornale.

Avrebbero dovuto dire mangiate sempre cibi naturali-pacifici-crudi e starete in forma perfetta.

 

Ho sentito questa frase ieri nel telegiornale delle 13.30.

L’espressione Non troppo elaborati, mi ha fatto sorridere. 

E’ una foglia di fico, un eufemismo per non offendere gli ambienti produttivi dominanti, ossia i casari e i macellai, i medicalizzatori e i farmaceutici.

Avrebbero dovuto dire mangiate sistematicamente cibi naturali-pacifici-crudi, e dimenticatevi del peso in più o in meno, e dimenticatevi totalmente dei virus e dei batteri, e questo sia valido con tutti i climi e tutte le stagioni.

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Ma la verità è la cosa più pericolosa e vietata al mondo, ammesso che si conosca

 

Ma la verità non si può rivelare, ammesso che la si conosca. 

Non si può dire a voce alta, né si può affermare con tutta la chiarezza. 

Qualcuno potrebbe capirla e diventare troppo sano. 

I ragazzi italiani potrebbero ridiventare agili, scattanti e felici come nei bei tempi andati.

E ciò sarebbe una vera disgrazia. Una rovina del marketing.

Un accadimento inauspicabile che darebbe gran fastidio a una mostruosa catena di interessi industriali disegnati ed imbastiti sulle disgrazie altrui.

 

Mangiate molta più frutta e molta più verdura, firmato professor Giorgio Calafrese

 

Stamane, ad Uno Mattina, mi ha di nuovo sorpreso l’ineffabile professor Giorgio Calabrese.

L’ho detto già in periodo invernale, e lo ribadisco a maggior ragione oggi col caldo, e soprattutto quando andate a nuotare: Mangiate molta più frutta e molta più verdura.

Difficoltà a digerirle? Allora ricorrete a un buon piatto di pasta o di riso.

Incredibile, non sto scherzando. Mi corregga se avevo le traveggole e ho capito una cosa per l’altra.

Ha detto proprio questo. Non ha nemmeno nominato una volta la parola carne. Il mondo si sta davvero ribaltando. Va a finire che dovremo cambiare idea nei suoi confronti. Oppure succede che ci metteremo noi a fare i piazzisti di rognoni e bistecche, per senso di umana pietà nei riguardi del dr Luca Zaia, Ministro delle Politiche Agricole, rimasto improvvisamente orfano di un tale eccellente mentore.

 

Un appunto sulla compatibilità del nuovo corso

 

Un appunto glielo devo muovere.

Caldo o freddo, molta più frutta e molta più verdura, è un rientro tra il pensiero dei saggi.

E’ il ritorno all’ovile di una pecorella che si era persa tra gli infidi meandri dei macelli altrui.

Il professor Calabrese, quando vuole e quando glielo permettono, è persona carica di nozioni e di saggezza.

Ci deve però spiegare come si fa a mangiare tanta verdura e tanta frutta, senza abbandonare drasticamente e rigorosamente non solo quelle teorie atkinsiane che aveva proposto a febbraio 2008 dal medesimo palcoscenico televisivo, ma anche le più semplici e modeste opzioni onnivore dei tanti che non sanno fare il passo decisivo verso il veganismo-crudista, e continuano ad appestare il proprio frigorifero ed anche il proprio tubo gastrointestinale con dei pezzi di petto-piede-schiena-cervella o coda, di qualche disgraziato innocente finito tra le fauci della macchina organizzativa strazia-bovini, strazia-suini, strazia-piumati, strazia-pinnati.

 

Calabrese e Cambridge

 

Si evince la gran voglia di Calabrese di inserire Cambridge nella sua filosofia nutrizionale.

Ben venga. Saremmo entusiasti di aver acquisito un tecnico di tale livello alla nostra causa.

Peccato che 5 pasti sazianti di frutta al giorno, lontani da mezzogiorno e dalle sette-di-sera, e due terrine di verdura cruda come inizio pranzo e inizio cena, rendano non solo assai più semplici, banali, privi di primo-secondo, i due pasti principali, ma impediscano pure l’inserimento di qualsiasi piatto basato su proteine animali di qualsiasi genere, visto che tali sostanze richiedono lunga digestione-assimilazione e si rendono incompatibili con i principi e i metodi di Cambridge.

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Ogni clinica igienistica americana ti spingerebbe al peso forma, mediante digiuno e crudismo

 

Sappi comunque, Federico, che, se vai in una clinica igienistica di Santa Monica in California o di Miami in Florida, la prima cosa che ti imporrebbero, sarebbe un digiuno ad acqua distillata per almeno 3 giorni.

Digiuno purificatore al fine non di farti mantenere o modificare il peso o calare di peso, ma a quello di riprendere il tuo peso forma ideale, che è cosa assai diversa.

E al termine del digiuno ti sottoporrebbero a un regime alimentare non di emergenza, ma di buon-esempio e di modello-stabile per tutta la vita, ovvero ti prescriverebbero l’unico regime nutrizionale umano possibile e coerente con la salute, che è il regime crudista e vegano, con minime e ben delimitate concessioni ad alcuni compromessi in fatto di cottura.

 

Nel caso tuo, uova e latticini ti mantengono patologicamente sottopeso

 

Latticini e uova causano sovrappeso nella maggioranza della gente, e impediscono agli obesi di tornare al loro peso forma naturale, questo è sacrosanto.

Ma nel caso tuo succede l’opposto.

Tu hai un problema gastrointestinale cronico da risolvere.

Tu non hai ancora capito quanto micidiali siano uova e latticini nel causarti:

 

Acidificazione del sangue.

Letargia, ossia quella sonnolenza che cercavi di risolvere col caffè.

Rallentamento e impedimento alla importante fase di assorbimento-nutrienti, per il velo di collosa caseina con cui i latticini ricoprono i villi intestinali)

Putrefazione intestinale che resta il tuo grande nemico personale, e che l’associazione latticino-uova mantiene purtroppo in auge.

 

Utilissimo un contatto con Carmelo Scaffidi

 

Mi dispiace che tu non sia riuscito a contattare Carmelo Scaffidi.

Ti ridò il suo numero di casa 035-340208 e il cellulare 338-9222610 (email:  HYPERLINK “mailto:ale00@freemail.it” ale00@freemail.it).

Ti potrebbe analizzare l’iride e verificare lo stato reale del tuo apparato gastrointestinale, che sicuramente presenta stato di febbre interna (non verificabile tramite normale controllo termometrico sotto l’ascella, ma possibile con semplice misurazione del polso).

 

Scaffidi discepolo di Shelton, collega di Costacurta e seguace di Lezaeta

 

Scaffidi non è solo discepolo di Shelton, ma anche collega di Luigi Costacurta e seguace del grande ed immortale maestro salutista Manuel Lezaeta Acharan, teorico dell’Equilibrio Termico del corpo, e di una salute che esiste solo a condizione che ci sia una temperatura di 37 °C in ogni punto interno ed esterno dell’organismo.

Controllati direttamente il polso, e verifica di avere circa 70 battiti al minuto, che rappresenta l’omeostasi e la salute.

Se ne avessi 80, nel tuo intestino ci sarebbero 37.5 °C, se ne avessi 90, la tua temperatura interna sarebbe sui 38, mentre salirebbe a 39 col polso a 110, tutte situazioni patologiche.

 

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Allineamento logico tra stabilità leucocitica e stabilità termica

 

In pratica, Manuel Lezaeta è in perfetta linea con gli esperimenti che già fece nel 1930 il dr Kautchkoff, teorico e scopritore della leucocitosi digestiva, il quale, tramite la misurazione comparata delle variazioni leucociti nel liquido ematico, effettuata con prelievi provette sangue prima e dopo il pasto 

(a gruppi omogenei di persone A) vegane-crudiste, B) latte-ovo-vegetariane, C) carnivore-cottiste) riuscì a stabilire che nel caso A i leucociti dopo il pasto restavano inalterati , con 6000 per dl3 di sangue prima e 6000 dopo, nel caso B raddoppiavano da 6000 a 12000, e nel caso C triplicavano da 6000 a 18000.

 

Lezaeta e Kautchakoff arrivano infatti alle stesse conclusioni

 

Chiaro che leucocitosi significa aumento temperatura corporea soprattutto a livello gastrointestinale, con parziale propagazione calore anche all’esterno, e significa pure aumento battito cardiaco ed altri fenomeni interni, che comportano dispersione energetico-enzimatica-ormonale ed invecchiamento precoce. Chiaro pure che la salute massima si ha quando la digestione avviene senza sbalzi leucocitici e con temperatura di 37°C interna ed esterna, e con battito cardiaco inalterato sulle 70 pulsazioni/minuto.

In altri termini, Lezaeta e Kautchakoff arrivano per vie diverse alle stesse conclusioni.

 

La buona digestione è la base assoluta della salute

 

La buona e innocente-rapida digestione è la madre della salute. Tutto nasce lì.

Ogni altro discorso batterico e virale è tutto fumo. Batteri e virus non hanno nulla a che vedere con le malattie, con le migliaia di affezioni elencati nei testi di medicina.

Con una buona digestione si genera un sangue puro e scorrevole che nutre e ripulisce, e permette pure una ottima eliminazione-espulsione renale ed epidermica di tutti gli umori malsani (raggiungibili grazie a regolare attività fisica, adeguata respirazione e tanto sole).

 

Mai inseguire valori singoli ma la salute nella sua complessità

 

La salute è il risultato degli atti salubri di tutti i giorni e di tutte le ore.

Occorre scegliere innanzitutto l’unico cibo umano e niente altro che quello (verdure crude e radici, frutta dolce e acidula, semi di piante e semi di albero). Occorre poi saper masticare, insalivare, digerire bene, produrre buon sangue circolante ed attivare la pelle.

Mai cadere nell’errore di inseguire la vitamina singola, il singolo minerale, il singolo problema locale, il singolo sintomo. Mai inseguire il peso, sia esso in eccesso o in carenza, ma inseguire solo e sempre l’equilibrio nell’assieme. Inseguire invece la salute e solo quella.

 

Esiste un solo virus micidiale sulla faccia della Terra, e si chiama  Ignoranza della Salute

 

Batteri, virus, allergie, carenze, possono esistere ed esistono, ma sono sempre degli specchietti illusori per allodole. Sono infatti valori relativi, fattori accompagnanti ma non determinanti.

L’unico virus che esiste sul pianeta Terra, e che è micidiale per tutti, continua ad avere un solo nome.

Si chiama esattamente Conoscenza-del-Sintomo ed Ignoranza-della-Salute.

 

Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVARoma (Associazione Vegetariana Animalista)

                         – Direzione  Tecnica ABIN-Bergamo (Associazione Bergamasca Igiene Naturale)